Cosa sta succedendo in Italia ?

Sextum
00giovedì 7 novembre 2019 18:28

Ora basta cazzate.

Pazienza dover leggere una lunga sequela di belinate sui social che vent'anni fa non si aveva il coraggio di dirle nemmeno al bar Sport dopo 5 bicchierini dibianco.
Pazienza sentire le sparate propagandistiche, perennemente in campagna elettorale, del Cazzaro Verde e della pasionaria cristiana Meloni ma vedere l'odio salire a livelli tali da costringere alla scorta una persona come Liliana Segre decisamente non lo accetto più.

Chi è Liliana Segre
Sextum
00giovedì 7 novembre 2019 18:30
Un Paese completamente capovolto in cui vince chi odia. Perdonateci figli, se potete

L’impressione è quella di stare a testa in giù e vedere il mondo completamente capovolto. Vince chi semina odio; chi diffonde la paura del diverso; chi mente a tutti, ma siccome lo fa da uno stabilimento balneare con un mojito in mano, da una sagra o dal salotto trash di qualche trasmissione tv, diventa “il capitano” a cui affidare le sorti del Paese in rovina.

Vince chi ruba 49 milioni di euro allo Stato, perché è stato bravo a far credere che il problema vero del Paese siano gli immigrati, i mussulmani che vogliono islamizzare l’Italia e i rom che occupano le case popolari (assegnate legalmente). Vince poi chi intrattiene rapporti con le organizzazioni criminali e spaccia la propria ricchezza e il proprio potere per una conquista personale, perché per il popolo italiano è sempre meglio essere furbetti che passare da coglioni.

Proprio per questo vince anche chi trova il modo più fantasioso per non pagare le tasse, perché chi è più bravo a evadere il fisco ha capito come funziona il mondo e non lo ferma più nessuno. Vince chi urla alle piazze la propria omofobia, spacciandola per amore per la famiglia e chi sostiene fermamente la propria cristianità avendo avuto una figlia senza aver mai contratto matrimonio. Vince chi strumentalizza fatti di cronaca a scopo politico o chi crea notizie false corredate da frasi ad effetto per plasmare l’opinione pubblica che puntualmente tifa per loro.

Vince chi insulta l’intelligenza delle persone e chi usa il proprio potere mediatico per promuovere la mediocrità, l’arrivismo e l’incompetenza, perché con sguardo lacrimevole giura di farlo “col cuore”. Vince chi lascia morire in mare uomini, donne e bambini, perché “prima gli italiani”e “aiutiamoli a casa loro”.

Perde tutto un Paese nel quale una donna di 89 anni, sopravvissuta all’Olocausto e alla deportazione ad Auschwitz, viene coperta di insulti razzisti sul web. Ma, quel che è peggio, ignorata dal centrodestra italiano per aver proposto l’istituzione di una Commissione contro l’antisemitismo, il razzismo e l’odio, proprio nell’aula simbolo della salvaguardia dei diritti dei cittadini: il Parlamento. Questa donna oggi è sotto scorta, proprio a causa delle minacce ricevute sul web. Lo ripeto perché sia chiaro: parliamo di una sopravvissuta alla Shoah di 89 anni.

Si può pensarla in tanti modi differenti, si può avere idee contrastanti e anzi, la diversità di pensiero è da considerarsi una ricchezza. Ma quando si perde l’umanità, la considerazione per l’altro e il rispetto per gli esseri umani in quanto tali, non c’è più speranza che tenga. L’unica possibilità è distruggere tutto e ricostruirlo da capo. Perdonateci figli, se potete.

Da "Il Fatto Quotidiano"

https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/11/07/un-paese-completamente-capovolto-in-cui-vince-chi-odia-perdonateci-figli-se-potete/5552021/
Sextum
00giovedì 7 novembre 2019 18:34
Liliana Segre con la scorta: ma quale Belpaese?


Guardando al nostro Paese con occhio distaccato era impossibile pensare che potesse finire in altro modo. Ma spesso, quando la verità ci disturba, ci giriamo dall’altra parte. Oggi quella verità è proprio davanti ai nostri occhi e non ci sono più altre direzioni verso le quali volgere lo sguardo.

In Italia, nel 2019, una senatrice a vita, ma soprattutto una signora di 89 anni, ebrea, sopravvissuta ai campi di sterminio nazisti e colpevole (fa ridere solo a scriverlo) di essere la prima firmataria e di dare il nome a una commissione contro razzismo, antisemitismo e ogni forma di istigazione all’odio ha bisogno della scorta di due carabinieri per vivere in sicurezza. Perché ogni giorno riceve almeno 200 messaggi di insulti e minacce a causa della sua battaglia contro ogni forma di discriminazione.

I dati li abbiamo sotto gli occhi da diversi anni: gli episodi di antisemitismo (ma anche di intolleranza contro musulmani, rom, sinti e comunità Lgbt) sono in crescita in tutta Europa. Il nostro vocabolario è cambiato: ciò che prima provocava vergogna oggi non sortisce alcun effetto sulla nostra morale. Ciò che, al massimo, veniva pronunciato (e tenuto ben chiuso) tra le mura di casa oggi viene ostentato con orgoglio in pubblico o, per gli animi più “pavidi”, sui social, magari dietro falsa identità.

“Sono episodi”, “la gente è esasperata”, “è colpa della crisi e della povertà”, “il razzismo non esiste”, “ma quale fascismo, la sinistra ci vuole criminalizzare”. Sono frasi che abbiamo sentito troppo spesso negli ultimi tempi. E forse ci sono anche piaciute, perché ci dicevano che, in fondo, questa nube nera sulla nostra testa non era altro che una nuvola passeggera e che le nostre preoccupazioni, in fondo, erano esagerate.

Invece no. Perché se ogni mattina c’è chi si alza e ha come primo pensiero quello di entrare sul proprio profilo social per lanciare offese o, peggio, minacce nei confronti di una donna che mai ha lasciato spazio all’odio verso gli altri nel suo vocabolario, che ha come colpa quella di rappresentare l’argine all’unica valvola di sfogo quotidiana per migliaia di frustrati, allora abbiamo un problema.

Sì, perché, nonostante la mia memoria storica non possa spingersi troppo indietro, ricordo i racconti di guerra di mio nonno e mia nonna. Di aver assorbito, a casa come a scuola, l’antifascismo e la lotta all’antisemitismo come valori che non avevano alternative, al pari dell’amore per la famiglia o di quello per i propri figli. Non si poteva essere antisemiti o fascisti, era contro natura. E immagino che questi racconti, la trasmissione di certi valori, mi accomunino a gran parte dei miei coetanei e dei figli e nipoti di chi ha vissuto il giogo fascista.

Evidentemente, però, l’abbiamo dato troppo per scontato. O forse solo dimenticato. Altrimenti non si spiegherebbe il successo di movimenti e partiti che fanno sempre più fatica (diciamo così) a condannare razzismo, fascismo e antisemitismo. Perché in quel buco nero del nostro Paese si nascondono più voti di quelli che pensiamo. Perché strizzare l’occhio ai nostalgici, ai violenti e ai razzisti può fare la differenza tra governare o no. Perché aver creato un nemico, l’altro, da dare in pasto alla folla inferocita serve a distogliere l’attenzione delle masse dai reali problemi e dai veri colpevoli del disastro. E se qualcuno come Liliana Segre, con la quale ci si può anche trovare in disaccordo, si batte per togliere dalle fauci della massa la vittima ingiustamente sacrificata, sarà lei a diventare preda dell’odio collettivo.

Le conseguenze di questo degrado le avevamo davanti agli occhi, ma siamo dovuti comunque arrivare a costringere una sopravvissuta alla Shoah a vivere sotto scorta, a 89 anni, per accorgercene. Forse. Speriamo, almeno, che sia sufficiente.


Da "Il Fatto Quotidiano"

https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/11/07/liliana-segre-con-la-scorta-ma-quale-belpaese/5552262/
Sextum
00giovedì 7 novembre 2019 18:36

Ti ricordi, cugino, quando ti dicevo, e queste pagine mi sono testimoni, che non bisogna mai abbassare la guardia perchè il popolo italiano, sotto sotto, ha ancora la camicia nera?


massimo.z
00venerdì 8 novembre 2019 19:49
Si caro Danilo, lo ricordo benissimo, anche perchè lo hai scritto spesso............

Cosa vuoi che ti risponda: mi spiace soltanto che i miei figli cresceranno in un mondo difficile, lo era stato anche il nostro, ma l'odio, l'etica morale, la dignità erano ben diverse da quelle attuali............

Mi consola il fatto che la grande maggioranza degli italiani risultano di ceto medio.superiore, hanno i soldi e dunque la rivoluzione od il ribaltone non avverrà ami, perche succede soltanto quando manca il pane sulla tavola.............come successe prima che nascessimo!

Non mi toccano più di tanto le menzogne dei politici, anche loro hanno il portafoglio gonfio..........per questo invece, caro cugino, dovresti altresì ricordarti quante volte ho sostenuto che erano molto più vivibili gli anni tra il '70 e la fine degli ottanta......e li rimpiango!
Sextum
00sabato 9 novembre 2019 17:30
30 anni oggi
massimo.z, 08/11/2019 19.49:

....per questo invece, caro cugino, dovresti altresì ricordarti quante volte ho sostenuto che erano molto più vivibili gli anni tra il '70 e la fine degli ottanta......e li rimpiango!



Cadde il muro di Berlino
e iniziò la rapida disgregazione del blocco comunista.

Allora festeggiammo praticamente tutti, compresi noi di sinistra che, con quel tipo di comunismo, non avevamo nulla a che fare ma noi italiani non avremmo dovuto essere contenti perchè quello fu l'inizio dei nostri guai.

Allora io non lo capii... ma venuta meno la nostra importanza di prima linea nella geopolitica dei blocchi venne a mancare il foraggiamento americano iniziammo a disgregarci politicamente ed economicamente.

Fine della DC e della prima repubblica, avvento del berlusconismo ed il resto è cronoca vissuta in prima persona.


E' questo che tu rimpiangi degli anni 70/80... quando con il debito pubblico garantito dalla zio Sam veniva dato un pò a tutti, paraculi e non, basta che non facessimo troppo casino e non ci venissero voglie strane...


Riflettici...
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