Sinfonia in nero

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Rollei_Pino
00mercoledì 14 dicembre 2011 08:01
Fatta con un fantastico Carl Zeiss Jena 35/2.8 Flektogon (per gentile cessione di Nicola).
nicola a.
00mercoledì 14 dicembre 2011 08:32
[SM=g7372]
nicola a.
00mercoledì 14 dicembre 2011 08:33
il flektogon è magico.
GUERRRINI2
00mercoledì 14 dicembre 2011 08:47
mi sembra ottima!
In particolare perché,almeno sul monitor,le zone molto scure hanno comunque dettaglio pur tenendo dentro anche le luci forti.
Rollei_Pino
00mercoledì 14 dicembre 2011 09:26
Grazie Nicola e Riccardo!
Questo obiettivo è veramente magia pura. A scanso di equivoci voglio precisare che è fatta con una digitale su cui sto montando vecchie ottiche.
iw5aom
00mercoledì 14 dicembre 2011 10:11
Capra e cavoli
Hai trovato il sistema, Pino, di mettere daccordo il digitale e i vetri più prestigiosi del passato, un ottimo connubio ammirando tali magnifici risultati. Sicuramente, questa immagine é tra quelle che avrebbero voluto realizzare la maggior parte degli amatori in visita alla tua città...me compreso!
Giorgio
[SM=g7372] [SM=g7372] [SM=g7372] [SM=g7348]
P.S.: Ho preso il Fison sulla baia ad un prezzo ragionevole
rolleimax
00mercoledì 14 dicembre 2011 11:07
ottima scala tonale sui grigi scuri - neri, bravo Pino!
ldani
00mercoledì 14 dicembre 2011 12:20
Molto perplesso sulla resa delle luci/ombre.

Ma visti i giudizi degli altri penso sia un problema mio.
Aconcagua
00mercoledì 14 dicembre 2011 14:22
Mi associo al giudizio di Idani.
Anche per me manca l'infinita gamma dei grigi; la vedo molto cupa.
Credo che ciò possa dipendere:
1) Quel'ottica non è proprio nata da una progettazione recentissima ...
2) Non è stata progettata per lavorare in simbiosi con un sensore digitale ma con una pellicola.
3) Lo schermo del mio vecchio VAIO non è proprio il massimo per controllare la resa tonale.

Infine, ad onore di Pino, le gondole così scure sono ideali come carri funebri ...
[SM=g7483] [SM=g7483] [SM=g7483]
Rollei_Pino
00mercoledì 14 dicembre 2011 14:53
Grazie Giorgio (meno male che hai trovato il paraluce)e grezie Max.
Idani, ci sono foto che uniscono in sè soggetto, taglio, luce, ecc. e che sono nell'ambito creativo, altre che possono avere questi elementi uniti ad una ottima tecnica nel trattamento dello sviluppo del negativo e nella scansione o stampa dello stesso.
In questa manca l'aspetto tecnico che riguarda i supporti ma rimane tutto il resto come la resa dell'ottica, la scelta del diaframma, la inquadratura, la postproduzione ecc.
Alla fine conta il risultato e ti assicuro che questo è un gran bel bianco e nero. Il lampo di luce che vedi in alto a sinistra era così, un riflesso sull'acqua, per il resto è tutto in regola.
Con questo siamo lontani dalla diatriba pellicola-digitale e posto una foto fatta tempo fa in cui la pellicola mi dà una resa sui neri del tutto analoga.
Rollei_Pino
00mercoledì 14 dicembre 2011 14:58
Mi permetto di dissentire Roberto, il bianco e nero traduce in gamma di grigi i colori, qui colori non ce ne sono più di tanto, l'acqua non aveva palazzi riflessi, le gondole sono nere , il selciato è grigio uniforme e la scalinata in legno. Però le variazioni tonali ci sono e le vedi sul telo arrotolato a prua della gondola oltre che sulle variazioni sul selciato. Il fatto che vedi scuri i sedili è semplicemente perchè è un controluce, ma mi sembra evidente.
Aconcagua
00mercoledì 14 dicembre 2011 15:10
Re:
D'accordo con te Pino!
Semplicemente devo ammettere che le foto in chiave bassa non sono fra quelle che a me piacciono di più.
A MIO gusto, le foto in B&W più belle sono quelle in cui mi riesce di vedere una gamma infinita di toni fra il bianco ed il nero in cui i bianchi siano BIANCHI ed i neri siano NERI.
Ma, ripeto, è un mio gusto personale; non gli do certo valore universale.
Questa foto, a parer mio, avrebbe mantenuto il suo valore anche scattata a colori, quasi fosse una foto monocromatica.


Rollei_Pino, 14/12/2011 14.58:

Mi permetto di dissentire Roberto, il bianco e nero traduce in gamma di grigi i colori, qui colori non ce ne sono più di tanto, l'acqua non aveva palazzi riflessi, le gondole sono nere , il selciato è grigio uniforme e la scalinata in legno. Però le variazioni tonali ci sono e le vedi sul telo arrotolato a prua della gondola oltre che sulle variazioni sul selciato. Il fatto che vedi scuri i sedili è semplicemente perchè è un controluce, ma mi sembra evidente.


Aconcagua
00mercoledì 14 dicembre 2011 15:13
Re:
Già!
Ma con una gamma di grigi ben differente.
Se poi è colpa del digestivo abbondantemente ingurgitato ...... avrò un motivo in più per smettere di bere.
[SM=g7487]


Rollei_Pino, 14/12/2011 14.53:

Con questo siamo lontani dalla diatriba pellicola-digitale e posto una foto fatta tempo fa in cui la pellicola mi dà una resa sui neri del tutto analoga.




Rollei_Pino
00mercoledì 14 dicembre 2011 15:22
Si Roberto, ma in quest'ultima il sole era ad ore 15 circa, non c'era l'effetto del controluce. Ho parlato di neri, in entrambe li trovo superbi, qui non si tratta di difendere digitale o pellicola, per me una bella foto è bella comunque e lo sono entrambe, a prescindere da con che cosa sono state fatte ed entrambe hanno una resa dell'ottica molto bella.
Aconcagua
00mercoledì 14 dicembre 2011 17:33
Re:
Lungi da me l'ormai vecchia polemica fra pellicola e digitale (per me sterile).
Io adopero entrambi i sistemi e continuo a sostenere che UNA BELLA FOTOGRAFIA è tale indipendentemente dal fatto che sia stata realizzata con pellicola o digitale. Contano l'idea, l'inquadratura, l'ambientazione, la fantasia, la creatività.
Se ci sono questi elementi anche un'USA & GETTA può generare un'ottima immagine, qualità ottica a parte.
Naturalmente se a quanto sopra unisco un'attrezzatura ottica e tecnica superba il risultato sarà eccellente.
A seconda di ciò che voglio portare a casa io uso l'uno o l'altro sistema, riconoscendo a ciascuno pro e contro.
Infine, filosofia a parte, è mia convinzione che il futuro sarà solamente del digitale. Lo vedi un astronauta che carica-usa-scarica un rullino e poi ......
PER ORA mi diverto con entrambi.

Post Scriptum:
La seconda foto mi piace un sacco, proprio per la resa tonale a mio parere molto bella.
Mi domando; ci hai lavorato molto con il software (che apprezzo se paragonato a tempi di esposizione, apertura diaframma e valore di filtratura in camera oscura) oppure è così come uscito dalla tank (scusa, intendevo dalla scheda).


Rollei_Pino, 14/12/2011 15.22:

... qui non si tratta di difendere digitale o pellicola, per me una bella foto è bella comunque e lo sono entrambe, a prescindere da con che cosa sono state fatte ed entrambe hanno una resa dell'ottica molto bella.



nicola a.
00mercoledì 14 dicembre 2011 17:38
Quando ho usato questo flektogon con la CANON 40 D con il bianco e nero ho ottenuto risultati di tutto rispetto.

Ma con il colore ha una marcia in più!

I colori sono saturi al punto giusto!

Mi ricordano la resa cromatica della fujicolor superia 400 e quindi rendono questo piccolo grandangolo un gioiellino da paesaggio.

La sua resa con il colore penso sia direttamente legata allo strato antiri flesso particolarmente scuro, questo tipo di rivestimento è presente anche in altri lenti di diversa marca che copiano lo stesso schema costruttivo come i pentacon ( 50 mm f1.8mc eletric, 135 mm f 2.8 entrambi nella versione costruita con il barilotto nero in alluminio) ....piccolo appunto i pentacon costano veramente una fesseria sulla baia ma la resa di queste lenti è davvero di tutto rispetto.
Aconcagua
00mercoledì 14 dicembre 2011 17:43
Re:
Scrivendo del Pentacon 50mm/1,8 ti riferisci al PANCOLAR vero?
Se non ricordo male è esattamente lo schema Planar prodotto oltre la cortina di ferro.
La sua resa è proverbiale ed io ne ho tanto cercato uno con la montatura a vite da montare sulla mia vecchia e tenera Zenit B.
Ma quelli belli costavano un occhio!!!

P.S.
Da qui in poi possiamo continuare la discussione su ROLLEI & DINTORNI?
Apro subito con un post perchè ho una domanda da fare a te, Pino e altri vecchi lupi.


nicola a., 14/12/2011 17.38:

...
La sua resa con il colore penso sia direttamente legata allo strato antiri flesso particolarmente scuro, questo tipo di rivestimento è presente anche in altri lenti di diversa marca che copiano lo stesso schema costruttivo come i pentacon ( 50 mm f1.8mc eletric, 135 mm f 2.8 entrambi nella versione costruita con il barilotto nero in alluminio) ....piccolo appunto i pentacon costano veramente una fesseria sulla baia ma la resa di queste lenti è davvero di tutto rispetto.



nicola a.
00mercoledì 14 dicembre 2011 17:44
Pino

L'inquadratura della prima è molto bella ( ed è quella che
preferisco).

La gamma dei grigi nella seconda è da manuale, Bravo!

Ormai sono quasi convinto le gondole quando ti vedono si mettono in posa!

Saluti
Nico

Aconcagua
00mercoledì 14 dicembre 2011 17:50
Re:
Oppure urlano:
ANCORAAA ?!?!
[SM=g7483] [SM=g7483] [SM=g7483]

nicola a., 14/12/2011 17.44:


Ormai sono quasi convinto le gondole quando ti vedono si mettono in posa!



nicola a.
00mercoledì 14 dicembre 2011 18:09
Re: Re:
Aconcagua, 14/12/2011 17.43:

Scrivendo del Pentacon 50mm/1,8 ti riferisci al PANCOLAR vero?
Se non ricordo male è esattamente lo schema Planar prodotto oltre la cortina di ferro.
La sua resa è proverbiale ed io ne ho tanto cercato uno con la montatura a vite da montare sulla mia vecchia e tenera Zenit B.
Ma quelli belli costavano un occhio!!!

P.S.
Da qui in poi possiamo continuare la discussione su ROLLEI & DINTORNI?
Apro subito con un post perchè ho una domanda da fare a te, Pino e altri vecchi lupi.







no parlo del 50mm f1.8 mc eletric.
la pentacon ha copiato vari schemi ottici della zeiss.


Rollei_Pino
00mercoledì 14 dicembre 2011 18:44
Roberto, rispondo alla domanda sulla postproduzione, se ti riferisci alla prima, perchè la seconda è fatta con la Rolleiflex 3.5F e pellicola Fomapan 100. No ho solo tirato via una striscia di galleggianti che madre natura non aveva messo sull'acqua.
Ho corretto un po' il taglio e convertita in B&W. A volte comunque intervengo un po' anche sul digitale.
Se avete la curiosità vi posto anche la versione a colori che mi piaceva pure.


Condivido in pieno quello che dici riguardo la fotografia in generale. Penso che una bella foto è una bella foto comunque con qualsiasi mezzo sia stata fatta.
Rollei_Pino
00mercoledì 14 dicembre 2011 18:49
Rollei_Pino
00mercoledì 14 dicembre 2011 19:09
Nicola, con le gondole mi sto solo allenando, vadrai quando passerò alle turiste!
(temo solo che l'allenamento durererà un bel po').
[SM=g7350]
Aconcagua
00mercoledì 14 dicembre 2011 19:34
Re:
La resa della gondola in primo piano e dell'acqua intorno è spettacolare!
Una volta tagliata la parte superiore con il barchino ed i galleggianti, la foto è veramente ... VENEZIANA!
Ora non dirmi che sono incontentabile.
Della resa di cui parlo sopra, quanto è il merito dell'ottica e quanto quello del sensore?

INFINE.
Rendere il nero in fotografia è quanto di più difficile.
Il mio cane è uno Schnauzer il cui pelo nero ed un po' lucido non mi riesce mai di far risultare "REALE".
Nelle foto esce quasi sempre un cane "CROMATO"!
Potrò dire di saper fotografare solo quando renderò Teo tale e quale alla realtà.


Rollei_Pino, 14/12/2011 18.44:


Se avete la curiosità vi posto anche la versione a colori che mi piaceva pure.


Rollei_Pino
00mercoledì 14 dicembre 2011 20:49
Nella resa è merito dell'ottica, ad f 2.8-4 questa prima versione del Flektogon 35 non è granchè, ma in seguito è notevole. Se metti una ciofeca su questo sensore, sempre ciofeca rimane; diciamo che più che il sensore ad aumentare la resa è il crop a 2/3 del cerchio di copertura che prende il meglio. La qualità del sensore direi che non aggiuge nulla, caso mai non degrada nella conversione anlogico-digitale l'immagine perchè quelle che erano prerogative di qualità nei vecchi sensori CCD ormai sono state eguagliate e superate in questi. Anche se non sono un esperto di digitale, so che i 14 Mp su un sensore di 24x16 sono una densità bassa rispetto a quelli che ci sono su un 7x5mm anche se CCD, inoltre ormai il rumore è praticamente assente ai 200 ISO della minima sensibilità da cui si parte.
Comunque quello che mi piace di questo obiettivo e degli obiettivi in genere è la resa plastica, non secca che dà come risultato questo che ho postato.
Aggiungo che ovviamente con ottiche non dedicate, si lavora in modalità semi-automatica con priorità dei diaframmi o completamente manuale e messa a fuoco manuale.
ldani
00giovedì 15 dicembre 2011 14:42
Ri-scusate rispondo solo per il rispetto che nutro verso la Rollei...

Partiamo dalla seconda foto: ha delle possibilità per diventare un buon BN, quello postato mi pare un provino, una fase di studio intermedio su cui lavorare di fino per tirar fuori i neri e i bianchi. Nel mio procedere in CO identificherei quella postata come la prima stampa fatta dopo i provini a scalare che mi servono per scegliere il contrasto e il tempo di esposizione. Giunti a quel punto inizia il vero processo di affinamento che può portare a dover ricominciare da capo con altra carta/altro rivelatore ecc. se non dovesse uscire il "pezzo".

Per la prima diciamo che: se mi uscisse una stampa così dopo 3-4 ore di lavoro in CO butterei stampa e negativo.

Perdonami Pino ma non è per niente un gran bel bianco e nero. Quello è un BN digitale con tutti i limiti del digitale (non per rientrare nella solita diatriba ma per tenere comunque ben presenti i riferimenti oggettivi).

Se anche in questo forum non si ha ben presente cos'è un vero buon BN e non si sanno vedere le differenze e la distanza che ancora il digitale deve percorrere per avvicinarvisi conviene lasciare le nostre Rollei sulla mensola a far bella mostra di se come oggetti di inutile antiquariato.

Conviene, mi dissero e sono d'accordo, andare a vedere mostre vintage dei maestri del BN (Weston, Sella, ecc.) o dei nuovi grandi maestri della resa su carta (Becher, Sugimoto, ecc.). Dalla visione stabilire il riferimento alla buona stampa e con le nostre tendere a quello.
Rollei_Pino
00giovedì 15 dicembre 2011 14:52
Ti suggerirei a scopo per me didattico di farmi vedere qualche tua foto da cui possa capire cosa è un buon bianco e nero ovviamente sia da negativo (così faccio un confronto con la mia n.2) che da digitale (ma con il digitale è facile).
Ciao
Aconcagua
00giovedì 15 dicembre 2011 15:30
Re:
Da ciò che scrivi deduco che tu sia un ottimo creatore di stampe Bianco-Nero; cosa di cui mi complimento con un filo di invidia essendo io ben lontano da tali risultati.
Mi farà sinceramente piacere osservarle de visu.
Quanto a commentare le foto via internet, con tutte le falsità che introducono gli scanner ed i monitor, direi che ogni commento va fatto in punta di piedi.
Almeno in questo settore, mi riferisco alle immagini trasmesse ed osservate via computer, posso parlare da addetto ai lavori.
Pur essendo noi in azienda dotati di monitor, stampanti e plotter certificati per ottenere dei digital cromalin, siamo sempre sul filo del rasoio per la possibilità che la clientela ci contesti il lavoro in quanto le proprie attrezzature non sono ben calibrate o certificate.
Quanto al tuo dubbio sul fatto che "...anche in questo forum non si ha ben presente cos'è un vero buon BN ..." posso assicurarti che ci sono almeno 5 o 6 persone che hanno molti, molti anni di camera oscura sulle spalle.

QUINDI.
Le immagini viste via computer le discuto a livello soggettivo: MI PIACCIONO o NON MI PIACCIONO, ma la soggettività lascia il tempo che trova; per permettermi il lusso di una vera e costruttiva critica credo che si debba sempre vederle dal vivo; o come si dice in altre circostanze: CARTA CANTA ... con quel che segue!


ldani, 15/12/2011 14.42:

......
Se anche in questo forum non si ha ben presente cos'è un vero buon BN e non si sanno vedere le differenze e la distanza che ancora il digitale deve percorrere per avvicinarvisi conviene lasciare le nostre Rollei sulla mensola a far bella mostra di se come oggetti di inutile antiquariato.

Conviene, mi dissero e sono d'accordo, andare a vedere mostre vintage dei maestri del BN (Weston, Sella, ecc.) o dei nuovi grandi maestri della resa su carta (Becher, Sugimoto, ecc.). Dalla visione stabilire il riferimento alla buona stampa e con le nostre tendere a quello.



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