comunicati del 25.1.06

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psitta
00martedì 24 gennaio 2006 16:51
comunicati del 24.1.06
La ricerca scientifica contro l'influenza aviaria. Presto un test e un vaccino per contrastare l'H5N1


Dall'azienda per le applicazioni microelettroniche StMicroelectronics, insieme alla società di diagnostica medica Veredus laboratories, è stato messo a punto un test, su alcuni segmenti di DNA, per stabilire, in appena un'ora, se il paziente è affetto dall'influenza avaria.

Il metodo tecnologico-diagnostico è già stato validato e le aziende costruttrici prevedono che potrà essere in commercio, a disposizione degli operatori sanitari, già nell'autunno di quest'anno. Grazie ad un solo test (che i produttori spiegano sarà a basso costo), a non a test multipli, sarà possibile stabilire se un paziente è stato contagiato dal virus dell'influenza aviaria o da quello di un sottotipo.
A permettere la diagnosi, un piccolo chip in silicio, chiamato lab-on-chip, montato su un supporto dalle dimensioni di una piastrina da laboratorio. Si tratta di uno strumento usa e getta su cui vengono posizionati i campioni da analizzare contenenti alcuni segmenti di DNA. I risultati poi, vengono rilevati da un lettore portatile ed elaborati attraverso un software.
L'idea del progetto, hanno spiegato le aziende, è nata dopo che l'Organizzazione Mondiale della Sanità ha avvertito della necessità di una rapida diagnosi come uno dei strumenti fondamentali per combattere l'influenza aviaria.
Per questo ''ci siamo dati l'obiettivo - ha affermato Rosemary Tan della società Veredus - di rendere disponibili al personale medico tutte le risorse necessarie per identificare rapidamente i ceppi di influenza aviaria o di altre forme influenzali serie distinguendoli con precisione da sottotipi meno pericolosi''.
Per quanto riguarda la ricerca per un vaccino contro il virus H5N1, il Comitato etico dell'Azienda ospedaliera San Martino di Genova ha dato nei giorni scorsi il via libera alla sperimentazione del vaccino per l'influenza aviaria. Lo studio clinico, che dovrebbe partire nel mese di marzo, è coordinato dal Dipartimento di Scienze della Salute dell'Università di Genova e vede coinvolti altri due centri italiani, quello di Chieti e quello di Siena, nella prima sperimentazione del vaccino sull'uomo avviata in Italia.
Alla sperimentazione, della durata di tre mesi, prenderanno parte 520 volontari (170 a Genova) divisi in due gruppi di età: dai 18 ai 61 anni e dai 61 ai 65 anni.

I requisiti per partecipare allo studio sono il buono stato di salute e la disponibilità a firmare il consenso informato.
''L'ospedale San Martino ed il Dipartimento di Scienze della salute dell'Università di Genova - ha spiegato il presidente del Comitato etico, Luigi Francesco Meloni -, nelle persone dei professori Pietro Crovari e Roberto Gasparini, è centro coordinatore, che unitamente ad altri centri ha assunto il compito di procedere ad una sperimentazione clinica del vaccino nei confronti del ceppo H5N1 in riferimento all'ipotesi di pandemia influenzale aviaria. L'inizio di ogni sperimentazione clinica è condizionato al parere favorevole del Comitato etico istituito presso la struttura nella quale essa si svolge''. ''Il compito del Comitato etico - ha aggiunto - è la tutela dei diritti, della sicurezza e del benessere dei soggetti coinvolti. La nostra valutazione è pertanto esclusivamente di carattere etico, ed è ciò che abbiamo fatto oggi approvando il protocollo dopo aver valutato il percorso che la sperimentazione dovrà avere, le ragioni che la sostengono e gli obiettivi che si propone di conseguire''.
Il professor Pietro Crovari, direttore del Centro interuniversitario di ricerca sull'influenza del Dipartimento di Scienze della salute di Genova, ha spiegato che ''la ricerca rientra in una serie di iniziative coordinate, messe a punto dal Ministero della Salute attraverso l'apposito Centro di controllo delle malattie (CCM), per far fronte ad una eventuale pandemia''. La sperimentazione avverrà in due fasi, con somministrazione ai volontari della seconda dose di vaccino (prodotto dalla multinazionale europea Chiron, con centro di ricerca a Siena) dopo un mese dall'inizio dello studio. ''Spetterà poi all'organismo tecnico europeo - ha spiegato il Direttore scientifico dell'Azienda ospedaliera San Martino, Paolo Elio Capra - trarre le conclusioni ed eventualmente autorizzare l'immissione del vaccino nel meccanismo di produzione''. Lo stesso Capra ha poi voluto sottolineare che ''questa è solo una tappa per fare fronte ad una eventuale pandemia di influenza aviaria per la quale, comunque, fino ad ora nel mondo non è stata ancora provata la trasmissione da uomo a uomo''.


ansa

[Modificato da psitta 24/01/2006 16.55]

psitta
00martedì 24 gennaio 2006 16:55
comunicato 2 del 24.1.06
Aeroporti, arriva il depliant anti-aviaria
Curiosità, reazioni positive e qualche polemica da parte dei passeggeri in arrivo o in partenza dallo scalo romano verso i Paesi maggiormente colpiti dall'influenza dei polli. Molti di loro si sono visti consegnare una brochure con cinque consigli per evitare il contagio. Qualcuno ribatte: "Un'esagerazione"

Roma, 24 gennaio 2006 - E' vista positivamente dai passeggeri in partenza e in arrivo dalla Turchia, per lo piu' italiani che si spostano per motivi di lavoro, la distribuzione cominciata oggi nell'aeroporto di Fiumicino di depliant informativi con i consigli per chi si reca in aree affette da influenza aviaria.
Due paginette a cura del Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie, con testo anche in inglese, in cui sono indicate cinque raccomandazioni di base: evitare di visitare mercati o fattorie in cui si possa venire a contatto con volatili infetti; consumare cibi a base di pollame o di uova solo previa accurata cottura; lavarsi spesso le mani con acqua e sapone o con detergenti a base di alcool. Ancora: evitare di portare le mani non accuratamente pulite a contatto con occhi, naso e bocca, evitare di introdurre in Italia qualsiasi tipo di volatile vivo o prodotti derivati dal pollame.
Inizialmente sorpresi nel trovarsi davanti due medici dell'Ufficio della Sanita' Aerea con i pieghevoli del Ministero della Salute, la maggior parte degli intervistati si e' comunque detta d'accordo con questa decisione. ''Le raccomandazioni sono sempre ben accette, anche se - ha detto Gianfranco Altamore di Roma - basta un minimo di buone regole igieniche per ridurre al minimo il rischio di contrarre malattie infettive. Per quanto mi riguarda, poi, ho scelto come sistemazione alberghiera un hotel a 4 stelle che dovrebbe garantire maggior sicurezza sanitaria''. '
'Non e' la prima volta che vado ad Istanbul per motivi di lavoro - ha commentato Omar Faiazza, di Pescara - La notizia di casi di influenza aviaria in Turchia non mi provoca particolari preoccupazioni, perche' non vado a visitare pollami, ma industrie meccaniche. I consigli comunque vanno sempre bene. Io, comunque, non sono davvero il tipo che mangia cibi crudi. Il pollo? Beh, quello anche in Italia l'ho sempre mangiato allo spiedo: che rischi possono esserci se lo mangio cosi' anche in Turchia?''.
''Se dovessi andare in Turchia per turismo, sceglierei senz'altro un villaggio turistico che offre maggiori garanzie - ha detto Marco Roversi, di Bologna - Il pericolo puo' esserci se si va allo sbaraglio fidandosi di posti di bassa categoria. Comunque, per quanto mi riguarda, il viaggio che faccio in Turchia non e' un viaggio di piacere, ma per lavoro e non sono preoccupato perche' so' come comportarmi''.

Tra i passeggeri in arrivo dalla Turchia, c'e' stato poi pero' qualcuno che ha polemizzato con il Ministero della Salute. ''La distribuzione di questi depliant informativi mi sembra esagerata - ha detto Giovanni Grasso, di Bari - Va bene dare consigli, ma in questo modo si rischia di creare allarmismo. Rientro oggi da Istanbul dopo quattro giorni di vacanza e ho visto un evidente calo di turisti sia nelle strade del centro, sia in altri posti notoriamente di grande richiamo turistico. Segno che la gente e' gia' molto spaventata. Io sono forse uno di quelli che va controcorrente, visto che ad Istanbul, citta' bellissima, sono andato e sono pronto a tornarci nonostante i casi di influenza aviaria registrati in Turchia. Sono tranquillo - ha concluso - perche' non e' stata ancora provata la trasmissione del virus da uomo a uomo. Ma quanti sono quelli che la pensano come me?''.
(ansa)
psitta
00martedì 24 gennaio 2006 16:58
comunicato 3 del 24.1.06
Influenza Aviaria: In Gazzetta Ufficiale Decreto Su Unita' Di Crisi

ADN Kronos - 1 ora, 43 minuti fa


Milano, 24 gen . (Adnkronos Salute) - Pubblicato in Gazzetta Ufficiale di ieri il decreto che istituisce lUnita centrale di crisi per linfluenza aviaria. Obiettivo, fronteggiare leventuale insorgenza nel territorio di focolai ad alta patogenicita.
Considerato che una corretta gestione delle emergenze necessita di tempi rapidi di intervento e di specifiche azioni mirate, recita il decreto del 9 gennaio scorso, si stabilisce lattivazione presso il Dipartimento di sanita pubblica veterinaria, la nutrizione e la sicurezza degli alimenti del ministero della Salute dellUnita centrale di crisi (Ucc). LUnita e incaricata per lintero territorio nazionale, della pianificazione degli interventi e del coordinamento delle misure di controllo ed eradicazione della malattia. Il tutto in attesa delladozione del decreto di complessiva organizzazione del Centro nazionale di lotta ed emergenza contro le malattie animali. Linfluenza aviaria, prosegue il testo, e estremamente contagiosa e diffusiva nel pollame e altri volatili e potrebbe rappresentare una grave minaccia per la salute pubblica e degli animali.
DellUcc fanno parte il direttore generale del Dipartimento alimenti, nutrizione e sanità pubblica veterinaria, responsabile dellUnita centrale di crisi; il direttore dellUfficio sanita animale del Dipartimento per la sanita pubblica veterinaria, la nutrizione e sicurezza degli alimenti e il direttore della direzione generale della prevenzione sanitaria o un suo delegato. Compongono inoltre lUnita centrale di crisi, fra gli altri, il comandante del Nas o suo delegato; un dirigente del ministero degli Interni; un rappresentante dellAnci; il direttore dellIstituto zooprofilattico delle Venezie (Centro nazionale di referenza per linfluenza aviaria); il direttore dellIstituto zooprofilattico dellAbruzzo e del Molise, due dirigenti dei servizi veterinari regionali o responsabili di unita di crisi regionali.
Lunita centrale di crisi in caso di insorgenza di malattia, potra essere integrata, fra gli altri, da un rappresentante del ministero delle Politiche agricole; un rappresentante della Protezione civile; un responsabile del laboratorio di epidemiologia e biostatistica dellIstituto superiore di sanita; un responsabile del laboratorio dellIstituto superiore di sanita competente per la diagnosi; il direttore dellistituto nazionale per la fauna selvatica e il responsabile dellunita di crisi regionale territorialmente competente.
Fra i compiti dellUcc in fase ordinaria, quello di individuare le risorse umane necessarie alla funzionalita operativa della unita stessa. Personale che, si sottolinea, deve essere particolarmente esperto in materia di influenza aviaria. LUnita di crisi deve anche disporre di un nucleo costantemente attivo e preparato a intervenire in caso di epidemia, che e pronto a realizzare gli interventi necessari per il controllo e leradicazione della malattia. E predisporre i protocolli operativi per la gestione delle attivita di emergenza, acquisire e fornire lequipaggiamento necessario, predisporre le procedure amministrative ed economiche necessarie alla gestione delle attivita connesse al controllo e alleradicazione della malattia. Il Ucc dovra inoltre attivare, in collaborazione con il Centro nazionale di lotta ed emergenza contro le malattie animali, i sistemi informativi a supporto dei piani di monitoraggio e sorveglianza.
In fase di emergenza, invece, lUnità ha il compito di coordinare lazione delle unita di crisi regionali, fornendo supporto organizzativo e tecnico-scientifico, e i loro provvedimenti, per armonizzare i comportamenti delle regioni nella gestione delle emergenze. Ma anche attivare i flussi informativi necessari alla gestione dei piani; valutare la situazione epidemiologica e definire le strategie dintervento; disporre accertamenti sanitari e verifiche epidemiologiche a integrazione o supporto di quanto effettuato a livello regionale. E definire i criteri per labbattimento preventivo degli allevamenti a rischio.
(Red-Mal/Adnkronos Salute)
psitta
00martedì 24 gennaio 2006 17:07
comunicato 4 del 24.1.06
IMPORTANTE

OMS: l'influenza aviaria scoppierà probabilmente senza preavviso 2006-01-24 17:53:07 cri

Il 23 gennaio a Ginevra il Direttore Generale dell'OMS Lee Jong-wook ha affermato che l'epidemia recentemente comparsa in Turchia dimostra che è possibile che l'influenza aviaria scoopi all'improvviso senza preavviso, quindi il tempo rimasto agli uomini per prepararsi non è molto.

Lee Jong-wook l'ha affermato durante una Conferenza della Comissione esecutiva dell'OMS. Egli ha detto che attualmente l'epidemia in Turchia ha colpito nello stesso giorno un grande numero di gente, il che dimostra ulteriormente l'importanza dell'istituzione di un efficace meccanismo di controllo e di pre-allarme.
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