ho un dubbio

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Hatshepsut76
00venerdì 28 marzo 2008 20:11
Ciao, sto continuando la lettura di Il faraone di Joyce Tyeldesley, e questo pomeriggio, sul treno mi è capitato di leggere una cosa un po' strana: l'autrice parla dell'ipotetica sepoltura di Iset-Nofret nella Valle dei Re. Questa conclusione, afferma, può essere tratta dal ritrovamento di una mappa trovata da Carter ed incisa su un ostracon della XIX dinastia. Sulla mappa ci sarebbe questa indicazione: Dalla tomba di Iset-Nofret alla tomba di Meri-Atum ci sono 200 cubiti, dalla fine dell'Acqua del Cielo alla tomba di Iset-Nofret 445 cubiti. L'autrice continua dicendo che, benché sia noto il valore del cubito, non si è in grado di capire cosa sia questa Acqua del Cielo...

A questo punto, il mio pensiero è volato subito ad Eridano, ma solo perché, a quanto mi ricordo, è l'unica costellazione che rappresenti un fiume, ma posso sbagliarmi... qualcuno ha più informazioni in merito?
-Kiya-
00venerdì 28 marzo 2008 20:44
direi che possiamo ritenere scontato che ci si riferisca a qualcosa di terrestre e non stellare. La distanza è tale (445 cubiti) da escludere si possa trattare da'altro.

L'Acqua del Cielo... fa pensare alla pioggia. Che in quell'area, un tempo, sorgesse uno specchio d'acqua, un lago, uno stagno, alimentato esclusivamente dall'acqua pluviale?
antonio crasto
00venerdì 28 marzo 2008 21:32
Si tratta di un errore, in quanto col nome “acqua dal cielo” viene indicata una cascata che cade proprio davanti a una grotta all’estremità della Valle delle Regine.

Vedi il libro della Noblecourt “La Regina Misteriosa” a pag. 251.
Hatshepsut76
00venerdì 28 marzo 2008 21:46
Prima di tutto, grazie a tutti e due per le risposte! [SM=g999103]
Ho controllato subito il riferimento dato da Antonio, però l'autrice scrive: aveva sentito parlare della grotta nell'ultima piega della montagna, verso sud, dove talvolta dopo la caduta dell'«acqua dal cielo» si producevano miracoli... Questo mi fa venire in mente il formarsi dell' arcobaleno dopo - come dice Kiya - la pioggia...
-Kiya-
00venerdì 28 marzo 2008 21:51
vero! una cascata... non ci avevo pensato... Acqua dal cielo :)
antonio crasto
00venerdì 28 marzo 2008 22:00
Alla pagina successiva la Noblecourt parla di riti della rigenerazione del pellegrino, dopo che costui aveva trascorso l'intera notte nella grotta, la Menet. Questi riti si ispiravano alle rocce che circondavano l'apertura della grotta, In queste sembrava potersi vedere una testa di vacca (Hathor) e un ippopotamo (Tauret). Entrambe le divinità erano connesse con la nascita e la rinascita celeste.
Hatshepsut76
00venerdì 28 marzo 2008 22:04
Re:
-Kiya-, 28/03/2008 21.51:

vero! una cascata... non ci avevo pensato... Acqua dal cielo :)



accipicchia! non ci avevo pensato nemmeno io... In effetti, pensandoci bene, in questo modo il discorso dei cubiti torna, mentre nel caso di costellazione, o acqua iovana, non avrebbe avuto senso...


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