la majella proibita
Escursione ed imboscata di nascosto nella riserva integrale della Sfischia, versante nord della Majella, nell'alta valle dell'Orfento...mi dispiace ma dovevo vedere questa meraviglia , almeno una volta nella vita!
Le foto sono RAW Vivid della nikon D300 , convertiti in jpeg. Aggiustamenti minimi, solo per 5-6 foto.
La radura che vedete nelle foto è di origine glaciale, e qui arrivavano i ghiacciai provenienti dai circhi alla testata della valle dell'Orfento ,, cioè quelli di m. Focalone, cima Pomilio, m.Rotondo, cima 3 Portoni e m. Pescofalcone... Si fermavano qui, come testimoniano le numerose morene frontali e laterali deposte nella zona, che è anche costellata di massi erratici enormi!
Qui l'Orfento scorre limpido e pulito, e il fragore dell'acqua risuona per tutta la radura . Il fiume scorre saltando fra i sassi pulitissimo e freddo,circondato da un folto sipario di piante acquatiche , e nasce da tre rami : uno scende dalla rava del diavolo, uno dal nevaio dell'orfento, e il più grosso scende fragorosamente dalla cascata della Sfischia, LA cascata della majella e una delle più belle d'abruzzo.
L'ambiente è mozzafiato : dalle bastionate rocciose delle cime circostanti, il bosco scende verso la valle , prima sotto mugheta , poi sotto faggeta, fino ad arrivare alla radura dove , per le frequenti e poderose valanghe invernali, possono crescere solo arbusti.
La varietà delle specie è impressionante : in pochi metri si trovano specie pedemontane assieme a specie dei pianori culminali, i cui semi sono trascinati nella radura dalle valanghe. Il terreno è un tappeto di fiori, e tra arbusti e alberi si trovano : faggio, pino mugo, ginepro, maggiociondolo, acero opalo, acero di monte, carpino nero e molti altri.
La zona è frequentata dalla lontra, dai cervi e dall'orso marsicano.
Ho trascorso in zona ben 4 ore , estasiato da un posto che per tanto tempo ho sognato di visitare, e quando me lo sono trovato davanti agli occhi piangevo dalla gioia.
Dai sentieri lungo la gola dell'Orfento, sotto il bosco, fino a sbucare nella radura ed arrivare al cospetto della cascata è stato un crescendo di emozioni e stupore per quanto avevo davanti. Ovviamente ho svuotato le bottiglie dell'acqua pescarese , ed ho bevuto in abbondanza dal torrente e dalla cascata per tuutta l'escursione.
E così mi sono steso fra le peonie in fiore, guardando la cascata per assaporare e imprimere nella mente immagini , odori e rumori di questo meraviglioso angolo della montagna madre.
RAVA DEL DIAVOLO
MONTE MORRONE
CATENA DEL GRAN SASSO
GOLA DELL'ORFENTO
FELCI E FAGGI
STAZZO /EREMO ABBANDONATO
MONTE ROTONDO E MUCCHIA DI CARAMANICO ( IL BOSCO CHE NE RIVESTE LE PENDICI )
NEVAI PERENNI DELL'ORFENTO
NELLA GOLA
LE PARETI DELLA GOLA DELL'ORFENTO
DA SINISTRA A DESTRA : MONTE RAPINA, PESCOFALCONE, MONTE AMARO, VISTI DALLA VALLE DELL'ORTA
FIUME ORFENTO E PONTE DI LEGNO
ORFENTO
RADURA DELLA SFISCHIA
CASCATA DELLA SFISCHIA ( 80 METRI )