Purgatorio e Limbo

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Pigkappa
00martedì 1 novembre 2005 23:44
...Inventato dalla Chiesa poco più o poco meno di un migliaio di anni fa. Quello che volevo sapere è questo: secondo la Chiesa, c'è ancora?
Discipula
00giovedì 3 novembre 2005 10:14
Nel Compendio del Catechismo ci sono due paragrafi dedicati al Purgatorio, quindi, per la cronaca, non è stato affatto “abrogato” tipo il falso in bilancio [SM=g27828] [SM=g27828] (scusate la battutaccia politica, non ho resistito … [SM=g27819] ).

Del resto quando la scorsa estate leggevo “Rapporto sulla Fede” c’era un intero capitolo dedicato al diavolo e all’inferno e sempre in quel capitolo Ratzi accennava anche al Purgatorio e al limbo.
Il Purgatorio, spiegava, è oggetto di un preciso dogma di fede, il limbo invece non è una verità di fede ma ancora oggi vi è una disputa teologica intorno a questo argomento e mi è parso di capire che lo stesso Papa Ratzi – parlando come teologo e quindi esprimendo in quel momento il suo pensiero personale e non la posizione della CDF che allora presiedeva da cardinale – sia piuttosto dubbioso sull’esistenza del limbo. [SM=g27818]

I due paragrafi del Compendio danno solo la definizione di Purgatorio ed essendo molto sintetici (purtroppo!) non specificano come la Chiesa sia arrivata ad elaborarne la dottrina, per rinfrescarmi la memoria ho girato un po’ in internet e ho trovato che è stato Papa Gregorio Magno nel VI secolo ad enunciare questa dottrina.
Tu usi il verbo “inventato” perché, immagino, non credi nella Chiesa come intermediaria tra Dio e l’uomo, ma noi cattolici – a differenza dei protestanti - crediamo che la Chiesa sia stata voluta da Gesù anche per questo, per completare nella storia la Rivelazione contenuta nelle Sacre Scritture.

Adesso non mi ricordo – o forse non l’ho mai saputo – se ci sono e quali sono i passi delle Scritture che sono stati interpretati per definire l’esistenza del Purgatorio, cercherò di documentarmi meglio. Cmq sono contenta di tutte queste discussioni che mi danno l’occasione di riflettere sulla nostra dottrina cattolica, anche se mi rendo conto di non essere granché preparata … [SM=g27813] [SM=g27813]


Aiuto, Papa Ratzi, perché non scrivi il vademecum del piccolo teologo per noi poveri fedeli che vogliamo fare un po’ di apologetica spicciola??? [SM=g27838] [SM=g27838] [SM=g27838]



anima.inquieta
00giovedì 3 novembre 2005 20:03
non essere granché preparata

Scritto da: Discipula 03/11/2005 10.14
Cmq sono contenta di tutte queste discussioni che mi danno l’occasione di riflettere sulla nostra dottrina cattolica, anche se mi rendo conto di non essere granché preparata … [SM=g27813] [SM=g27813]



Vabbè... non sei l' unica... [SM=x40802] [SM=x40802]
RATZGIRL
00giovedì 3 novembre 2005 20:09
Anch'io ho grande confusione su certi argomenti,come appunto il Purgatorio e il Limbo.
Gli unici ricordi che ho del Purgatorio sono legati alla seconda cantica di Dante... [SM=g27819]

[Modificato da RATZGIRL 03/11/2005 20.10]

Discipula
00venerdì 4 novembre 2005 14:41
Re:

Scritto da: RATZGIRL 03/11/2005 20.09
Anch'io ho grande confusione su certi argomenti,come appunto il Purgatorio e il Limbo.
Gli unici ricordi che ho del Purgatorio sono legati alla seconda cantica di Dante... [SM=g27819]

[Modificato da RATZGIRL 03/11/2005 20.10]




E' già qualcosa! Figurati che io, delle tre cantiche della Divina Commedia, il Purgatorio è proprio quella che ricordo poco e niente! [SM=g27825]

Cmq, sul sito della Santa Sede (www.vatican.va) c’è il testo integrale del Catechismo, che spiega un po’ più dettagliatamente il significato del Purgatorio. Ecco qui le parti che ci interessano:

1030. Coloro che muoiono nella grazia e nell'amicizia di Dio, ma sono imperfettamente purificati, sebbene siano certi della loro salvezza eterna, vengono però sottoposti, dopo la loro morte, ad una purificazione, al fine di ottenere la santità necessaria per entrare nella gioia del cielo.

1031. La Chiesa chiama purgatorio questa purificazione finale degli eletti, che è tutt'altra cosa dal castigo dei dannati. La Chiesa ha formulato la dottrina della fede relativa al purgatorio soprattutto nei Concili di Firenze e di Trento.
La Tradizione della Chiesa, rifacendosi a certi passi della Scrittura, parla di un fuoco purificatore:
« Per quanto riguarda alcune colpe leggere, si deve credere che c'è, prima del giudizio, un fuoco purificatore; infatti colui che è la Verità afferma che, se qualcuno pronuncia una bestemmia contro lo Spirito Santo, non gli sarà perdonata né in questo secolo, né in quello futuro (Mt 12,32). Da questa affermazione si deduce che certe colpe possono essere rimesse in questo secolo, ma certe altre nel secolo futuro ».

1032. Questo insegnamento poggia anche sulla pratica della preghiera per i defunti di cui la Sacra Scrittura già parla: « Perciò [Giuda Maccabeo] fece offrire il sacrificio espiatorio per i morti, perché fossero assolti dal peccato » (2 Mac 12,45). Fin dai primi tempi, la Chiesa ha onorato la memoria dei defunti e ha offerto per loro suffragi, in particolare il sacrificio eucaristico, affinché, purificati, possano giungere alla visione beatifica di Dio. La Chiesa raccomanda anche le elemosine, le indulgenze e le opere di penitenza a favore dei defunti:
« Rechiamo loro soccorso e commemoriamoli. Se i figli di Giobbe sono stati purificati dal sacrificio del loro padre, perché dovremmo dubitare che le nostre offerte per i morti portino loro qualche consolazione? [...] Non esitiamo a soccorrere coloro che sono morti e ad offrire per loro le nostre preghiere ».

Quindi nelle Sacre Scritture la parola Purgatorio non è menzionata e questo, mi pare di capire, è l'argomento che i protestanti usano per confutare la dottrina del Purgatorio, visto che secondo loro le verità di Fede si trovano nella "sola Scriptura" e non anche nei dogmi elaborati dal Magistero della Chiesa.
Ma, come dicevo, dipende dal fatto che i protestanti non credono nella Chiesa come intermediaria fra Dio e l'uomo e ammettono come unico intermediario il "solus Christus".

Questa, tra l'altro, mi sembra un po' una contraddizione dei protestanti, credono così fermamente in Cristo e non nella Chiesa da Lui stesso voluta?! [SM=g27833]
Pigkappa
00sabato 5 novembre 2005 00:15
Veramente non ho detto che l'ha inventato la Chiesa perchè non la considero intermediaria eccetera eccetera. Semplicemente, a scuola si studia che la Chiesa nel giro di qualche secolo (se ben ricordo la parola purgatorio compare per la prima volta nel nono, ma potrei sbagliare, l'ho fatto un anno fa) inventa il purgatorio e poi lo usa, a partire dal periodo delle crociate, per poter disporre delle indulgenze che le frutteranno un po' di soldini. Se ben ricordo avevamo anche detto, sempre a scuola, che nelle scritture la parola purgatorio non compare e che non è per niente chiaro, leggendole, che vi debba essere un luogo con quelle caratteristiche, a meno ci si accontenti di velate allusioni interpretabili in ogni modo. Quindi la domanda non mi veniva da idee mie, ma da cose studiate a scuola
Discipula
00sabato 5 novembre 2005 13:54

Sì certo, immagino che i dubbi e le domande sul Purgatorio ti vengano da cose che hai studiato e non solo da tue idee personali, credo che sia così per tutti, ma mi meraviglierei di sentire che sui tuoi libri di testo hai trovato frasi del tipo “la Chiesa ha inventato il Purgatorio” o che i tuoi professori hanno usato proprio il verbo “inventare”, perché parlare del Purgatorio come di un’invenzione equivale già a dargli una connotazione negativa e a suggerire che sicuramente non esiste. Per questo ho pensato che l’uso del verbo inventare fosse dovuto ad uno scetticismo tutto tuo. [SM=g27818]

Se non è così, mi permetto allora di fare una critica ai tuoi insegnanti e dico che dovrebbero mantenere un po’ più di obiettività nelle spiegazioni. Una persona può benissimo non credere all’esistenza del Purgatorio, ma nel momento che tiene una lezione di storia e/o filosofia dovrebbe dire prima su quali brani delle Sacre Scritture la Chiesa si è basata per arrivare a definire il Purgatorio, quale Papa esattamente si è pronunciato sull’argomento, qual è il contenuto del dogma e solo dopo precisare che, naturalmente, chi crede alla Chiesa come interprete delle Sacre Scritture crede anche all’esistenza del Purgatorio, chi invece non crede che la Chiesa abbia l’autorità per elaborare Verità di Fede oltre quelle espressamente nominate nelle Scritture, ritiene il Purgatorio un’invenzione. [SM=g27829] [SM=g27829]

Sul fatto che poi ci siano stati Papi e vescovi che hanno “approfittato” della dottrina sul Purgatorio e della preghiera per i defunti per istituire un mercato delle indulgenze, è cosa risaputa e chiaramente da condannare, ma gli errori fatti nel corso della storia da uomini della Chiesa non devono portare alla conclusione che la Chiesa in sé è sbagliata. Certo non è un bell'esmpio, ma bisogna pur sempre saper separare il giudizio sui singoli uomini da quello sull’Istituzione.

Questo vale anche per le istituzioni puramente umane.


Io credo che nel pensiero illuministico ci fosse molto di buono (non tutto, ma gran parte sì), ma se dovessi giudicarlo solo dal Regime del Terrore (che in nome di liberté, egalité, fraternité ha fatto una vera e propria ecatombe) a che conclusione arriverei? [SM=g27833]

Credo anche che le nostre istituzioni democratiche di oggi siano il modo migliore per assicurare l’esercizio della sovranità popolare, ma se dovessi giudicarle solo dai (non pochi) casi di corruzione che cosa ne dovrei pensare? [SM=g27833]

Regin
00lunedì 7 novembre 2005 18:59
Re:
Il Purgatorio è uno stato di purificazione.

I passi delle Sacre Scritture da cui scaturisce che esiste il Purgatorio sono questi:

cap. 12 del secondo libro dei Maccabei
versetti 43-46
[43] Poi fatta una colletta, con tanto a testa, per circa duemila dramme d'argento, le inviò a
Gerusalemme perché fosse offerto un sacrificio espiatorio, agendo così in modo molto buono e nobile,
suggerito dal pensiero della risurrezione. [44] Perché se non avesse avuto ferma fiducia che i caduti
sarebbero risuscitati, sarebbe stato superfluo e vano pregare per i morti. [45] Ma se egli considerava la
magnifica ricompensa riservata a coloro che si addormentano nella morte con sentimenti di pietà, la
sua considerazione era santa e devota. Perciò egli fece offrire il sacrificio espiatorio per i morti, perché
fossero assolti dal peccato.



Matteo 5
25- Mettiti presto d'accordo con il tuo avversario mentre sei per via con lui, perché l'avversario non ti
consegni al giudice e il giudice alla guardia e tu venga gettato in prigione. [26] In verità ti dico: non
uscirai di là finché tu non abbia pagato fino all'ultimo spicciolo!



Lettera ai Corinti: “Secondo la grazia di Dio che mi è stata data, come un sapiente architetto io
ho posto il fondamento; un altro poi vi costruisce sopra. Ma ciascuno stia attento come costruisce.
Infatti nessuno può porre un fondamento diverso da quello che già vi si trova, che è Gesù Cristo.
E se, sopra questo fondamento, si costruisce con oro, argento, pietre preziose, legno, fieno, paglia,
l’opera di ciascuno sarà ben visibile: la farà conoscere quel giorno che si manifesterà col fuoco, e
il fuoco proverà la qualità dell’opera di ciascuno. Se l’opera che uno costruì sul fondamento
resisterà, costui ne riceverà una ricompensa; ma se l’opera finirà bruciata, sarà punito; tuttavia
egli si salverà, però come attraverso il fuoco
” (1 Cor 3,10-17)

Marco 9-47,48
. [47] Se il tuo occhio ti scandalizza, cavalo: è meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio
solo, che essere gettato con due occhi nella Geenna, [48] dove 'il loro verme non muore e il fuoco non
si estingue'. [49] Perché ciascuno sarà salato con il fuoco.

Luca 12
[42] Il Signore rispose: "Qual è dunque l'amministratore fedele e saggio, che il Signore porrà a capo
della sua servitù, per distribuire a tempo debito la razione di cibo? [43] Beato quel servo che il
padrone, arrivando, troverà al suo lavoro. [44] In verità vi dico, lo metterà a capo di tutti i suoi averi.
[45] Ma se quel servo dicesse in cuor suo: Il padrone tarda a venire, e cominciasse a percuotere i servi
e le serve, a mangiare, a bere e a ubriacarsi, [46] il padrone di quel servo arriverà nel giorno in cuimeno se l'aspetta e in un'ora che non sa, e lo punirà con rigore assegnandogli il posto fra gli infedeli.
[47] Il servo che, conoscendo la volontà del padrone, non avrà disposto o agito secondo la sua
volontà, riceverà molte percosse; [48] quello invece che, non conoscendola, avrà fatto cose
meritevoli di percosse, ne riceverà poche. A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto; a chi fu
affidato molto, sarà richiesto molto di più..

Già i primi cristiani credevano nel Purgatorio:

Perpetua, che fu uccisa a Cartagine, in Africa, il 7 marzo dell’anno 203 insieme ad altri cinque cristiani:
Felicita, Revocato, Saturnino, Secundolo e il loro catechista Saturo.
Uccisi in odio alla fede nei modi più brutali, davanti a folle impazzite che gioivano di questi crudeli spettacoli. Perpetua e i suoi compagni, fratelli nella fede, furono prima feriti gravemente da belve feroci e poi finiti con un colpo di grazia, passati a fil di spada.
Perpetua scrive nel suo diario un episodio importante. Mentre si
trova in prigione, ha una duplice visione. Nella prima visione vede suo fratello Dinocrate, “morto a sette anni per un cancro che gli aveva devastato la faccia” al punto che, scrive Perpetua “la sua morte aveva fatto inorridire tutti”. Nella prima visione, Perpetua vede suo fratellino uscire “da un luogo tenebroso dove vi era molta altra gente; era accaldato e assetato, sudicio e pallido. Il volto era sfigurato dalla piaga che l’aveva ucciso”. E ancora, in questa prima visione, Perpetua vede suo fratello che tenta senza riuscirci di
abbeverarsi ad una piscina e capisce che Dinocrate sta soffrendo. Non riesce ad abbeverarsi e questo era per
lui motivo di grande sofferenza. Perpetua prega per l’anima di suo fratello defunto. Il Signore ascolta le sue preghiere e in una seconda visione, Perpetua vede Dinocrate perfettamente guarito, in grado di abbeverarsi, capace di giocare come fanno
tutti i bambini. Interpretando questa seconda visione, Perpetua scrive nel suo diario: “Mi svegliai e compresi
che la pena (del Purgatorio) gli era stata rimessa."



Abercio, un cristiano , probabilmente vescovo di Ierapoli, in Asia Minore, prima di morire, compose di
propria mano il suo epitaffio:
“Queste cose dettai direttamente io, Abercio, quando avevo precisamente settantadue anni di età. Vedendole
e comprendendole, preghi per Abercio.”

Abercio invita quelli che visiteranno la sua tomba a pregare per lui.


Tertulliano (ca 155 – ca 222).

Nel suo De Corona, Tertulliano scrive: “Nel giorno anniversario facciamo preghiere per i defunti”.

Tertulliano ci offre un altro documento storico importante: nel suo De monogamia, scrive: "La moglie sopravvissuta al marito offre preghiere per la gioia di suo marito nei giorni anniversari della sua morte", dove si intende bene che la moglie prega perché l'anima del defunto giunga presto alla gioia del Paradiso.

Sono molti i padri della chiesa che hanno scritto del Purgatorio, S.Agostino, Clemente Alessandrino, lo storico Eusebio di Cesarea, S.Cirillo di Gerusalemme, S.Basilio, S.Giovanni Crisostomo, S.Gregorio Nisseno, S.Ambrogio, S.Efrem,S.Gregorio Magno

Molte sono le attestazioni che ci vengono dagli scritti mistici di santi come S.Brigida, S.Caterina d' Pazzi, S.Veronica Giuliani etc.

Il Purgatorio è dogma di fede definito dalla Chiesa nel II Concilio di Lione, nel Concilio Fiorentino, dal Concilio di Trento.

Credo sia sufficiente per CREDERE che la Chiesa non solo non si inventa nulla, ma tutto ciò che insegna ha un solido fondamento.

Importante è pregare per le anime che sono in purgatorio, è un atto di carità. Dona alle anime sollievo e affretta il loro passaggio in Paradiso. Tra l'altro ci si fa degli amici che non scordano il bene ricevuto e pregano per noi che siamo chiesa pellegrinante.


Ci sarebbe da scrivere un sacco di altre cose, ma non so se poi vi annoiate.






Ratzigirl
00lunedì 7 novembre 2005 20:35
Re: Re:

Scritto da: Regin 07/11/2005 18.59

Credo sia sufficiente per CREDERE che la Chiesa non solo non si inventa nulla, ma tutto ciò che insegna ha un solido fondamento.




Quoto in pieno Regin!!!! e comunque non annoi affatto!!!! [SM=g27822] [SM=g27822] [SM=g27822] [SM=g27822]
Grazie per la splendida precisazione!!! [SM=g27822]
Pigkappa
00lunedì 7 novembre 2005 23:06
Dalla maggior parte di quei frammenti assolutamente ambigui a me sembra più che altro che, secondo la Bibbia, chi ha peccato e andrà comunque in paradiso debba essere punito (anche con dolore e percosse), ma non si parla assolutamente di un luogo in cui ciò accade, anzi sembra più che debba essere un immediato grande dolore. Fa solo eccezione



non
uscirai di là finché tu non abbia pagato fino all'ultimo spicciolo!



ma non fa testo perchè è una metafora basata sulla prigione che è un luogo.

E insomma, quei pezzetti di testo ambiguissimi non sono una giustificazione che costituisce "un solido fondamento".
Tra l'altro, se il purgatorio c'è, direi che avrebbe una sua discreta importanza; perchè Gesù non ne parlerebbe in modo chiaro? E perchè, soprattutto, la Chiesa lo "scoprirebbe" tra le righe delle sacre scritture iniziando subito a farci soldi? Sembra che sia venuto fuori solo con quel proposito.

P.S. Ah, sì... A scuola si usava proprio la parola "inventare", e mi pare anche sul libro dell'anno scorso, o comunque qualcosa di affine (Le Tracce della Storia, volume C, verso la fine del libro).

kika82
00martedì 8 novembre 2005 11:29
La questione dell'esistenza del purgatorio è "sotto analisi". Ci sono varie correnti di pensiero e si vedrà a che conclusione si giungerà.
Per il momento la Chiesa continua a affermare l'esistenza del Purgatorio.

Mi permetto di farvi una domanda ( a chi crede nella sua esistenza ovviamente)... secondo voi cos'è il Purgatorio? Ci avete mai pensato?
Discipula
00martedì 8 novembre 2005 14:36
Re:

Scritto da: Pigkappa 07/11/2005 23.06
P.S. Ah, sì... A scuola si usava proprio la parola "inventare", e mi pare anche sul libro dell'anno scorso, o comunque qualcosa di affine (Le Tracce della Storia, volume C, verso la fine del libro).





Pigkappa, sono sconcertata dalla tua conferma sull’uso (e abuso) del termine “inventare”.

Al liceo avevo un prof di storia e filosofia con idee vicine alla destra liberale, ma quando abbiamo studiato Marx non si è certo permesso di esordire dicendo che Il Capitale era un’emerita cavolata, né che il trattato di Adam Smith sulla ricchezza delle nazioni fosse oro colato … ripeto, una maggiore obiettività nella scelta dei testi e nell’impostazione delle lezioni mi sembrerebbe il minimo da parte degli insegnanti. [SM=g27818]

Cmq secondo me tutto si incentra sulla questione su cui ho già insistito nei post precedenti: la concezione che si ha della Chiesa.
Regin ha citato i passi delle Sacre Scritture che possono fondare l’esistenza di un luogo di purificazione anche se è un dato di fatto che la parola Purgatorio espressamente non vi si trova. Quindi?
Lo dico ancora una volta, se tu credi che sia verità di Fede soltanto quello che letteralmente è menzionato nelle Scritture (come fanno ad esempio i protestanti, che negano la validità di tutti quei sacramenti non istituiti da Cristo direttamente) è naturale che tu resti scettico nei confronti dell’esistenza di un luogo di cui Gesù non ha fatto espressamente il nome. Ma noi cattolici crediamo che Gesù, fondando la Sua Chiesa (e queste sì che sono parole Sue, quindi che spero che a scuola non diciate che anche la Chiesa è un’"invenzione" dei preti!) abbia voluto creare uno strumento attraverso il quale continuare ad agire nella storia ed essere con noi “tutti i giorni” anche oltre i 33 anni che ha vissuto come uomo sulla terra. Per questo crediamo che la Rivelazione si completi nella storia grazie alla Chiesa e che essa abbia l’autorità di fare ciò proprio grazie a Gesù che ha dato agli Apostoli (e i vescovi della Chiesa di Roma sono i successori degli Apostoli) il potere di “legare e sciogliere”, così che quello che loro legheranno sulla terra sarà legato anche nel Regno dei Cieli.

E’ questa continuità tra Cristo e la Chiesa che caratterizza la religione cattolica, altrimenti se tu pensi alla Chiesa solo come ad una comunità di fedeli dove i vescovi e i sacerdoti hanno esclusivamente il compito di celebrare le funzioni e aiutare i fedeli nella preghiera, allora hai il concetto protestante di Chiesa, non quello cattolico.

Se vuoi, puoi leggere l’omelia che Papa Ratzi ha tenuto nel giorno di SS. Pietro e Paolo dove spiega perché possiamo dire, come diciamo nel Credo, che la Chiesa è “una”, “santa”, “cattolica” e “apostolica”. E'molto bella e ci aiuta a ricordare come nasce e su che cosa si fonda l'autorità della Chiesa, che ha origine divina e non umana.
Posto il link qui sotto:

www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/homilies/2005/documents/hf_ben-xvi_hom_20050629_sts-peter-paul...

Regin, certo che altri approfondimenti sono graditi! Perché pensi che dovremmo annoiarci? [SM=g27822]

Pigkappa ha aperto questo thread e quindi è ovvio che l’argomento lo interessa, il suo atteggiamento è chiaramente critico nei confronti della Chiesa e io non lo condivido (specialmente perché mi sembra un po’ aprioristico), ma le sue obiezioni sono sensate e poste, direi, anche in modo garbato.
Da parte mia ho cercato di rintracciare alcuni passi delle Scritture relativi alla dottrina del Purgatorio anche se ho ammesso di non essere molto preparata e infatti non conoscevo tutti quelli che hai postato tu e sono felicissima di averli letti grazie a te. Mi sembra evidente che l’argomento interessa anche me. [SM=g27824]

Certo, visto che stiamo dialogando con un non credente come Pigkappa credo non ci si possa limitare a elencare i brani delle Sacre Scritture, visto che la sua contestazione riguarda proprio la mancanza di un riferimento diretto. Bisogna andare oltre la citazione testuale e spiegare perché noi cattolici crediamo anche in quei dogmi che la Chiesa ha elaborato interpretando le Sacre Scritture. Quindi se hai altre considerazioni da fare sono benvenutissime; io, invece, credo di aver esaurito i miei argomenti ... [SM=g27819]

Discipula
00mercoledì 9 novembre 2005 09:09
Re:

Scritto da: kika82 08/11/2005 11.29

Mi permetto di farvi una domanda ( a chi crede nella sua esistenza ovviamente)... secondo voi cos'è il Purgatorio? Ci avete mai pensato?





Ancora l'esame di catechismo?! [SM=g27828] [SM=g27828]

Mah, guarda, al di là della definizione del Purgatorio come luogo di purificazione ammetto di non avere un'idea molto precisa. E credo anche di fare un errore riguardo alla condizione delle anime che vi si trovano: tendo, cioè, a considerare il Purgatorio un luogo dove si soffre, invece ho letto un'intervista di qualche anno fa al Cardinal Biffi che sottolineava come non si debba pensare al Purgatorio come ad un inferno in scala minore, ma un luogo pervaso da grande serenità e invitava a questo proposito a rileggere il Purgatorio di Dante che -affermava- è impostato in modo molto conforme alla dottrina cattolica.

(Come se uno il Purgatorio di Dante se lo potesse rileggere in cinque minuti ... [SM=g27827]: [SM=g27827]: )
kika82
00mercoledì 9 novembre 2005 13:14
SI SI ANCORA CON L'ESAME DI CATECHISMO!!! [SM=g27828] e fidati che non finirà qui [SM=g27828] [SM=g27828] [SM=g27828]

Sai perchè???? Perchè penso che sia dovere e diritto di ogni cristiano cercare, capire, condividere certe cose. Questa non è cosa solo da preti. Per me sapere quello che pensi tu e poi confrontarlo con quello che penso io e poi vedere cosa dice il catechismo in proposito, confrontarli, pensarci, capire, è interessante. A te non capita?
Su quanti argomenti i cristiani sono divisi. Anche su Maria stessa la Chiesa è divisa in varie correnti. Certo i sacerdoti sono più preparati per discutere di queste cose quindi logicamente se la mia conclusione è diversa da quella ufficiale del catechismo ci penso due volte prima di affermare che la mia è giusta e la loro no...questo sia chiaro. Però ci penso [SM=g27833] . Per quello pongo domande semplicemente per conoscere quello che pensi tu [SM=g27821] [SM=g27817] !!!

Per quanto riguarda il purgatorio, per me c'è, ma come hai detto tu non è un luogo di sofferenza. In un certo senso lo vedo come un luogo dove l'anima si prepara a incontrare Dio faccia a faccia. Un anima che si sente peccatrice forse deve guardarsi e PERDONARSI prima di incontraLo. Un po' come la confessione, l'esame di coscienza prima di entrare nel confessionale. L'anima si prepara. Quel non sentirsi degni di un qualcosa. Probabilmente non sono stata chiara ma è sempre questo il mio problema [SM=g27828] !

Una cosa però mi ha fatto pensare. Quando la Chiesa stava discutendo sull'Immacolata Concezione di Maria ecco che a Luordes Maria appare e dice "Io sono l'immacolata concezione" ...neanche a fare apposta [SM=g27822] !!!
A Medjugorie dove ci sarebbero (per me ci sono) le apparizioni di Maria, la mammina ha fatto vedere il purgatorio, paradiso e inferno ad alcuni dei veggenti. Chissa!!! Bisogna dare tempo al tempo. Non c'è fretta tanto prima o poi [SM=g27818] lo sapremo tutti. Poi se non c'è niente..ceste non fa differenza tanto non esisterò più!
Discipula
00mercoledì 9 novembre 2005 15:32
Re:

Scritto da: kika82 09/11/2005 13.14
SI SI ANCORA CON L'ESAME DI CATECHISMO!!! [SM=g27828] e fidati che non finirà qui [SM=g27828] [SM=g27828] [SM=g27828]

Sai perchè???? Perchè penso che sia dovere e diritto di ogni cristiano cercare, capire, condividere certe cose. Questa non è cosa solo da preti. Per me sapere quello che pensi tu e poi confrontarlo con quello che penso io e poi vedere cosa dice il catechismo in proposito, confrontarli, pensarci, capire, è interessante. A te non capita?
Su quanti argomenti i cristiani sono divisi. Anche su Maria stessa la Chiesa è divisa in varie correnti. Certo i sacerdoti sono più preparati per discutere di queste cose quindi logicamente se la mia conclusione è diversa da quella ufficiale del catechismo ci penso due volte prima di affermare che la mia è giusta e la loro no...questo sia chiaro. Però ci penso [SM=g27833] . Per quello pongo domande semplicemente per conoscere quello che pensi tu [SM=g27821] [SM=g27817] !!!

Per quanto riguarda il purgatorio, per me c'è, ma come hai detto tu non è un luogo di sofferenza. In un certo senso lo vedo come un luogo dove l'anima si prepara a incontrare Dio faccia a faccia. Un anima che si sente peccatrice forse deve guardarsi e PERDONARSI prima di incontraLo. Un po' come la confessione, l'esame di coscienza prima di entrare nel confessionale. L'anima si prepara. Quel non sentirsi degni di un qualcosa. Probabilmente non sono stata chiara ma è sempre questo il mio problema [SM=g27828] !




Naturalmente scherzo quando ti prendo in giro con la storia dell'esame di catechismo ...

[SM=g27822] [SM=g27822] [SM=g27822]

Anch'io sono molto interessata a confrontare idee, sensazioni ed esperienze, credo che aiuti a crescere nella Fede e, visto che siamo imperfetti, è un cammino destinato a durare tutta la vita.
Del resto, il fatto che siamo cattolici e che aderiamo con entusiasmo al messaggio di Cristo non esclude che ci poniamo delle domande o che le poniamo ai nostri sacerdoti. Anzi, forse di domande ne facciamo troppo poche (certo, non tu … [SM=g27828] ) e anche per questo la Fede è in crisi: appena avvertiamo qualcosa che non ci convince, che non ci piace, ecco che ci chiamiamo fuori dalla Chiesa e invece è proprio in quel momento che dovremmo raddoppiare gli sforzi e chiedere aiuto.

Devo dire che il tuo paragone fra la confessione e il Purgatorio mi piace molto: così come abbiamo bisogno di un momento penitenziale prima di accostarci a Cristo nell'Eucaristia, in modo simile l'anima avrà bisogno di purificarsi prima di poter contemplare Dio.
Forse la sofferenza che si sperimenta nel Purgatorio è anche la lontananza da Dio?
Questa, a dire la verità, sarebbe la punizione dell'inferno, ma mentre le anime dannate sanno che questa lontananza sarà eterna, le anime del Purgatorio vivono nella certezza che vedranno Dio e questa certezza non può che infondere serenità, una serenità che forse supera la sofferenza che l'anima prova per non essersi presentata al giudizio di Cristo degna del Paradiso (quel non "sentirsi degni", come dicevi tu, sei stata chiarissima invece ...).


E qui però una domanda la faccio io ( [SM=g27828] [SM=g27828] ): il Purgatorio descrive una condizione transitoria dell'anima, ma, secondo te, come si concilia una condizione "transitoria" con l'assenza di tempo nell'aldilà? [SM=g27833]

kika82
00mercoledì 9 novembre 2005 15:40
Re: Re:

Scritto da: Discipula 09/11/2005 15.32
E qui però una domanda la faccio io ( [SM=g27828] [SM=g27828] ): il Purgatorio descrive una condizione transitoria dell'anima, ma, secondo te, come si concilia una condizione "transitoria" con l'assenza di tempo nell'aldilà? [SM=g27833]





Non vale!!!! [SM=g27820]:
La tua domanda è più difficile [SM=g27828] !!! Uhmmm [SM=g27833] ...ci penso un po' su poi ti diro (forse perchè la vedo dura [SM=x40792] ).

Discipula
00mercoledì 9 novembre 2005 15:48
Idea!


Non c'è fretta ... [SM=g27824]


cmq, in caso non riuscissimo a venirne a capo possiamo chiedere l'intervento del nostro teologo preferito, il nostro amatissimo Papa Ratzi!!! [SM=g27838] [SM=g27838] [SM=g27838]
Regin
00giovedì 10 novembre 2005 00:23
Re:

Scritto da: Pigkappa 07/11/2005 23.06
Dalla maggior parte di quei frammenti assolutamente ambigui a me sembra più che altro che, secondo la Bibbia, chi ha peccato e andrà comunque in paradiso debba essere punito (anche con dolore e percosse), ma non si parla assolutamente di un luogo in cui ciò accade, anzi sembra più che debba essere un immediato grande dolore.


Fa solo eccezione



non
uscirai di là finché tu non abbia pagato fino all'ultimo spicciolo!



ma non fa testo perchè è una metafora basata sulla prigione che è un luogo.



Cosa vuol dire non fa testo?
Gesù insegnava con parabole e similitudini. Hai mai letto il Vangelo? E' parola viva, va letto e riletto,studiato, meditato.
Non vi è ambiguità nella parola di Dio. Gesù quando parlava si riferiva al Regno dei Cieli.
A cosa pensi si riferisca quando parla di "prigione"? Mi piacerebbe sapere la tua opinione su quel brano che ho postato
.


E insomma, quei pezzetti di testo ambiguissimi non sono una giustificazione che costituisce "un solido fondamento".
Tra l'altro, se il purgatorio c'è, direi che avrebbe una sua discreta importanza; perchè Gesù non ne parlerebbe in modo chiaro?


E perchè, soprattutto, la Chiesa lo "scoprirebbe" tra le righe delle sacre scritture iniziando subito a farci soldi? Sembra che sia venuto fuori solo con quel proposito.





Fin dall'inizio del cristianesimo si parla di purgatorio,ho postato il racconto della martire Perpetua proprio perchè è una forte testimonianza sul purgatorio e primi cristiani.

Perchè accusi la Chiesa di averne parlato solo per farci i
soldi?




P.S. Ah, sì... A scuola si usava proprio la parola "inventare", e mi pare anche sul libro dell'anno scorso, o comunque qualcosa di affine (Le Tracce della Storia, volume C, verso la fine del libro).





Non stento a credere che nel libro che citi ci sia scritto la cavolata sull'invenzione del Purgatorio. Certo che siamo messi bene, la cultura come conoscenza della verità per certe persone è un optional.


Regin
00giovedì 10 novembre 2005 00:39
Re:

Scritto da: kika82 08/11/2005 11.29
La questione dell'esistenza del purgatorio è "sotto analisi".




Non è sotto analisi, è un dogma, se qualche teolungolo pensa di farlo sparire è fuori dalla Chiesa!





Mi permetto di farvi una domanda ( a chi crede nella sua esistenza ovviamente)... secondo voi cos'è il Purgatorio? Ci avete mai pensato?




E' uno STATO di purificazione dell'anima.

Link

http://digilander.libero.it/carromano/aldila.html




Discipula
00giovedì 10 novembre 2005 17:36
Re: Re:

Scritto da: Regin 10/11/2005 0.39
E' uno STATO di purificazione dell'anima.

Link

http://digilander.libero.it/carromano/aldila.html







Uhm… credo che il link non funzioni …

A parte questo, Regin, mi pare che continuare a ripetere che il Purgatorio è uno stato di purificazione a questo punto della discussione non sia più né necessario né sufficiente.


[SM=g27818] [SM=g27818] [SM=g27818]

Non è necessario per kika82 e per me che siamo cattoliche e crediamo nel dogma in quanto tale, per noi è pacifico che il Purgatorio esista e che sia uno stato di purificazione. Semplicemente stavamo cercando di approfondire proprio il concetto stesso della purificazione, ci siamo chieste quale condizione sperimenti l’anima nel Purgatorio, se prevalga la sofferenza o la serenità, kika82 ha fatto un paragone con la confessione che a me è piaciuto molto, poi io ho chiesto come si concilia uno stato di purificazione transitorio con la dimensione atemporale dell’eternità; anzi, se mi rispondi, mi fai una cortesia, non penso ci sia qualcosa di male se anche fra credenti abbiamo degli interrogativi … [SM=g27833]

Viceversa non è sufficiente per i non credenti come Pigkappa perché loro dicono: il termine Purgatorio non è menzionato nelle Sacre Scritture quindi la Chiesa se lo è inventato. A questo punto non basta citare i passi delle Sacre Scritture perché la parola Purgatorio non ce la troveranno e continueranno a dire: abbiamo ragione noi. E non si finirà mai.
E allora?
A me sembra opportuno andare anche oltre e cioè, dopo che abbiamo individuato i passi delle Scritture (di cui ancora ti ringrazio), spiegare che i riferimenti ad uno stato di purificazione ci sono (Cristo parlava spesso secondo metafore, come giustamente hai detto tu) e che anche se non è espressamente menzionato il termine Purgatorio, la Chiesa ha l’autorità di dare un nome a questa condizione e di definirla dogma di Fede in virtù della continuità tra Cristo e la Chiesa stessa, per cui la Rivelazione storica si completa attraverso la Chiesa.
E’ da un po’ che insisto sull’importanza di questo legame Cristo-Rivelazione-Chiesa, tu che ne pensi? [SM=g27833]

Non che con questo Pigkappa diventerà credente
(non si sa mai … [SM=x40791] [SM=x40791]) , ma almeno si renderà conto che c’è coerenza fra Cristo e la Chiesa, che la Chiesa non fa invenzioni arbitrarie e che c’è una logica nella nostra accettazione dei dogmi stabiliti da essa (anche se ovviamente la Fede non può essere dimostrata come un teorema).


Ci sarebbero un sacco di altre cose da dire, ma poi magari ti annoi … [SM=g27828] [SM=g27828] [SM=g27828]
Discipula
00giovedì 10 novembre 2005 17:38

Perché ho scritto tutto nero? [SM=g27825] [SM=g27825]

Lo dicevo che con il computer ci acchiappo poco ... [SM=g27828]

kika82
00giovedì 10 novembre 2005 18:56
Tranqui...quando ho detto che è sotto analisi non dicevo che è in discussione la sua esistenza. Quello che dicevo non è tanto che il purgatorio c'è o non c'è. Ma cos'è?
Io ho un cervello è un cuore. Convivono, dove non arriva uno arriva l'altro (arrivo più facilmente con il secondo [SM=g27828] ). Guai a chi esclude uno dei due. Quindi finchè posso ci penso quando non ci arrivo evvai con la fiducia (fede).

Tornando al discorso sull'anima...come ha detto regin è uno stato quindi non si può parlare di tempo. Quindi penso che siccome adesso viviamo immersi nel tempo sia praticamente impossibile concepire o dare una risposta. E' impossibile per causa della nostra natura umana.



MESSAGGIO PUBBLICITARIO [SM=g27828]
Dunque Regin sei orgogliosa di essere cattolica e papista...allora vieni con noi [SM=g27828] vieni nei PAPABOYS [SM=g27828]
Lo chiesto a varie utenti ora anche a te. Pensaci [SM=g27828] e se hai bisogno di info www.papaboys.it oppure la sottoscritta.
rosa22253
00giovedì 10 novembre 2005 23:37
Io penso che il purgatorio sia il pentimento. C'è qualcosa che possa bruciare di più di un profondo pentimento quando ci si rende conto di avere sbagliato? A volte credo che sia questo il giudizio di Dio: trovarsi di fronte a Lui nella bellezza del suo amore e vedere se stessi, macchiati di colpe contro questo amore, scoprire quanto poco si è degni di ricevere il perdono. Più grande è la colpa, più profondo deve essere questo pentimento quando, davanti al Suo cospetto, non si può non riconoscere le proprie responsabilità e colpe ma le si guardano dritto in faccia - non perché è Lui a puntualizzarli, ma perché nella Sua luce diventano chiare e non più scusabili davanti a noi: saremo i nostri stessi giudici. A volte le colpe saranno pure così gravi da non riuscire a perdonare se stesso. Questo, credo, sia l'inferno.
Regin
00giovedì 10 novembre 2005 23:50
Re: Re: Re:
Scritto da: Discipula 10/11/2005 17.36

Uhm… credo che il link non funzioni …



Ho visto che non funziona, mi spiace non so perchè...




ci siamo chieste quale condizione sperimenti l’anima nel Purgatorio, se prevalga la sofferenza o la serenità, kika82 ha fatto un paragone con la confessione che a me è piaciuto molto, poi io ho chiesto come si concilia uno stato di purificazione transitorio con la dimensione atemporale dell’eternità;





Se si legge quello che dicono alcuni santi , esso può variare da poche ore a secoli (del nostro tempo).
San Padre Pio, un giorno si trova in chiesa, era sera inoltrata, e un'anima gli chiese aiuto. Il santo gli rispose che avrebbe detto la prima messa, quella delle 5 per lui.L'anima emise un urlo e rispose. "Tu non sai cosa vuol dire
un sola ora qui dove sono io" (vado a memoria per cui se manco di
precisione scusate, non ho sotto mano i libri.)
Lucia a Fatima nel primo incontro con la Madonna, Le chiese se si fossero salvate due ragazze morte in giovane età (16 e 20 circa). La Madonna rispose che una era in paradiso e l'altra sarebbe rimasta in Purgatorio fino alla fine del mondo.
Uno dei veggenti di Medjugorie disse che un'ora dopo la morte di Giovanni Paolo II, ebbe la visione di lui con la Madonna.
Quanto alla sofferenza, per ciò che ho letto, essa e presente non solo come assenza della visione di Dio, ma anche come fuoco (sempre che viene da Dio amore) che consuma il peccato quindi il ricordo dell'attaccamento alle cose materiale etc.
Secondo S.Caterina da Genova, l'anima non ricorda se stessa o la vita che aveva, non ha più che la volontà di Dio. Lo conferma S.Faustina Kowalska,l'anima soffre la mancanza, il desiderio, la nostalgia di Dio.




A me sembra opportuno andare anche oltre e cioè, dopo che abbiamo individuato i passi delle Scritture (di cui ancora ti ringrazio), spiegare che i riferimenti ad uno stato di purificazione ci sono (Cristo parlava spesso secondo metafore, come giustamente hai detto tu) e che anche se non è espressamente menzionato il termine Purgatorio, la Chiesa ha l’autorità di dare un nome a questa condizione e di definirla dogma di Fede in virtù della continuità tra Cristo e la Chiesa stessa, per cui la Rivelazione storica si completa attraverso la Chiesa.
E’ da un po’ che insisto sull’importanza di questo legame Cristo-Rivelazione-Chiesa, tu che ne pensi? [SM=g27833]



Scusami, non riesco a seguirti, se mi chiarisci questo punto [SM=g27819]





Non che con questo Pigkappa diventerà credente
(non si sa mai … [SM=x40791] [SM=x40791]) , ma almeno si renderà conto che c’è coerenza fra Cristo e la Chiesa, che la Chiesa non fa invenzioni arbitrarie e che c’è una logica nella nostra accettazione dei dogmi stabiliti da essa (anche se ovviamente la Fede non può essere dimostrata come un teorema).



Beh.. se Pigkappa non coopera con Dio....



Ci sarebbero un sacco di altre cose da dire, ma poi magari ti annoi … [SM=g27828] [SM=g27828] [SM=g27828]



[SM=x40791] le cose che riguardano Dio veramente non mi annoiano [SM=x40791]

Regin
00giovedì 10 novembre 2005 23:58
Re:

Scritto da: rosa22253 10/11/2005 23.37
Io penso che il purgatorio sia il pentimento. C'è qualcosa che possa bruciare di più di un profondo pentimento quando ci si rende conto di avere sbagliato? A volte credo che sia questo il giudizio di Dio: trovarsi di fronte a Lui nella bellezza del suo amore e vedere se stessi, macchiati di colpe contro questo amore, scoprire quanto poco si è degni di ricevere il perdono. Più grande è la colpa, più profondo deve essere questo pentimento quando, davanti al Suo cospetto, non si può non riconoscere le proprie responsabilità e colpe ma le si guardano dritto in faccia - non perché è Lui a puntualizzarli, ma perché nella Sua luce diventano chiare e non più scusabili davanti a noi: saremo i nostri stessi giudici. A volte le colpe saranno pure così gravi da non riuscire a perdonare se stesso. Questo, credo, sia l'inferno.




Non credo sai che sia così,da come dici sembra quasi che arrivati di fronte a Lui ci guardiamo e ci puniamo.

La sentenza (se vogliamo chiamarla così) sarà Dio stesso ad emetterla.

Discipula
00venerdì 11 novembre 2005 09:17
Il giudizio ...

Rosa, concordo con Regin, anch'io non credo che saremo i nostri stessi giudici, ma mi è piaciuta molto quell'immagine della luce di Dio che mette a nudo tutte le nostre colpe, le nostre ambiguità. Qui nel mondo viviamo di chiaroscuri, di mezze misure, invece quando saremo al cospetto di Cristo per ricevere il nostro giudizio (a proposito, ho un po' di confusione nel fare la differenza tra giudizio particolare tributato all’anima subito dopo la morte e giudizio universale al momento della resurrezione della carne ... Regin, mi puoi venire in soccorso?), la Sua santità perfetta ci renderà impossibile nascondere anche la più piccola macchia e avremo la misura della nostra miseria ...

Ma non disperiamo, dai, ... confidiamo nella Sua infinita misericordia!!! [SM=x40790]

Cmq bellissima immagine Rosa, complimenti!!!

[SM=x40801] [SM=x40801] [SM=x40801]

Tra l'altro volevo riportare un brano tratto da “Rapporto sulla Fede” dove Ratzi fa proprio un discorso analogo al tuo, Rosa, solo che lì si parlava del diavolo, non del Purgatorio.
Ecco qui: “Quanto più si capisce la Santità di Dio, tanto più si capisce l’opposizione a ciò che è santo: e cioè le ingannevoli maschere le Demonio. Esempio massimo di questo è Gesù Cristo stesso: accanto a Lui, il Santo per eccellenza, Satana non poteva nascondersi e la sua realtà era costretta continuamente a rivelarsi (…) Il Diavolo può rifugiarsi nel suo elemento preferito, l’anonimato, quando non risplende, a svelarlo, la luce di chi è unito a Cristo”.

Sempre grandissimo Papa Ratzi, senza di lui sarei stata un'anima perduta!!!

[SM=g27838] [SM=g27838] [SM=g27838]
Discipula
00venerdì 11 novembre 2005 09:35
Re: Re: Re: Re:

Scritto da: Regin 10/11/2005 23.50



Scusami, non riesco a seguirti, se mi chiarisci questo punto [SM=g27819]







Sì, forse mi sono espressa in modo un po’ caotico. [SM=g27819]

Volevo dire che quando dialoghiamo con dei non credenti non possiamo dare per scontate certe cose. Noi cattolici crediamo che la Chiesa (in quanto fondata da Cristo stesso) sia intermediaria fra Dio e l’uomo e che attraverso di essa si completi nella storia la Rivelazione del Verbo di Dio. Da qui l’autorità della Chiesa ad elaborare dogmi di Fede.
Per noi è pacifico. Ma se si parla con un non credente penso che questo concetto debba essere chiarito prima perché mi sembra che si sia molto perduto, anche tra i credenti, figuriamoci tra quelli che non credono (così come anche fra i cosiddetti credenti si è persa la convinzione che Cristo si veramente risorto, ne abbiamo accennato nella cartella "Siamo veramente cattolici?", se ti va di dare un'occhiata... [SM=g27817] ).

Ma torniamo a noi: oggi è molto più diffusa la convinzione che la Chiesa sia solo una comunità di fedeli, sul modello protestante. Per forza che, poi, a loro (i non credenti) sembra che la Chiesa “inventi” i dogmi in modo arbitrario e si meravigliano che noi cattolici li accettiamo, perché (secondo me) anche da parte di noi cattolici non viene sottolineato abbastanza il legame fra Cristo e la “Sua” (non nostra) Chiesa.
Tu mi dirai: ma tanto a i non credenti non importa se la Chiesa sia intermediaria fra Dio e l’uomo o solo comunità di fedeli, tanto non credono e basta. Cosa cambia? Bè, non penso certo di convertire tutti (che sotto sotto sia una missionaria in pectore? [SM=x40791] ), ma credo che potrebbe cambiare il fatto che anche i non credenti capirebbero che noi cattolici non aderiamo ai dogmi della Fede elaborati dalla Chiesa così, alla cieca, perché abbiamo il paraocchi, ma che c’è una precisa ragione e questa ragione è la continuità fra Cristo e la Chiesa. Potranno non condividere i contenuti di quello in cui crediamo, ma almeno capiranno perché crediamo. Per questo mi piacerebbe se anche tu, che mi sembri molto preparata, dicessi qualche parola su questo argomento. Spero di essere stata più chiara stavolta.





Beh.. se Pigkappa non coopera con Dio....




Eheh, diamo tempo al tempo, non essere drastica … [SM=x40791]





le cose che riguardano Dio veramente non mi annoiano






Lo stesso però valeva per noi, altrimenti non ci trovavi in questo thread a farci domande e a romperci la testa per darci delle risposte … [SM=g27821] [SM=g27822] [SM=g27824]

A presto.



[SM=x40801] [SM=x40801] [SM=x40801]






rosa22253
00venerdì 11 novembre 2005 14:01
Con "saremo i nostri stessi giudici" non intendevo dire che saremo noi a decidere i nostri castighi, il tempo di rimanere in purgatorio o simile e di emettere una "sentenza", ma quando saremo davanti a Lui non potremo non amarlo e - riconoscendo nella sua luce noi stessi come siamo, cioè dei peccatori più o meno grandi - desiderare di non averlo mai offeso, di non avere mai peccato. Saremo felici delle nostre virtù perché avranno reso contento Lui e tremendamente pentiti per i peccati commessi. Credo, appunto, il castigo sia quello: quei rimorsi che bruciano nell'anima e che dovranno essere insopportabili quando i peccati erano gravi. Non riesco ad immaginarmi un castigo peggiore.
Tuttavia questa è solamente una mia idea, l'immagine che mi accompagna. Cosa sarà poi solo Dio lo sa.
Regin
00venerdì 11 novembre 2005 19:12
Re:
Scritto da: kika82 10/11/2005 18.56

Tranqui...quando ho detto che è sotto analisi non dicevo che è in discussione la sua esistenza. Quello che dicevo non è tanto che il purgatorio c'è o non c'è.



Scusa, per la fretta ha volte leggo male [SM=g27819]






MESSAGGIO PUBBLICITARIO [SM=g27828]
Dunque Regin sei orgogliosa di essere cattolica e papista...allora vieni con noi [SM=g27828] vieni nei PAPABOYS [SM=g27828]
Lo chiesto a varie utenti ora anche a te. Pensaci [SM=g27828] e se hai bisogno di info www.papaboys.it oppure la sottoscritta.




MESSAGGIO CHIARIFICATORE [SM=g27828]
Non è che poi mi costringete a portare uno zaino di 20 chili, fare chilometri a piedi sotto qualunque tempo, dormire all'adiaccio....e chiamandomi "zietta" vi fate pure pagare da me capuccino e briosche eh?



Regin
00venerdì 11 novembre 2005 21:29
Re: Il giudizio particolare e giudizio finale o universale
Il giudizio particolare avviene immediatamente dopo la morte.

Il giudizio finale o universale avverrà alla fine del mondo, dopo la resurrezione dei morti, alla venuta di Gesù.
Il giudizio sarà di fronte a tutti, si conoscerano le opere e i sacrifici dei buoni di cui solo Dio è a conoscenza, il corpo risorto incorruttibile e trasfiguarato, parteciperà in toto alla grandezza, amore e gloria di Dio.
Per i giusti sarà una maggiore glorificazione per i dannati sarà una pena maggiore.
L'immaginazione non può che pallidamente dare una idea di quello che sarà il giudizio finale.

Tutta l'umanità da Adamo fino all'ultimo uomo, davanti a Dio.

uhmmmm che magnifico, vale la pena sopportare qualche ribolazione per vivere uniti ad un Dio così meraviglioso, immenso, infinito, misericordioso, buono, dolce...non mi vengono più altri aggettivi.. beh mi avete capito CHI COME LUI?


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