Re:
((Sestante(, 27/11/2014 18:22:
Chip pur concordando con i tuoi massimi sistemi sui punti di non ritorno, economici e climatici, sono scettico sulle date. È difficile stimare scenari futuri a lungo termine con basi statistiche che possono alterarsi con piccole variabili.
L'attenuazione della corrente del golfo è disastrosa per le zone temperate ma come fai a stimare esattamente all'anno i suoi effetti?
Draghi può essere rimpiazzato da un altro banchiere riformista con l'unione dei paesi latini che sommano piuttosto bene più pil di germania, olanda con le repubblica del nord. Gli scenari sono mutevoli, il punto di arrivo è segnato.
Ti ricordo che molte stime fatte in passato negli anni 20 e 30 su clima ed economia mondiale sono stati clamorosi fiaschi.
La stessa cosa per la fine degli approvigionamenti di petrolio e il suo esaurimento, con le nuove tecniche di estrazione la loro fine si è spostata in avanti. Precisamente per me non puoi datare gli eventi con latenze così precise.
La stima della storia futura é tutta la teoria della WWIII road map theory
Questa é una "calendarizzazione", ed é vero
che fissare date é difficile.
Tuttavia
il polo nord ICE FREE per il 2020 (od attorno a quella data) é dato qui
e360.yale.edu/slideshow/arctic_tipping_point_heading_to_an_ice-free_north_pol...
ed il trend continua nella sua direzione, anche se quest'anno non si sono toccati i minimi storici, i valori di minimo in estate-autonno di ghiaccio, sono stati molto bassi, in linea con il trend calante.
Quindi se dal 2020 blocco (od attorno ad un piccolo intorno e-2020+e ) avremo anche il blocco della corrente del golfo in estate-autunno per polo nord ICE FREE. In inverno e primavera il polo nord tornerà a ghiacciarsi ma la corrente del golfo potrebbe non avere lo stesso tragitto di oggi, potrebbe cambiare. Contestualmente dal 2020 in avanti crescerebbe la probabilità di vedere miniuragani mediterranei di classe 2.
Il semestre europeo di Renzi é stato bruciato al vento, nemmeno mezza parola sugli USE.
Non c'e' all'orizzonte traccia di United States of Europe.
Il fiscal compact potrebbe essere allentato ma é solo
un metodo per comprare tempo.
Duisemberg, Trichet, Draghi, il prossimo
é un teutonico questo é garantito al limone. Le riforme costituzionali italiane sono patacche, i soldi pubblici continueranno a finire nel cesso dove sono sempre andati.
Il portogallo va a traino della spagna, la quale produce 1,6MLN di auto all'anno (Seat, Ford e Suzuki) e non usciranno dall'euro.
La Francia fuori dall'euro é un evento impossibile:
www.infomercatiesteri.it/bilancia_commerciale.php?id_paesi=68
La francia esporta più in germania di quanto esporti in italia. Tra import ed export in germania, la francia ha un lieve squilibrio che potrebbe benissimo compensare riorientando le esportazioni di energia elettrica (ora assorbite dall'italia) alla germania (la quale sta smontando le sue poche centrali atomiche e necessita di energia). L'italia fuori dalla UE non potrebbe comprare ne petrolio, ne gas, ne corrente elettrica.
Negli ultimi 20 anni le stime sul clima sono state dei fiaschi
é vero, ma in sottostima, infatti il polo nord navigabile era dato solo dopo il 2050 mentre é navigabile già da 4 o 5 anni. I modelli dell'IPCC sono sottostimati, non essendo stato calcolato il rilascio di metano (potentissimo gas ad effetto serra) dallo scioglimento del permafrost siberiano. Il quale, con il polo nord ice free, accelererà il suo trend di scioglimento per infiltrazioni di acqua salata che accentuerà i positive feedback sia sulla siberia che sulla Groenlandia (la quale probabilmente si scioglierà solo dopo il 2100 perché di ghiaccio ce n'e' ancora tanto e non é credibile uno scioglimento di tutto il ghiaccio grenlandese entro il 2050)
Cambiamenti di condizioni al contesto che riorienteranno in brevissimo tempo le condizioni dello stato del mondo.
youtu.be/idyl1iZyGkg
Io non ho studiato il caos all'università in modo formale, ma qualcosa sul caos deterministico lo so,
perché era il fondamento concettuale da tenere presente per una pianificazione di lungo periodo, negli scenari, introducendo casualmente o con proprie curve di probabilità delle piccole variazioni al contesto le quali si riverberavano su dinamiche ecc... determinando poi improvvisi cambiamenti degli stati del mondo. Rischi da fronteggiare solo con innovazioni prodotte con ricerche e sviluppo su linee di ricerca le più ampie possibili per non subire le sorprese strategiche.