Oggi siamo tornati sul Monte Viglio e stavolta siamo arrivati fino in cima, a 2156 m. (la scorsa volta dovemmo rinunciare causa neve).
Bellissima escursione in un territorio ancora piuttosto integro sotto il profilo naturalistico, al confine tra Lazio ed Abruzzo. Purtroppo nel corso del tragitto in auto per raggiungere la catena dei monti Simbruini/Cantari (di cui il Viglio fa parte), non sono mancati gli evidenti segni che il fuoco ha lasciato nel corso di questa funesta estate, soprattutto in Abruzzo (tra le regioni più colpite quest'anno, un vero disastro).
Ecco qualche foto dell'escursione:
Ferruccio Esibini:
Eccomi:
Le nuvole s'addensano...ma non piove (negli ultimi mesi in questa zona c'è una siccità che sta creando diversi problemi...molte piante sono in sofferenza e i colori sembrano quelli dell'autunno inoltrato):
Un antico cippo che segnava il confine tra il Regno di Napoli e lo Stato Pontificio. Ce ne sono molti nella zona, qualcuno è stato persino asportato dai soliti ignoti! Questo confine era spesso attraversato dai briganti che dopo l'unità d'Italia combattevano le truppe piemontesi e cercavano riparo nello Stato della Chiesa (dov'erano tollerati...in funziona antipiemontese). Il lato ritratto dalla foto mostra, sulla sommità del cippo, le "Chiavi di Pietro", simbolo dello Stato Pontificio:
Su questo lato del Cippo di confine si nota invece il "Giglio", lo stemma borbonico del Regno di Napoli:
Finalmente in cima! Eccomi sulla grande croce che segna la vetta del monte:
Torniamo a valle:
Non siamo soli...
La Fonte della Moscosa: