opinione forse controcorrente
Se possibile, vorrei dire la mia e spero di non offendere nessuno. Alla luce di quanto avvenuto, con la rielezione di Napolitano, credo che abbiamo perso un'occasione. L'immobilismo in cui ci troviamo da vent'anni è frutto essenzialmente di due fattori: il primo è dato dal blocco delle liste ed il secondo dal mancato ricambio generazionale (non avendo statisti ma solo aspiranti politicanti, è assai difficile che vi sia un passo indietro da parte di chi ha occupato la poltrona pochi minuti prima...e lo abbiamo visto sinora da 20 anni. Anche chi professa di essere un bravo statista solo perché c'è stato due decenni dice una balla. Deve solo ringraziare questa stasi, non la sua presunta bravura.). Il PD è un partito che può essere visto come una confederazione di correnti, ciascuna delle quali non è abbastanza forte per superare le altre. Questo momento storico richiedeva uno sforzo di maturità politica e di visuale dell'insieme della condizione generale che nessuna delle forze politiche in campo è stata capace di sostenere. Bersani si è trovato nella condizione di fare da parafulmine ma, secondo me, ha torto fino ad un certo punto. I risultati politici non sono stati rispettati fino in fondo, malgrado i risultati delle elezioni, condivisibili o meno, parlassero chiaro. Il pd, d'altra parte, ha una tendenza: al suo interno, i vari membri tendono a crearsi un salottino personale, clientele che hanno lo scopo d'influenzare i movimenti del segretario che non riesce mai a dare una linea politica al partito. Che poi tutto questo si risolva in pericolosi autogol lo abbiamo visto con l'elezione del presidente della Repubblica.
Tra i candidati proposti, l'unico che poteva avere le carte in regola era Romano Prodi. Avevamo bisogno di una personalità che avesse una certa rilevanza all'estero in termini di rispettabilità e con la sua partecipazione all'ONU e la fama negli States Prodi aveva questi requisiti (ed era anche più giovane di Rodotà)...senza contare che non ha più ricoperto incarichi politici né ha fatto interventi di qualche sorta nel governo.
Invece, la miopia generale ha impedito il rispetto della consuetudine, anche perché il meccanismo virtuoso del passaggio delle cariche si è inceppato.
In questo caos istituzionale, si è inserito il movimento 5 stelle. Io non ho una buona opinione di questo partito (perché così è, dal momento che possiede un regolamento interno). Innanzi tutto, leggendo il programma elettorale, non ho riscontrato nessuna proposta concreta (e come elettore, ho il diritto di sapere a grandi linee perché devo votare un nuovo partito e non quello solito. La novità è una spiegazione inaccettabile.). Siamo in piena recessione economica, abbiamo la necessità di riforme urgenti sul piano del lavoro, della scuola e dell'industria. Il pubblico non ha i liquidi necessari per mantenere i servizi e dobbiamo porre rimedio agli effetti della deindustrializzazione che ha portato alla chiusura e alla crisi di stabilimenti rilevanti sia sul piano dell'occupazione che sul costo del mantenimento. Nessuno dei partiti in campo ha fatto proposte significative e quel che è peggio è che un partito contro la casta come i 5 stelle, innovativo secondo molti ma non per me, invece di imporre il risultato elettorale ottenuto per far pressione al pd e cambiare la legge elettorale (cosa che i vecchi partiti professavano e non facevano. I 5 stelle erano nuovi e non avevano niente da perdere. Perché pur parlando degli sprechi della casta, non hanno imposto con il numero dei loro voti e la generale compattezza del movimento questa riforma elettorale, prima di far cadere il governo? Ha posto una strategia di no ad oltranza per impedire l'insediamento del nuovo governo, con un comportamento irrispettoso e maleducato nei confronti dei rappresentanti degli altri partiti (ho assistito al colloquio in streaming del pd e dei 5 stelle. Non è che questi ultimi dovessero fare l'inchino a Bersani ma da dei deputati, portatori del "nuovo" ci si aspetta qualcosa di meglio.Abbiamo visto diversi episodi ci cafonaggine, potevano dare un'immagine diversa dall'arroganza e supponenza che hanno sfoggiato). In situazioni analoghe le opposizioni collaboravano con la maggioranza per attuare le leggi del caso (e parlo della Germania della Merkel delle ultime elezioni)...ma questo movimento che non ha nessuna proposta da fare perché non ha idee e non si è voluto sporcare le mani.
Il giovanilismo che si porta dietro è controproducente. Hanno ridotto il tutto ad uno scontro generazionale, quando ci sono altre cose importanti da fare, come cercare di rispondere alla crisi economica e bancaria, e sostenere l'avanzata di potenze come la Cina e l'India. Invece, si sono comportati alla stessa maniera dei partiti che pretendono di rinnovare. Hanno guardato al loro orticello, come se oltre i confini dell'Italia non ci fosse niente...
Sono davvero molto pessimista in merito.
Sono dell'87 e fino a qualche anno fa avevo la sicurezza del futuro, la garanzia che impegnandomi, sarei stata prima o poi ripagata dei miei sacrifici. Ora so che mi hanno rubato il futuro e che quello che speravo di avere mi è stato tolto...e so anche che seguire il primo che urla non mi porterà quello che voglio. Si parla della crisi della sinistra ma dobbiamo anche dire che gli unici a non aver avuto problemi di divisione sono stati i partiti personali e che fanno riferimento ad un individuo: come Berlusconi e Grillo.
Credo inoltre che questo momento porterà dei colossali passi indietro dal punto di vista della democrazia. La storia ha il brutto vizio di ripetersi.