Mettiti gli occhiali, testina! Disse lo stolto

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Reiko_Artemis
00sabato 21 agosto 2010 23:52
Vorrei parlare di una cosa che da molti è sottovalutata ma, credetemi, fa soffrire.
Io soffro di distrofia miopica. Mi mancano undici diottrie e mezzo in un occhio e sette nell'altro. Inoltre, data l'estrema differenza fra i due occhi, soffro di ambliopia e dunque sono ulteriormente svantaggiata.
Sarebbe meglio avere entrambi gli occhi a meno undici e mezzo, a questo punto, piuttosto che vedere tutto mezzo stroboscopico.
E sono astigmatica.
Ecco.
Io sono una di quelle persone che, nonostante le lenti a contatto (gli occhiali mi hanno fatto peggiorare ulteriormente la vista negli anni passati) non vede benissimo.
Una di quelle persone a cui si stanca la vista.
Una di quelle persone a cui si accavallano le righe.
Una di quelle persone la cui miopia è stata scoperta a sei anni, perché non ha mai strizzato gli occhi da piccola.
Perché?
Perché queste persone sono nate senza vista. Non sanno cosa voglia dire vedere bene.
Queste persone che da bambine perdono subito la strada di casa, non vedono più i genitori a distanza di un metro e non riconoscono le persone da lontano.

E io ora mi chiedo.
Che male hanno fatto queste persone per ricevere risposte simili?
Sì, quella del titolo.
Incredibile?
No. Certo che no. Perché chi non ha problemi di vista (o li ha ma in minor misura) ha la verità in mano. Non puoi non vederci!
Mettiti gli occhiali, testina!
Ehehe! Me la volevi fare!!11!! Solo perché magari ti stanno male gli occhiali, non te li metti, ke scemooo!11!!
Non ci vedi con le lenti? Mettiti gli okkiali!
Nn c vedi kn gli okkiali? Mettiti le lenti a kntatto!!
La fanno facile, i signorini.
Inutile tentare di spiegare loro che problemi hai, perché loro hanno sempre ragione.
Tanto gli occhi sono miei! Cerchi di urlare. Come ti permetti di giudicare se vedo o meno? Fossi almeno un oculista!
No. Sono tutte scuse per frignare.
Sono capricci immotivati. Immotivati perché, a ben vedere, non c'è un motivo per frignare se ci vedi.
O forse vuoi solo rompere un po' le palle?
Ma sì, è di sicuro per quello.

Sono certa che se qualcuno fra voi ha dei problemi simili ai miei, si è sentito dire cose del genere.
Anche a scuola. Una persona con questi problemi non può studiare otto ore come gli altri, perché fanno male gli occhi. Allora cerca di supplire ascoltando le lezioni, registrandole.
Bene. Ma non è sempre possibile.
A cominciare dal greco.
Il greco, amici profani, è una lingua morta parecchio bastarda. Se uno spirito è dolce o aspro, se un accento è circonflesso, acuto o greve, o spostato di una lettera, se lo iota è inscritto o meno, cambia tutto. E sto parlando di macchie d'inchiostro più piccole di una pulce. Magari fossero grandi come pulci, sarei una donna felice.
Spiegarlo ai professori? Sono tutte scuse. Io ci vedo benissimo, perché tu no?
Mandare mamma e papà (magari sembro un teppista io, meglio mandare i miei)? Apriti cielo! Questa manda pure i genitori a lisciarmi il pelo!
Certificato medico!
Con su scritto: DISTROFIA MIOPICA. Che, anche solo per l'idea della distrofia (terribile è quella muscolare), è brutto dirlo ma fa la sua figura. Niente. Nada. Scusa, è chiaro che la ragazza ci vede. Perché mai dovrei stampare le fotocopie delle verifiche più grandi? Mah. Massì, lo faccio, và... ma non ti aspettare mai un voto pieno, anche se ti faccio fare metà versione. Mica posso privilegiarti solo perché non vedi una mazza!
Certo, perché gli altri che possono studiare otto ore e ci vedono benissimo non sono per niente avvantaggiati.
In classe. Arty, perché ci sono i tuoi genitori?
Io: mostrano al prof che io sono cieca e quindi non vedo una mazza durante le versioni, se non mi stampa bene le dannate fotocopie.
Compagna: e mettiti gli occhiali, testina! <3

Questo è solo un accorato appello.
Tu diresti ad uno infermo agli arti inferiori di mettersi le scarpine ortopediche?
Tu prenderesti in giro uno che non può correre perché è cardiopatico?
Tu prenderesti a torte in faccia uno con la SLA?
E allora per quale ragione, dimmelo, ti prego, ti arroghi il diritto di decidere se ci vedo o meno?
Perché?
Come ti permetti! Cosa ne sai!

Se un giocatore di calcio perde per sempre l'uso della gamba è tragedia.
Poverino! Un sogno rovinato!
Se ad un cantante vengono i polipi alla gola, tutti si impiccano.
Ma alla fine, io ho solo dovuto rinunciare ad imparare il giapponese per colpa della mia vista.
Ho solo dovuto rinunciare al mio sogno di una vita.
A quello che desidero da dieci anni.
Che vuoi che sia.
Mettiti gli occhiali, testina.
Evil Lady Nanto
00domenica 22 agosto 2010 01:12
Vuoi la mia opinione? Perché queste persone sono d'un incivile pazzesco e si sentono potenti nel prendere in giro chi non sta bene. Perché, a questo mondo, se non rispondi a certi "standard", sei uno che non vale.
Come ho raccontato nel post de "la vera bellezza" un simile florilegio di battutine è capitato anche a me, per due motivi: il mio peso e il fatto che ho una peluria visibile sulla faccia. (dovuta ad un cistoma ovarico che, come ho spiegato, mi ha fatto sballare gli androgeni) E sai che mi fa uno dei baristi di cui ho parlato?
"vieni con me al barbiere che ti tolgo le basette".
Ma vaffan...
E lì, malgrado io sia una belva, ho rischiato seriamente di mettermi a piangere.
E anche per il peso è così: ti dicono sempre "mettiti a dieta" senza considerare che magari uno è obeso per altre ragioni. (io ho scoperto recentemente che la mia obesità, un po', era dovuta all'insulina galoppante e all'ipotiroidismo)
Uno che incontro all'università (uomo che dovrebbe avere l'età di mio padre, che non è un uomo maturo, ma mai si azzarderebbe a insultarmi per il mio peso) mi fa (era maggio e vuoi per il caldo avevo un passo ciondolante e flemmatico): quanto farmaco hai preso per ingrassare.
Inciviltà e vuoto morale. Non si capisce che bisogna avere rispetto per certe patologie.
Ma questi professori poi cosa hanno al posto del cervello? La segatura? Se hai la vista debole, cavolo, mica è colpa tua. Sarebbero proprio da denuncia. E poi chiedi solo le stampe delle verifiche più grandi, manco avessi chiesto di non farle.
Comunque, scusami, la mia domanda non è provocatoria: ma non ci sono farmaci che possano fare regredire tale disturbo? Il tuo oculista non te li ha consigliati?
(non voglio offenderti, è solo per capirci di più)
Reiko_Artemis
00domenica 22 agosto 2010 01:43
Capisco il problema del peso, mi perseguitano dicendo che sono troppo magra e anoressica (salvo rimangiarsi tutto quando vedono ciò che mangio) perché sono alta 1.70 e peso 43, a causa del mio metabolismo.
Immagino che comunque sia più doloroso essere nei tuoi panni, perché a me perseguitano solo le donne, almeno... (il più delle volte).
I farmaci?
Non me ne hanno parlato.
Sto aspettando di avere 25 anni per fare l'operazione, e per fortuna la mia vista grazie alle lenti a contatto si è stabilizzata, quindi si continua così.
Forse me ne aveva parlato, ma siccome soffro per la vista da molto tempo (come detto, io non ho mai visto, ho cominciato a vedere con gli occhiali a SEI anni, per dire) potrebbe averne parlato a mia madre quando ero più giovane.
Forse è già una cosa messa fuori questione, stiamo puntando tutto sull'operazione.
Ma fino a quel momento, anche all'università, me la dovrò cavare da sola.
Non lo so, forse per far capire alla gente che ho un problema serio dovrei farmi definire mezzo invalida, per quanto sia una cosa un po' vittimista.
Certo, con le lenti, in linea di massima, ci vedo, ma solo fino ad un certo punto. Non posso studiare troppo né leggere i caratteri minuscoli, quindi a parte questo la mia vita scorre normale (salvo sbattere contro i muri se mi tolgo le lenti, dato che vedo solo i colori), quindi definirmi parzialmente invalida non credo sia giusto nei confronti di chi lo è in modo più grave.
Evil Lady Nanto
00domenica 22 agosto 2010 01:49
Però la cosa strana è che io ho letto di gente che a 21 anni si fa l'operazione (a me il mio oculista ha detto di aspettare i 25. Sono miope, ma per mi fortuna non quanto te)
Però io ti consiglierei di provare a chiedere se ci sono farmaci, con le lenti vai un po' meglio sì, ma almeno hai una qualità della vita accettabile se regredisce un poco. (almeno si spera potrai studiare giapponese)
Beh sì, è dura sopportare queste battutacce, ma per fortuna so rispondere ed essere brusca. E non mi faccio problemi ad esserlo, anche se appaio poco femminile e volgare.
Qui però occorre educare la gente al rispetto della diversità secondo me. O per lo meno, a tacere certi commenti.
Comunque, se hai questi problemi hai tutto il diritto di essere considerata mezza invalida. E non lo dico per offenderti, quanto perché a me sembra che tu abbia delle limitazioni dovute ad un problema oggettivo serio.
Reiko_Artemis
00domenica 22 agosto 2010 02:04
Però mio padre mi ha detto che non posso definirmi invalida perché io posso risolvere il problema (anche se a 25 anni... per i 21 mi informerò, speranzosa). Inoltre a dire la verità a volte è la famiglia stessa a non rendersi conto della portata del tuo problema non tanto fisico, stavolta, ma psicologico.
Mi dicono che devo fregarmene.
Lo so, dovrei fregarmene dell'opinione altrui, però proprio non ce la faccio ad essere guardata ogni volta con l'espressione da "ma che ca*** stai dicendo?" quando spiego che non posso tuffarmi di testa o giocare a palla tamburello perché se prendo colpi mi di stacca la retina e buona notte al secchio. Sono stanca di sentirmi rispondere "e mettiti gli occhiali!" anche dalle persone che magari sono anche benintenzionate, sono stanca di essere guardata dai prof con la faccia di chi sta ascoltando l'ennesima scusa della poco di buono che non va bene in greco... sono tutte cose che mi seccano, specialmente l'ultima.
Perché i voti servono, e quindi anche i professori che capiscono servono.
E non di per sé stessi, ma perché sono abbastanza povera e ho bisogno della borsa di studio che quest'anno non prenderò.
Quindi l'opinione dei prof conta, e finora sono pochi quelli che hanno capito (un prof soggetto a emicranie che poi vomita e sta male, esattamente come me, una prof a cui mancano 12 diottrie in uno e 12 nell'altro... che poi mi è anche stata tolta, mitico <.<).
Ai prof non posso rispondere certo male.
E quando se ne fregano del certificato... il bello è che poi ci stanno, sai?
Ti fanno la fotocopia più grande e ti tolgono un paio di righe di versione (perché il vocabolario è scritto in piccolo e fatico lo stesso a trovare il tempo per cercare i termini), ma stranamente per gli altri il voto parte da dieci, per te parte da sette. Due errori? Cinque.
Sembra essere giusto, ma se ci pensi bene non lo è.
Non ho chiesto io di nascere cieca. Se gli altri vedono sono comunque avvantaggiati, no? Quindi non è che sono una fortunella... è questione di compensazione. Se non ci vedo, versione leggermente più corta e scritta grande, così come ai cardiopatici non dovrebbero mettere tre in ed fisica anche se magari non fanno parte degli esercizi.
Evil Lady Nanto
00domenica 22 agosto 2010 02:25
Beh io so che certe categorie (tipo i soldati) gli interventi se li fanno prima. Ma ho letto di gente che se li fa prima non si sa perchè. A me l'oculista ha spiegato che si devono aspettare i venticinque anni perché lo sviluppo termina a quell'età e quindi la miopia non va né avanti né indietro.
Comunque, finché non ti operi, se è possibile prova coi farmaci. Almeno puoi fare qualcosa.
Comunque, se hai un certificato medico, perché non lo capiscono? E' assurdo.
Reiko_Artemis
00domenica 22 agosto 2010 02:30
Perché hanno un loro distorto concetto di giustizia.
Non stupirti, vado in una scuola dove se sei figlio di operaio/pescatore e studi arrivi massimo fino al sette (di media, perché ci sono prof bastardi che ti danno sei e prof corretti che arrivano fino all'otto e se te lo meriti te lo danno, ed è il massimo), ma neanche di sicuro, mentre se sei figlio di prof/presidente della repubblica ti danno anche nove in italiano e scrivi un'amico o sopprattuto, con gran calcio in faccia a chi non solo scrive corretto, ma scrive pure bene.
Quindi capirai.
Se mi danno dieci (se lo merito) come agli altri, non è giusto! Ho una versione di due righe minore! Che importa se tanto parto come gli altri visto che non ci vedo? Meglio mettere dieci a chi ci vede bene e ha soldi per le ripetizioni.
Ghen
00domenica 22 agosto 2010 02:47
Io porto gli occhiali da quando ho quattro anni, ora ne ho ventiquattro. So cosa vuol dire. Ho un occhio pigro, mi hanno operata quando avevo sei anni (e continuo ad aver problemi: vedere doppio, ecc), e sono astigmatica.
I miei occhi cambiano da anno a anno: sembra che la cosa migliori, un anno dopo tutto è tornato com'era, se non peggio D= Vabbeh, ormai ci ho fatto il callo.
Odio gli occhiali, ma le lenti mi sanno di scomodo, e non ho mai provato a prenderle.
Adesso uso gli occhiali solo per riposo, davanti al pc, quando leggo, scrivo, disegno, ecc, ma in teoria dovrei portarli anche nel resto della giornata (come facevo da sempre) se non che cominciano a farmi male, dopo un po' che li porto. Gli occhiali disturbano l'apparecchio. Già, ho pure l'apparecchio ai denti, e fanno guerra tra loro. Non posso tenere gli occhiali a lungo perché si contrastano con l'apparecchio e mi fanno male.

Capisco la situazione da te descritta, Reiko, ma certa gente ha una finezza che, lasciamo perdere. Non lo capiscono se anche loro non sono stati in quelle situazioni, ovvio. Ma neanche tanto ovvio, alla fine, dovrebbero solo tentare di capire, tutto qui.
Io non ho i tuoi stessi problemi, però, per dire, ogni volta sono lì a dirmi che se non ci vedo di mettermi gli occhiali, e se li ho, di andare di nuovo dall'oculista.
Io non me la prendo, ormai... Poi dipende sempre da chi me le dice certe cose, perché sì lo scherzo, ma lo accetto da persone che conosco e a cui voglio bene, se è una persona con cui ci parlo appena le rispondo "male" ù_ù O come viene, dipende.
Sarò suscettibile, però a volte...

Se vuoi un consiglio, non rinunciare a imparare il giapponese. Secondo me puoi farcela ugualmente, se ti fai aiutare. Adesso non voglio parlare a vanvera, però è brutto rinunciare a una cosa del genere, se ci tieni tanto, "solo" per questo.
Comunque, per la scuola soprattutto, dovresti farti fare da un medico - se è possibile, certo -, un documento che valga per l'intero anno di scuola, tipo, e non solo certificati a breve termine... Che poi sì, molti prof certe cose le prendono per scuse, a me succedeva con la ginnastica.
Se tu certe cose non le puoi fare, è inutile che ti dicano, non le puoi fare. Bisogna solo farlo capire, ed è dura, a volte...

Reiko_Artemis, 22/08/2010 2.04:


Ti fanno la fotocopia più grande e ti tolgono un paio di righe di versione (perché il vocabolario è scritto in piccolo e fatico lo stesso a trovare il tempo per cercare i termini), ma stranamente per gli altri il voto parte da dieci, per te parte da sette. Due errori? Cinque.
Sembra essere giusto, ma se ci pensi bene non lo è.


Non è giusto no D=
Reiko_Artemis
00domenica 22 agosto 2010 02:54
Purtroppo, visti i problemi col greco, non riuscirei a imparare il giapponese, anche se avessi i prof più comprensivi del mondo.
Forse il parlato riuscirei a comprenderlo, ma lo scritto no.
Per queste cose non è una questione di voti, ma di vera e propria impossibilità nell'apprendimento di una lingua scritta.
Forse ci proverò dopo l'operazione, chi lo sa.
nisi corvonero
00domenica 22 agosto 2010 09:29
Non mi soffermo a commentare perché le altre hanno detto tutto, anche perché queste dimostrazioni di stupidità mi fanno andare di traverso la colazione. Faccio un appunto "professionale". Lavoro in una società che si occupa di oftalmologia. Di base, importiamo dispositivi e macchinari e li vendiamo in Italia e abbiamo contatti con professionisti del settore. Mai preso in considerazione l'idea di farti impiantare una lente intraoculare? Sono delle lenti che vengono impiantate nell'occhio del soggetto quando questo ha dei problemi di vista piuttosto importanti. Non sono uno specialista, per cui non ti saprei dire quali sono i requisiti necessari (io mi occupo dell'estero), ma sono sicura che non ci sono limiti di età, per cui ti invito a informarti. Sei sarda, giusto? Se la cosa ti può interessare, posso chiedere al mio titolare di indicarti uno specialista nella tua regione. In queste cose, lui è molto comprensivo.

Edit: lungi da me l'idea di dirti cosa devi fare. Il fatto è che questo tipo di cura è generalmente poco conosciuto e ci tenevo a segnarlo (anche io sono andata per anni dall'oculista per un problema di strabismo ormai risolto, ma non ne ho mai sentito parlare), per questo mi sono permessa di dire queste parole. Poi magari sai tutto e per te non è cosa... [SM=g27988]
adrienne riordan
00domenica 22 agosto 2010 13:30
Ti capisco perfettamente e hai tutta la mia solidarietà. Solo chi vive sulla propria pelle una infermità può capire cose che, diciamocelo, neanche la più sensibile delle amiche può capire fino in fondo. Se poi si ha a che fare con persone superficiali che credono di avere la risposta giusta in classe siamo fottuti.

Non ho i problemi che hai tu però so benissimo cosa implica una "mezza disabilità": la beffa oltre al danno.
Sono audiolesa ma non sorda. Gli apparecchi acustici, a detta di alcuni audiologi che ho consultato, non cambierebbero più di tanto la mia condizione.
Alle elementari ero bollata come bambina con disturbo di iperattività: in fondo all'aula "non ascoltavo" e non stavo ferma al mio posto; per chissà quale arcana ragione, preferivo stare vicina alla cattedra, peccato che la disposizione dei banchi era a rotazione.
Alle medie ero ben educata e composta, purtroppo interrompevo spesso perchè non riuscivo a seguire bene la spiegazione e costringevo le professoresse a ripetere, diventando lo zimbello della classe (che sapeva del mio disturbo). A ricreazione le voci si confondevano con un vociare unanime che mi rendeva impossibile seguire una conversazione con le compagne; ero così asociale, preferivo leggere un libro piuttosto che chiacchierare con loro (bene informate della mia difficoltà), scandalo!
Andai alla ULSS per farmi certificare la percentuale di sordità: mi ritrovai il capo di commissione che urlava sdegnato contro me e mia madre: come osavamo pretendere diritti se ci sentivo? Ce ne eravamo andate con le lacrime agli occhi; e intanto conoscenti stupiti ci raccontavano di loro amici che avevano ottenuto riconoscimenti di invalidità per problemi molto più lievi del mio.
All'università, per fortuna, gli episodi si son fatti isolati, ma i singoli episodi si fecero più crudeli, soprattutto in ambito dei tirocini, esperienze che mi fanno male anche solo a ricordare, per questo non le scrivo. Gente irritata se chiedevo di ripetere (e non ripeteva). Una psicologa della struttura dove lavoravo (PSICOLOGA!) che, chiedendo conferma su cosa mi aveva detto di fare, mi ha risposto "Anna non ripetere, sembri uno dei miei pazienti!" (i pazienti erano traumatizzati cranici gravi con problemi seri di memoria e attenzione. Era stata informata del mio distrubo, se ne era dimenticata. E ha affermato che non gliel'avevo mai detto. Troia.)
Una compagna di appartamento (studentessa di PSICOLOGIA) mi aveva detto "Strano però che esci dalla stanza chiedendo di abbassare il volume della tv perchè ti diturba". Quando le risposi che i suoni li sento ma perdo le parole di una conversazione (perchè alcune lettere non le sento, quindi una parola la sento ma è come fosse una parola inesistente - un esempio: per me i numeri 70 e 60 sono suoni perfettamente uguali) mi ha risposto "Allora non sei sorda, hai problemi di intelligenza/mentali!".

Ecco, gente così. Tutti a chiedermi: "Ma perchè non ti metti l'apparecchio?". Una persona mi ha detto che non portandondolo davo segno di immaturità.
Il fatto che il costo dell'apparecchio, grazie alla mancata certificazione dell'ulss, sarebbe stato totalmente a mio carico e quasi sicuramente sarebbe stato un aaggeggio inutile perchè risolve i problemi di ipoacusia gravi, non lievi, è effettivamente un ragionamento MOLTO immaturo.

Che possiamo fare? Dare loro una sprangata in testa?
Sono pentita di non aver parlato chiaro ai miei isterici superiori di tirocinio, ma con i miei pari ho sempre avuto la risposta pronta: dicevo loro di ricordare come erano messi quando avevano il raffreddore, una otite, quando si svegliavano il giorno dopo la discoteca, quando entravano in una galleria con l'auto; poi aggiungevo: "Ecco: io sento come se avessi un perenne raffreddore". E allora capiscono.

Alla bella gente che ti dice "perchè non porti gli occhiali?" gli risponderei "Se tu fossi un ottico (quindi neanche un dottore con la laurea) non mi faresti una domanda così cretina".

Mi spiace che, più che una risposta, abbia ribattuto con una testimonianza non richiesta.
Reiko_Artemis
00domenica 22 agosto 2010 15:53

Una compagna di appartamento (studentessa di PSICOLOGIA) mi aveva detto "Strano però che esci dalla stanza chiedendo di abbassare il volume della tv perchè ti diturba". Quando le risposi che i suoni li sento ma perdo le parole di una conversazione (perchè alcune lettere non le sento, quindi una parola la sento ma è come fosse una parola inesistente - un esempio: per me i numeri 70 e 60 sono suoni perfettamente uguali) mi ha risposto "Allora non sei sorda, hai problemi di intelligenza/mentali!".



Quella coinquilina è fantasticamente stupida. Non ho i tuoi problemi d'udito ma capita anche a me (credo che capiti a molti) di sentire i rumori ma a volte di non afferrare le parole, fosse anche solo perché magari sono smozzicate o con uno strano accento (mio fratello mi fa dannare perché parla con la bocca chiusa), quindi chiunque dovrebbe capire come ci si sente a chiedere di ripetere a qualcuno che ti guarda come se fossi scemo.
Quindi, che siano problemi di udito o problemi di chi parla (che parla MALE, perché stranamente i personaggi della tv doppiati li capisco perfettamente) è veramente snervante essere guardati come se fossimo stupidi.
E sono quasi certa che un'esperienza simile sia capitata a tutti, quindi darti della stupida o della lenta di comprendonio credo che sia una cosa veramente da dementi senza un briciolo di comprensione (e senza né arte né parte, soprattutto...).
La prossima volta che qualcuno mi dice: mettiti gli occhiali, risponderò "ah! è arrivato dr House, lui sì che ha la risposta!"
Ti consiglio di fare lo stesso anche a chi osa prendere alla leggera il tuo problema^^

@ Nisi

Non mi soffermo a commentare perché le altre hanno detto tutto, anche perché queste dimostrazioni di stupidità mi fanno andare di traverso la colazione. Faccio un appunto "professionale". Lavoro in una società che si occupa di oftalmologia. Di base, importiamo dispositivi e macchinari e li vendiamo in Italia e abbiamo contatti con professionisti del settore. Mai preso in considerazione l'idea di farti impiantare una lente intraoculare? Sono delle lenti che vengono impiantate nell'occhio del soggetto quando questo ha dei problemi di vista piuttosto importanti. Non sono uno specialista, per cui non ti saprei dire quali sono i requisiti necessari (io mi occupo dell'estero), ma sono sicura che non ci sono limiti di età, per cui ti invito a informarti. Sei sarda, giusto? Se la cosa ti può interessare, posso chiedere al mio titolare di indicarti uno specialista nella tua regione. In queste cose, lui è molto comprensivo.



Proverò a parlarne coi miei, perché come detto hanno discusso con l'oculista molte soluzioni, quindi può darsi che abbiano scartato questa possibilità oppure che sia anche loro sfuggita.
è un rimedio moderno? Perché a questo punto può darsi che non se ne sia neanche parlato, e potrei farlo presente all'oculista di persona^^
Makichan
00domenica 22 agosto 2010 16:02
Dopo il "Reparto Geriatrico", propongo il reparto "Infermità Varie"!
Prendiamola con filosofia :D
Io ho passato dal 1991 al 2001 (cioè tutta l'adolescenza, per capirci) con gente che mi chiedeva come mai andassi con una calza sì e una no XD ("Perché è di moda, non lo sai? [SM=g27993] ")
(E no, neanche io posso chiedere l'invalidità, nonostante mi siano preclusi tutti i lavori che si fanno costantemente in piedi, costantemente seduti, in ambienti troppo freddi, in ambienti troppo caldi, etc etc XD)
nisi corvonero
00domenica 22 agosto 2010 16:18
Guarda, io so che le prime lenti hanno cominciato a usarle alla fine degli anni 50 dello scorso secolo. Diciamo che il principio non è nuovissimo, ma la struttura e i materiali si sono evoluti nel corso dei decenni. Viene usata per sostituire il cristallino in chi è stato operato di cataratta (non è il tuo caso...) o per aumentare il potere visivo di un paziente (eccolo qui!) e trattare altre patologie, infatti ce ne sono di diversi tipi. Fai conto che certe lenti vengono prodotte su misura per il paziente. Ti dirò, per quello che so questo tipo di cura viene utilizzato nell'ambito di quella che si chiama chirurgia refrattiva, che è una branca dell'oculista e non tutti la praticano. Ecco, per la patologia della quale soffri tu non so questo tipo di cura possa fare al caso tuo, ma alla prima visita potresti chiedere al tuo dottore per avere maggiori informazioni, se non altro per capire se questa cosa potrebbe andare bene per te. Scusa le informazioni poco precise, ma mai che quei fetenti ci mettano in condizioni di capire cosa compriamo e vendiamo. Fine del pistolotto contro i miei datori di lavoro.


Ti Malice
00domenica 22 agosto 2010 16:58
Altra cieca a rapporto!
Niente di gravissimo, mi mancano "solo" otto diottrie all'occhio destro e altrettante al sinistro, con conseguente lieve astigmatismo. Non riesco a portare le lenti a contatto (le ho portate per un periodo, ma ora i miei occhi rifiutano perfino quelle usa-e-getta) e così sono sempre stata quella con gli occhiali stile ragionier Filini.
Alle medie mi hanno preso per il culo fino allo sfinimento. Tuttora la gente non capisce che con una miopia così alta l'occhio è costantemente affaticato e quindi no, non vedrò mai perfettamente, nemmeno con gli occhiali. Occhiali che peraltro costano un ira del signore, anche perchè io sono fighetta e mi compro la montatura di Prada con gli strass neri, tanto la spesa per le sole lenti è comunque altissima.
Però, anche se aspetto che la mia miopia si blocchi in modo da poter fare l'intervento (non è tanto una questione di età; bisogna essere certi che la miopia non regredisca, altrimenti il rischio è di perdere ulteriormente diottrie dopo l'operazione, in buona parte vanificandola), ai miei occhiali sono affezionata. In tanti mi hanno detto che mi rendono sexy, e un amico mi ha addirittura detto di non operarmi, o di continuare comunque a portare gli occhiali...sono soddisfazioni!

Invece i miei anticorpi funzionano benissimo. Non mi ammalo mai, sono sempre sana. Così tanto che loro, annoiandosi a morte, hanno deciso di rivoltarsi in massa contro la mia tiroide, procurandomi una bella tiroidite autoimmune. Niente che non si tenga sotto controllo con una bella pasticca di eutirox da assumere vita natural durante, ma è stato brutto prendere 10 chili in una volta (io poi sono bassa, si vedevano tutti) e non sentirsi presa sul serio quando dicevo che non mi sembrava normale; "per forza ingrassi, mangi sempre!". Ok, mi piace mangiare, ma sto ingrassando troppo... "mangia meno!". E vaffanculo.
Epilogo: "oh, come sei dimagrita, ti sei messa a dieta?". No, dottor House della mutua. Mi sono curata.

Quello che a me disturba, personalmente, non è l'ignoranza. Di un problema come quello di adrienne riordan io non avevo mai sentito parlare, quindi poteri fare gaffes. Ma se poi uno me lo spiega capisco, e mi regolerò di conseguenza. Quelli a cui lo si spiega e non capiscono lo stesso che problema hanno? Mancata connessione neurale?
Makichan:

Dopo il "Reparto Geriatrico", propongo il reparto "Infermità Varie"!


Sì! Catorci umani alla riscossa!
adrienne riordan
00domenica 22 agosto 2010 18:27
Re:
Ti Malice, 22/08/2010 16.58:

Quello che a me disturba, personalmente, non è l'ignoranza. Di un problema come quello di adrienne riordan io non avevo mai sentito parlare, quindi poteri fare gaffes. Ma se poi uno me lo spiega capisco, e mi regolerò di conseguenza. Quelli a cui lo si spiega e non capiscono lo stesso che problema hanno? Mancata connessione neurale?




No, manca l'empatia. Un cieco o un sordo porta più compassione perchè sono lampanti le difficoltà che può avere. Se uno è mezzo cieco o mezzo sordo può comunque vedere e sentire, non capiscono quali possono essere le difficoltà a cui puoi andare incontro. Difficoltà che non sono certo al livello dei ciechi o sordi totali, ovviamente, ma che con un piccolo sforzo di volontà possono venir meno.
Un esempio: nello standard scolastico, tiriamo a casaccio completo, ci vuole un mese per imparare bene a fare le moltiplicazioni. Dopo un mese passi alla divisione. Chi le moltiplicazioni non le ha ancora imparate bene non capirà un tubo di divisioni, ergo è un somaro. Se invece è solo più lento e ha bisogno di un mese e mezzo per apprendere? Se sei un insegnante sensibile lo prendi da parte e colmi la sua lacuna. Se l'insegnante se ne sbatte darà 4 all'alunno sempre. Ma l'alunno non è un ritardato mentale, semplicemente non ha avuto l'adeguato supporto. Analoga situazione avviene coi dislessici, molti non vengono riconosciuti per la superficialità dei docenti. Tornando all'ipoacusia, sono stati molti i bambini bollati come ritardati perchè non imparavano bene a scuola. Quando i miei maestri sono stati informati del mio problema di udito hanno mwsso in atto alcuni accorgimenti (non favoritismi) tipo chiedermi spesso se avevo capito e andando più lenti nel dettato. risultato? Da bambina irrequeta ero diventata la più brava della classe. Miracolo, eh?

adrienne riordan
00domenica 22 agosto 2010 18:34
Re:
Reiko_Artemis, 22/08/2010 15.53:


Una compagna di appartamento (studentessa di PSICOLOGIA) mi aveva detto "Strano però che esci dalla stanza chiedendo di abbassare il volume della tv perchè ti diturba". Quando le risposi che i suoni li sento ma perdo le parole di una conversazione (perchè alcune lettere non le sento, quindi una parola la sento ma è come fosse una parola inesistente - un esempio: per me i numeri 70 e 60 sono suoni perfettamente uguali) mi ha risposto "Allora non sei sorda, hai problemi di intelligenza/mentali!".



Quella coinquilina è fantasticamente stupida. Non ho i tuoi problemi d'udito ma capita anche a me (credo che capiti a molti) di sentire i rumori ma a volte di non afferrare le parole, fosse anche solo perché magari sono smozzicate o con uno strano accento (mio fratello mi fa dannare perché parla con la bocca chiusa), quindi chiunque dovrebbe capire come ci si sente a chiedere di ripetere a qualcuno che ti guarda come se fossi scemo.
Quindi, che siano problemi di udito o problemi di chi parla (che parla MALE, perché stranamente i personaggi della tv doppiati li capisco perfettamente) è veramente snervante essere guardati come se fossimo stupidi.
E sono quasi certa che un'esperienza simile sia capitata a tutti, quindi darti della stupida o della lenta di comprendonio credo che sia una cosa veramente da dementi senza un briciolo di comprensione (e senza né arte né parte, soprattutto...).
La prossima volta che qualcuno mi dice: mettiti gli occhiali, risponderò "ah! è arrivato dr House, lui sì che ha la risposta!"
Ti consiglio di fare lo stesso anche a chi osa prendere alla leggera il tuo problema^^





Appunto. Era una cosa così facile da capire perchè tutti ne abbiamo esperienza (pensa solo alla difficoltà che tutti hanno a seguire una conversazione col volume della tv alto). Nel mio caso, questa difficoltà accade con frequenza assidua (è come se avessi l'udito di una nonnetta [SM=g27985] ). E la tv deve essere completamente spenta, sennò ogni tre secondi ti chiedo "Eh? Cosa?"


(tra l'altro nell'ultimo periodo mi sono calate le diottrie da un occhio solo, persistere con gli occhiali comincia a uccidere la mia voglia di studiare -lego con un occhio solo!)
alechan_96
00lunedì 23 agosto 2010 18:13
Io non ho problemi gravi come il vostro, ma sono in una situazione analoga -anche se in modo molto più lieve rispetto alle vostre.
Io ho problemi alla schiena, ovvero cifosi e iperlordosi, che mi portano ad avere la schiena più "incurvata" del normale -quindi ho una specie di "gobba", anche se chiamarla così non mi piace XD
Alcuni movimenti faccio fatica a farli, altri non riesco nemmeno, e spesso e volentieri mi fa male la schiena. Senza contare che prendo frequenti strappi muscolari alla stessa (questo è colpa esclusivamente mia, però).
Quindi ogni tanto dovevo stare in disparte alle lezioni di educazione fisica, attenta a non fare il minimo movimento sbagliato, altrimenti mi bloccavo -una volta a scuola è successo, e per quasi tre giorni ho avuto male alla schiena per quasi tutto il tempo ad ogni minimo movimento.
E sapete cosa mi hanno detto?
"Sfigata", "Gobba di Notre Dame", "Quasimodo" e diversi appellativi molto meno gentili. Per non dire del professore di ginnastica, che non concedeva giustificazioni senza una comunicazione scritta dei genitori sul diario.
Cos'è, dovevo farmi fare sempre la giustifica perché quando facevamo salto in alto vedevo le stelle? Ma certo che no, così lo dovevo fare e stare zitta.
Ora, il mio è un problema che si può risolvere ma avete idea di quanto ci si metta per raddrizzare la schiena? E fino ad allora dovrò ascoltare cose di questo genere. Ma io non sopporto in silenzio e, come voi, rispondo a modo mio. Per le rime, diciamo. (Ovviamente non al professore! XD)

Voglio sottolineare che il mio problema non è neanche lontanamente paragonabile al vostro, ma ho voluto intervenire per dire che sono perfettamente d'accordo con voi: certe persone sono di un'inciviltà vergognosa.
Detto questo, vi dò ancora ragione.
adrienne riordan
00lunedì 23 agosto 2010 21:37
Re:
alechan_96, 23/08/2010 18.13:

Io non ho problemi gravi come il vostro, ma sono in una situazione analoga -anche se in modo molto più lieve rispetto alle vostre.
Io ho problemi alla schiena, ovvero cifosi e iperlordosi, che mi portano ad avere la schiena più "incurvata" del normale -quindi ho una specie di "gobba", anche se chiamarla così non mi piace XD
Alcuni movimenti faccio fatica a farli, altri non riesco nemmeno, e spesso e volentieri mi fa male la schiena. Senza contare che prendo frequenti strappi muscolari alla stessa (questo è colpa esclusivamente mia, però).
Quindi ogni tanto dovevo stare in disparte alle lezioni di educazione fisica, attenta a non fare il minimo movimento sbagliato, altrimenti mi bloccavo -una volta a scuola è successo, e per quasi tre giorni ho avuto male alla schiena per quasi tutto il tempo ad ogni minimo movimento.
E sapete cosa mi hanno detto?
"Sfigata", "Gobba di Notre Dame", "Quasimodo" e diversi appellativi molto meno gentili. Per non dire del professore di ginnastica, che non concedeva giustificazioni senza una comunicazione scritta dei genitori sul diario.
Cos'è, dovevo farmi fare sempre la giustifica perché quando facevamo salto in alto vedevo le stelle? Ma certo che no, così lo dovevo fare e stare zitta.
Ora, il mio è un problema che si può risolvere ma avete idea di quanto ci si metta per raddrizzare la schiena? E fino ad allora dovrò ascoltare cose di questo genere. Ma io non sopporto in silenzio e, come voi, rispondo a modo mio. Per le rime, diciamo. (Ovviamente non al professore! XD)

Voglio sottolineare che il mio problema non è neanche lontanamente paragonabile al vostro, ma ho voluto intervenire per dire che sono perfettamente d'accordo con voi: certe persone sono di un'inciviltà vergognosa.
Detto questo, vi dò ancora ragione.




Non mi sembra che il tuo sia meno grave dei nostri. Insomma, provi dolore fisico! Non è solo una questione estetica!
Poi diciamocelo, forse ho dato l'impressione che il mio problema sia più grave di quello che in realtà è. Ormai sono arrivata a cammuffare bene il problema, la mia vita va avanti tranquilla malgrado piccoli incidenti di percorso ^^'
Losille Pendragon
00martedì 24 agosto 2010 07:23
In prima elementare portavo gli occhiali, montatura alla Harry Potter scelta dalla mamma. Ho riconosciuto parecchi dei tuoi disturbi, io ho spesso dei dolori alla testa molto forti che solo ore di sonno e buio sanno placare, ma non ho mai badato ai commenti altrui.
Ho pensato che chiunque non comprendesse la mia natura, non gradisse il mio carattere, le mie malattie fosse spazzatura. È crudele, ma almeno mi faccio meno male e ci guadagno in serenità.
È un mio modo di pensare, quindi non è facile esclamare: “Quindi fregatene!” perché sarebbe difficile, ma minimizza chi è tanto rozzo da non provare empatia e chi pensa che il rispetto sia superfluo.
Impara piano piano a non mischiarli con la gente normale, la maggioranza.
Io ho fatto il Classico, cinque anni col mal di testa eppure la sera leggevo con una luce fioca fioca (altrimenti mi scopriva mia madre) sino a far lacrimare gli occhi: dovevo leggere!
Ho peggiorato pure la situazione, quindi un po' ti capisco.
alechan_96
00martedì 24 agosto 2010 10:44
Re: Re:
adrienne riordan, 23/08/2010 21.37:



Non mi sembra che il tuo sia meno grave dei nostri. Insomma, provi dolore fisico! Non è solo una questione estetica!
Poi diciamocelo, forse ho dato l'impressione che il mio problema sia più grave di quello che in realtà è. Ormai sono arrivata a camuffare bene il problema, la mia vita va avanti tranquilla malgrado piccoli incidenti di percorso ^^'




Ma anche la mia va avanti normalmente^^
Solo ogni tanto, quando la mia schiena ha voglia, salta fuori un dolore -ieri era un giorno, per esempio, in cui mi faceva male. Oggi un pò meno, e chissà quando capiterà un'altra volta XD
Di solito non capita frequentemente, ma ho una sfortuna tremenda e capitano sempre quando non devono capitare.
Comunque il nuoto e gli esercizi aiutano, anche se c'è ancora un pò da fare XD
Evil Lady Nanto
00mercoledì 25 agosto 2010 19:42
Re:
Reiko_Artemis, 22/08/2010 2.04:

Però mio padre mi ha detto che non posso definirmi invalida perché io posso risolvere il problema (anche se a 25 anni... per i 21 mi informerò, speranzosa). Inoltre a dire la verità a volte è la famiglia stessa a non rendersi conto della portata del tuo problema non tanto fisico, stavolta, ma psicologico.
Mi dicono che devo fregarmene.
Lo so, dovrei fregarmene dell'opinione altrui, però proprio non ce la faccio ad essere guardata ogni volta con l'espressione da "ma che ca*** stai dicendo?" quando spiego che non posso tuffarmi di testa o giocare a palla tamburello perché se prendo colpi mi di stacca la retina e buona notte al secchio. Sono stanca di sentirmi rispondere "e mettiti gli occhiali!" anche dalle persone che magari sono anche benintenzionate, sono stanca di essere guardata dai prof con la faccia di chi sta ascoltando l'ennesima scusa della poco di buono che non va bene in greco... sono tutte cose che mi seccano, specialmente l'ultima.
Perché i voti servono, e quindi anche i professori che capiscono servono.
E non di per sé stessi, ma perché sono abbastanza povera e ho bisogno della borsa di studio che quest'anno non prenderò.
Quindi l'opinione dei prof conta, e finora sono pochi quelli che hanno capito (un prof soggetto a emicranie che poi vomita e sta male, esattamente come me, una prof a cui mancano 12 diottrie in uno e 12 nell'altro... che poi mi è anche stata tolta, mitico <.<).
Ai prof non posso rispondere certo male.
E quando se ne fregano del certificato... il bello è che poi ci stanno, sai?
Ti fanno la fotocopia più grande e ti tolgono un paio di righe di versione (perché il vocabolario è scritto in piccolo e fatico lo stesso a trovare il tempo per cercare i termini), ma stranamente per gli altri il voto parte da dieci, per te parte da sette. Due errori? Cinque.
Sembra essere giusto, ma se ci pensi bene non lo è.
Non ho chiesto io di nascere cieca. Se gli altri vedono sono comunque avvantaggiati, no? Quindi non è che sono una fortunella... è questione di compensazione. Se non ci vedo, versione leggermente più corta e scritta grande, così come ai cardiopatici non dovrebbero mettere tre in ed fisica anche se magari non fanno parte degli esercizi.




Quindi, oltre alla miopia hai anche distacco della retina?
Ce lo ha anche mio zio (con 20 gradi di miopia, però).
Tutto questo mi fa pensare una cosa: non è che ritengono i giovani con questi disturbi molto fragili e vulnerabili e li attaccano perchè così si fanno belli?

Foolfetta
00mercoledì 25 agosto 2010 19:59
Reiko io ti capisco...ho avuto un problema qualche anno fa, per cui sono ancora in cura, che mi ha creato problemi.
Ho avuto una cheratocongiuntivite, non è una congiuntivite normale che prende solo l'esterno dell'occhio, ma anche l'interno...in più mi l'occhio sinistro ne ha sofferto di più, quindi mentre con il destro vedo normale con il sinistro vedo come attraverso una finestra appannata...
Comunque ho dovuto portare gli occhiali scuri per due/tre mesi e non erano graduati (io sono un po' cecata) e a scuola non vedevo le scritte alla lavagna ecc. I prof si arrabbivano, perche, se la prendevano perchè chiedevo di scrivere più grande, oppure secondo loro li mettevo per dormire in classe...Al che io toglievo gli occhiali per mostrare gli occhi, e venivo sbattutta fuori perchè ero una ragazza "saccente e impertinente"...Come vedi non sei l'unica ad aver avuto professori idioti...


Tutto questo mi fa pensare una cosa: non è che ritengono i giovani con questi disturbi molto fragili e vulnerabili e li attaccano perchè così si fanno belli?



Secondo me hai ragione...le mie adorate compagne mi prendevano in giro per gli occhi gonfi, mi chiamavano occhio di lince e simili...che tesori eh?
Makichan
00giovedì 26 agosto 2010 10:16
Sì, vabbè, ma anche voi fare un esposto?
Si prende, si va dal preside e si fa il mazzo a tarallo ai docenti in primis.
Tanto i certificati medici li avete avuti di certo, quindi che costa?
Non lo dico tanto per, ma perché la situazione l'ho vissuta anche io.
A un certo punto è anche masochistico dire "eeeeeeeeehhhh... i professori cattivi.... si incazzano... mi cazziano..." e non fare niente. Sono dalla parte del torto, corcateli di botte.
Fine [SM=g27993]
Poi se ci vogliamo vittimizzare, almeno ammettiamolo.

Ripeto che parlo così perché ci sono passata e non tanto per.
Scusate il tono, ma più delle persone che ridicolizzano per i difetti, mi danno fastidio quelle che si lasciano prendere a schiaffi in faccia mentre potrebbero far qualcosa.
alechan_96
00giovedì 26 agosto 2010 15:35
Re:
Makichan, 26/08/2010 10.16:

Sì, vabbè, ma anche voi fare un esposto?
Si prende, si va dal preside e si fa il mazzo a tarallo ai docenti in primis.
Tanto i certificati medici li avete avuti di certo, quindi che costa?
Non lo dico tanto per, ma perché la situazione l'ho vissuta anche io.
A un certo punto è anche masochistico dire "eeeeeeeeehhhh... i professori cattivi.... si incazzano... mi cazziano..." e non fare niente. Sono dalla parte del torto, corcateli di botte.
Fine [SM=g27993]
Poi se ci vogliamo vittimizzare, almeno ammettiamolo.

Ripeto che parlo così perché ci sono passata e non tanto per.
Scusate il tono, ma più delle persone che ridicolizzano per i difetti, mi danno fastidio quelle che si lasciano prendere a schiaffi in faccia mentre potrebbero far qualcosa.




Magari si potesse.
Più gli fai vedere che hai ragione più si accaniscono -lo dico per esperienza, io sono una di quelle che ci ha provato. E l'ho fatto più di una volta ma era come parlare ad un'ameba, e in più poi mi cazziavano il doppio.
Ad un certo punto, capitemi, ho lasciato perdere.
Per quanto riguarda il prenderli a mazzate, aspetto solo di incrociarli per strada.
Foolfetta
00giovedì 26 agosto 2010 16:42
alechan_96, 26/08/2010 15.35:

Makichan, 26/08/2010 10.16:

Sì, vabbè, ma anche voi fare un esposto?
Si prende, si va dal preside e si fa il mazzo a tarallo ai docenti in primis.
Tanto i certificati medici li avete avuti di certo, quindi che costa?
Non lo dico tanto per, ma perché la situazione l'ho vissuta anche io.
A un certo punto è anche masochistico dire "eeeeeeeeehhhh... i professori cattivi.... si incazzano... mi cazziano..." e non fare niente. Sono dalla parte del torto, corcateli di botte.
Fine [SM=g27993]
Poi se ci vogliamo vittimizzare, almeno ammettiamolo.

Ripeto che parlo così perché ci sono passata e non tanto per.
Scusate il tono, ma più delle persone che ridicolizzano per i difetti, mi danno fastidio quelle che si lasciano prendere a schiaffi in faccia mentre potrebbero far qualcosa.




Magari si potesse.
Più gli fai vedere che hai ragione più si accaniscono -lo dico per esperienza, io sono una di quelle che ci ha provato. E l'ho fatto più di una volta ma era come parlare ad un'ameba, e in più poi mi cazziavano il doppio.
Ad un certo punto, capitemi, ho lasciato perdere.
Per quanto riguarda il prenderli a mazzate, aspetto solo di incrociarli per strada.







Anch'io ci ho provato, tante volte, e non è servito a niente!
Il limite l'ho raggiunto con la professoressa di Ita che, quando mi sono lamentata mi ha detto:
"Non sei altro che una vipera che non fa altro che lamentarsi!"
Al che sono intervenute le altre professoresse presenti, perchè io ero rimasta così shoccata da non sapere che rispondere!

E comunque bisogna ricordare che loro hanno sempre il coltello dalla parte del manico, infatti se quel giorno io fossi andata a lamentarmi dalla preside per quell'affttuoso nomignolo, chi mi avrebbe creduta se non avessi avuto altre prof testimoni?
Non è vittimismo, è realismo!
Makichan
00giovedì 26 agosto 2010 16:57
Re:
Foolfetta, 26/08/2010 16.42:



Anch'io ci ho provato, tante volte, e non è servito a niente!
Il limite l'ho raggiunto con la professoressa di Ita che, quando mi sono lamentata mi ha detto:
"Non sei altro che una vipera che non fa altro che lamentarsi!"
Al che sono intervenute le altre professoresse presenti, perchè io ero rimasta così shoccata da non sapere che rispondere!

E comunque bisogna ricordare che loro hanno sempre il coltello dalla parte del manico, infatti se quel giorno io fossi andata a lamentarmi dalla preside per quell'affttuoso nomignolo, chi mi avrebbe creduta se non avessi avuto altre prof testimoni?
Non è vittimismo, è realismo!




Bah.
Non concordo, ma a ognuno la sua opinione.
Non so da dove veniate voi, ma non mi pare neanche l'Italia [SM=g27993]
Fare qualcosa significa anche fare in modo che gli altri docenti ti proteggano e agire per vie legali, se proprio si giunge al limite.
Se vai dal preside una volta, poi due, poi tre, qualcosa devono fare.
En on è vero che hanno il coltello dalla parte del manico, perché ci sono SEMPRE i testimoni.
Se prova a mettere voti sbagliati ai compiti in classe, prendi gli stessi e li sbatti in faccia al preside, si chiamano i controlli e via di seguito.

Siete voi che non schivate il coltello, alla fine [SM=g27993]
Realismo è rimboccarsi le maniche.
Realismo è anche cambiare classe, nel caso.
KimmyTamer
00giovedì 26 agosto 2010 19:15
Re: Re:
Makichan, 26/08/2010 16.57:




Se vai dal preside una volta, poi due, poi tre, qualcosa devono fare.
En on è vero che hanno il coltello dalla parte del manico, perché ci sono SEMPRE i testimoni.
Se prova a mettere voti sbagliati ai compiti in classe, prendi gli stessi e li sbatti in faccia al preside, si chiamano i controlli e via di seguito.






Mi associo a quanto dice Maki, comunque.
Devo dire che ne ho sentite di cotte e di crude dai compagni di università, a volte sembra che la gente arrivi da campi di concentramento...

non è vero!!!

accidenti, sappiatevi vivere 'sta scuola, e non subire! anche la guerra può essere una bella esperienza! non abbiate paura, nel 99% dei casi non può succedervi Niente, perchè, checchè ne diciate voi, lo studente è uno degli esseri più paraculati del mondo.
SOLO CHE NON LO SA.

Piantatela di dire "e ma però" e iniziate ad informarvi.


Anzi, vi spiego io un paio di cose che così ad occhio mi sembra non siano chiare:

1) Esiste una cosa che si chiama "STATUTO DEGLI STUDENTI E DELLE STUDENTESSE" che definisce diritti e doveri degli studenti, oltre che definire i ruoli di studenti e professori e come devono relazionarsi - il che include tutti questi incresciosi eventi, oltre che regolamento voti, non voti, provette, interrogazioni eccetera. Ad esempio, sapete che non si può effettuare un compito di recupero senza dare un preavviso di un certo tempo? E che non si possono fare più di 3 compiti scritti nella stessa settimana?
Cercatelo, stampatelo, e sventolatelo ogni volta che viene infranto: è un'arma, si è lottato ed occupato per QUELLO, possiamo cortesemente evitare di fare in modo che sia carta da cesso? grazie.

2) Secondariamente deve esistere un regolamento d'istituto (non le 10 regole che vi leggono il primo giorno di scuola, le 10 pagine minime di regolamento, spesso anche di più) che specificano meglio come funziona la vostra scuola. E' INDUBBIO che ci sono note sul comportamento di alunni e di professori e su come devono essere trattati invalidi e semi invalidi.
Anche quello può tornarvi utile, cercate di procurarvelo. Non avere IDEA di quante volte si contraddicano nello scrivere una regola ed applicarne un'altra.

3) Se non basta, GIYF (google è tuo amico) e scartabellando troverete sicuramente altri regolamenti sulle pari opportunità (parlo sempre di invalidi e semi invalidi)

4) NON E' VERO che i professori hanno il coltello dalla parte del manico, ANZI, i professori HANNO UN MITRA COSTANTEMENTE PUNTATO ADDOSSO.
Volete fare un torto ad un professore che vi sta sulle palle? Basta che durante uno di quei momenti in cui è la sua ora ma lui non è in classe (per svariati motivi) qualcuno si faccia male o faccia una cazzata, che il professore finisce nella merda fino al collo.
E' una strategia estramemente subdola e che non consiglio, ma è tanto per spiegare che non è assolutamente vero che loro 'possono tutto', anzi. (mia mamma è prof, 'ste cose le so.)

5) E nonostante ciò rimanete in una situazione del cazzo? AZIONE DI GRUPPO! Pigliate la vostra classe e fate firmare un foglio dove specificate cosa è successo, cosa sta succedendo, e fatelo prevenire al preside E PER CONOSCENZA al distretto scolastico oltre che al giornale locale - vedi, poi, come li prendete per le palle (scusate il linguaggio).
Esempio? Da noi una professoressa è stata trasferita dopo che 3/4 di una sua classe ha minacciato di cambiare istituto se continuava a comportarsi in quel modo.

6) I professori non sono una confraternita, anzi, in genere si odiano: cercate di stringere legami con quelli più simpatici e dotati di palle - non serve nemmeno sia di classe vostra, un prof compagnone c'è SEMPRE -, perchè un professore che vi da' manforte è sempre cosa utile, molto utile.
Anzi, meglio di tutto è sfruttare i professori sindacalisti: cercate i coordinatori cobas e cgil (mi pare debba esserci un coordinatore sindacale per istituto o qualcosa del genere): sono quasi sempre ex sessantottini o simili. Qualche domanda sul sindacato e sui diritti di lavoratori/studenti e li avrete conquistati, e avere un sindacalista dalla propria parte, davvero, è gran cosa, perchè alcuni sono peggio dei laureati in legge: sanno tutto.

7) E comunque sfruttate tutte le altre armi che avete, a partire da rappresentanti ed assemblee.
Foolfetta viene insultata dai professori?
e scrivilo sul verbale dell'assemblea di classe - mandandolo per consoscenza al preside, che in teoria deve leggerli tutti allo scrutinio, ma comunque così sei più sicura che li legge prima!
Reiko ha problemi con le versioni? Idem!
Non succede niente?
Ma la volta che ti incazzi e che vai dal preside in linea diretta, hai il precedente, puoi citare, puoi andare lì armata di "ma l'avevo, detto, io!"






Insomma, le strategie non mancano, non fare niente e restarsene a mugolare tristi in un angolo è veramente questione di vittimismo.


E che cacchio.


adrienne riordan
00giovedì 26 agosto 2010 20:42
Re: Re: Re:
KimmyTamer, 26/08/2010 19.15:





Mi associo a quanto dice Maki, comunque.
Devo dire che ne ho sentite di cotte e di crude dai compagni di università, a volte sembra che la gente arrivi da campi di concentramento...

non è vero!!!

accidenti, sappiatevi vivere 'sta scuola, e non subire! anche la guerra può essere una bella esperienza! non abbiate paura, nel 99% dei casi non può succedervi Niente, perchè, checchè ne diciate voi, lo studente è uno degli esseri più paraculati del mondo.
SOLO CHE NON LO SA.

Piantatela di dire "e ma però" e iniziate ad informarvi.
Anzi, vi spiego io un paio di cose che così ad occhio mi sembra non siano chiare:

1) Esiste una cosa che si chiama "STATUTO DEGLI STUDENTI E DELLE STUDENTESSE" che definisce diritti e doveri degli studenti, oltre che definire i ruoli di studenti e professori e come devono relazionarsi - il che include tutti questi incresciosi eventi, oltre che regolamento voti, non voti, provette, interrogazioni eccetera. Ad esempio, sapete che non si può effettuare un compito di recupero senza dare un preavviso di un certo tempo? E che non si possono fare più di 3 compiti scritti nella stessa settimana?
Cercatelo, stampatelo, e sventolatelo ogni volta che viene infranto: è un'arma, si è lottato ed occupato per QUELLO, possiamo cortesemente evitare di fare in modo che sia carta da cesso? grazie.

2) Secondariamente deve esistere un regolamento d'istituto (non le 10 regole che vi leggono il primo giorno di scuola, le 10 pagine minime di regolamento, spesso anche di più) che specificano meglio come funziona la vostra scuola. E' INDUBBIO che ci sono note sul comportamento di alunni e di professori e su come devono essere trattati invalidi e semi invalidi.
Anche quello può tornarvi utile, cercate di procurarvelo. Non avere IDEA di quante volte si contraddicano nello scrivere una regola ed applicarne un'altra.

3) Se non basta, GIYF (google è tuo amico) e scartabellando troverete sicuramente altri regolamenti sulle pari opportunità (parlo sempre di invalidi e semi invalidi)

4) NON E' VERO che i professori hanno il coltello dalla parte del manico, ANZI, i professori HANNO UN MITRA COSTANTEMENTE PUNTATO ADDOSSO.
Volete fare un torto ad un professore che vi sta sulle palle? Basta che durante uno di quei momenti in cui è la sua ora ma lui non è in classe (per svariati motivi) qualcuno si faccia male o faccia una cazzata, che il professore finisce nella merda fino al collo.
E' una strategia estramemente subdola e che non consiglio, ma è tanto per spiegare che non è assolutamente vero che loro 'possono tutto', anzi. (mia mamma è prof, 'ste cose le so.)

5) E nonostante ciò rimanete in una situazione del cazzo? AZIONE DI GRUPPO! Pigliate la vostra classe e fate firmare un foglio dove specificate cosa è successo, cosa sta succedendo, e fatelo prevenire al preside E PER CONOSCENZA al distretto scolastico oltre che al giornale locale - vedi, poi, come li prendete per le palle (scusate il linguaggio).
Esempio? Da noi una professoressa è stata trasferita dopo che 3/4 di una sua classe ha minacciato di cambiare istituto se continuava a comportarsi in quel modo.

6) I professori non sono una confraternita, anzi, in genere si odiano: cercate di stringere legami con quelli più simpatici e dotati di palle - non serve nemmeno sia di classe vostra, un prof compagnone c'è SEMPRE -, perchè un professore che vi da' manforte è sempre cosa utile, molto utile.
Anzi, meglio di tutto è sfruttare i professori sindacalisti: cercate i coordinatori cobas e cgil (mi pare debba esserci un coordinatore sindacale per istituto o qualcosa del genere): sono quasi sempre ex sessantottini o simili. Qualche domanda sul sindacato e sui diritti di lavoratori/studenti e li avrete conquistati, e avere un sindacalista dalla propria parte, davvero, è gran cosa, perchè alcuni sono peggio dei laureati in legge: sanno tutto.

7) E comunque sfruttate tutte le altre armi che avete, a partire da rappresentanti ed assemblee.
Foolfetta viene insultata dai professori?
e scrivilo sul verbale dell'assemblea di classe - mandandolo per consoscenza al preside, che in teoria deve leggerli tutti allo scrutinio, ma comunque così sei più sicura che li legge prima!
Reiko ha problemi con le versioni? Idem!
Non succede niente?
Ma la volta che ti incazzi e che vai dal preside in linea diretta, hai il precedente, puoi citare, puoi andare lì armata di "ma l'avevo, detto, io!"






Insomma, le strategie non mancano, non fare niente e restarsene a mugolare tristi in un angolo è veramente questione di vittimismo.


E che cacchio.







TI AMO!
Cioè, perchè non sei vissuta nel mio liceo ai miei tempi?
(Vedi, il punto è questo: se sai, puoi difenderti, se non sai, ceste)

Makichan
00giovedì 26 agosto 2010 20:54
Re: Re: Re: Re:
adrienne riordan, 26/08/2010 20.42:





TI AMO!
Cioè, perchè non sei vissuta nel mio liceo ai miei tempi?
(Vedi, il punto è questo: se sai, puoi difenderti, se non sai, ceste)





Io credo che, più che non sapere, la gente semplicemente si vergogni anche solo a parlare e non faccia valere i suoi diritti.
Altrimenti non mi spiego perché i genitori non intervengano!
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