tu che sei nato prima del 1970

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Serpe
00giovedì 1 dicembre 2005 09:44
A ben pensarci, è difficile credere che siamo vissuti fino ad oggi!!

Da bambini, andavamo in macchina (quelli che avevano la fortuna di averla) senza cinture di sicurezza e senza air bag... E viaggiare nel cassone posteriore di una pickup, in un pomeriggio torrido, era un regalo speciale.

I flaconi dei medicinali non avevano delle chiusure particolari.

Bevevamo l'acqua dalla canna del giardino, non da una bottiglia. Che orrore!!

Andavamo in bicicletta senza usare un casco.

Passavamo dei pomeriggi a costruirci i nostri "carri giocattolo". Ci lanciavamo dalle discese e dimenticavamo di non avere i freni fino a quando non ci sfracellavamo contro un albero o un marciapiede. E dopo numerosi incidenti, imparavamo a risolvere il problema.... noi da soli!!!

Uscivamo da casa al mattino e giocavamo tutto il giorno; i nostri genitori non sapevano esattamente dove fossimo, nonostante ciò sapevano che non eravamo in pericolo.

Non esistevano i cellulari. Incredibile!!

Ci procuravamo delle abrasioni, ci rompevamo le ossa o i denti... e non c'erano mai denunce, erano soltanto incidenti: nessuno ne aveva la colpa. Ti ricordi degli incidenti?

Avevamo delle liti, a volte dei lividi. E anche se ci facevano male e a volte piangevamo, passavano presto; la maggior parte delle volte senza che i nostri genitori lo sapessero mai.

Mangiavamo dei dolci, del pane con moltissimo burro e bevande piene di zucchero... ma nessuno di noi era obeso.

Ci dividevamo una Fanta con altri 4 amici, dalla stessa bottiglia, e nessuno mai morì a causa dei germi.

Non avevamo la Playstation, né il Nintendo, né dei videogiochi. Né la TV via cavo, né le videocassette, né il PC, né internet; avevamo semplicemente degli amici. Uscivamo da casa e li trovavamo.

Andavamo, in bici o a piedi, a casa loro, suonavamo al campanello o entravamo e parlavamo con loro. Figurati: senza chiedere il permesso! Da soli! Nel mondo freddo e crudele!
Senza controllo! Come siamo sopravissuti?!

Ci inventavamo dei giochi con dei bastoni e dei sassi. Giocavamo con dei vermi e altri animaletti e, malgrado le avvertenze dei genitori, nessuno tolse un occhio ad un altro con un ramo e i nostri stomaci non si riempirono di vermi.

Alcuni studenti non erano intelligenti come gli altri e dovevano rifare la seconda elementare. Che orrore!!! Non si cambiavano i voti, per nessun motivo.
I peggiori problemi a scuola erano i ritardi o se qualcuno masticava una cicca in classe.

Le nostre iniziative erano nostre. E le conseguenze, pure. Nessuno si nascondeva dietro a un altro. L'idea che i nostri genitori ci avrebbero difeso se trasgredivamo ad una legge non ci sfiorava; loro erano sempre dalla parte della legge.

Se ti comportavi male i tuoi genitori ti mettevano in castigo e nessuno li metteva in galera per questo.

Sapevamo che quando i genitori dicevano "NO", significava proprio NO.

I giocatoli nuovi li ricevevamo per il compleanno e a Natale, non ogni volta che si andava al supermercato. I nostri genitori ci facevano dei regali con amore, non per sensi di colpa.

E le nostre vite non sono state rovinate perché non ci diedero tutto ciò che volevamo.

Questa generazione ha prodotto molti inventori, amanti del rischio e ottimi risolutori di problemi.

Negli ultimi 50 anni c'è stata un'esplosione di innovazioni e nuove idee.

Avevamo libertà, insuccessi, successi e responsabilità, e abbiamo imparato a gestirli.

Tu sei uno di loro. Complimenti!!! (io sono del 71 ma mi riconosco...)
Serpe
00giovedì 1 dicembre 2005 09:46
che ne pensate?

io lo vedo nei miei figli ora e nei suoi compagni... cavolo che tristezza alcuni...

pensate che lunedi sono andata a fare la mia lezione al doposcuola, e cèra un bimbo rimba a picchiare tutti gli altri e a fare casino, l'ho mandato fuori (si vede che non è piu di moda) e mi ha detto che la sua mamma mi abbreve denunciata per questo

l'ho detto: CHE??????????? CHE???????????????? VUOI IL MIO NUMERO DI TELEFONO E QUANDO TUA MAMMA MI CHIAMA LE DICO QUANTO SEI SCEMO IN DIRETTA????????

giuro che l'altra maestra mi ha guardato come se io fossi posseduta da belcebù

... una sberla nel momento giusto... questo serve [SM=x136205]
rimistopesce
00giovedì 1 dicembre 2005 10:07
Anche io sono del '73, ma mi riconosco eccome!
Io giravo con mio papà in una 126, sul sedile posteriore stracolmo di spesa perchè non c'era il baule, ma ero contenta perchè mi portava "a far la spesa" ed era un evento
D'inverno con la neve quanta me ne sono mangiata senza preoccuparmi se era pulita o meno
Dopo la scuola sparivo con i miei amici ed andavamo ad una valle a costriurci le capanne e ad infilarci nelle grotte e rientravo tranquillamente a casa senza che mi chiedessero dove ero stata
Litigavo con gli amici e a scuola, ma dovevo risolvermela da me perchè era giusto così
La mia merenda era pane zucchero e vino ( nel panino ci facevo un buco e mettevo prima lo zucchero e poi ci versavo sopra il vino) e i miei denti sono sani!!
Oggi forse sbagliamo anche noi genitori che vogliamo dare tutto e di più ai nostri figli e ci intromettiamo troppo in "cose da bimbi"
Bisognerebbe riuscire a misurare ed a frenare quest'istinto protettivo e la [SM=x136184] [SM=x136184] sciare crescere e sperimentare....
Naturalmente io parlo di me, e mi accorgo quando sbaglio...
adesso arriva la Santa Lucia da noi, ma l'attesa dei doni non mi sembra sia più come una volta, perchè di giocattoli se ne comprano tutto l'anno....purtroppo....
Però l'educazione ed il rispetto degli altri deve essere una COSA FONDAMENTALE e nel tuo caso Serpe....una bella sgridata era più che giusta!!

[SM=x136184] [SM=x136184]
Serpe
00giovedì 1 dicembre 2005 10:20
Re:

Scritto da: rimistopesce 01/12/2005 10.07
Anche io sono del '73, ma mi riconosco eccome!
Io giravo con mio papà in una 126, sul sedile posteriore stracolmo di spesa perchè non c'era il baule, ma ero contenta perchè mi portava "a far la spesa" ed era un evento
D'inverno con la neve quanta me ne sono mangiata senza preoccuparmi se era pulita o meno
Dopo la scuola sparivo con i miei amici ed andavamo ad una valle a costriurci le capanne e ad infilarci nelle grotte e rientravo tranquillamente a casa senza che mi chiedessero dove ero stata
Litigavo con gli amici e a scuola, ma dovevo risolvermela da me perchè era giusto così
La mia merenda era pane zucchero e vino ( nel panino ci facevo un buco e mettevo prima lo zucchero e poi ci versavo sopra il vino) e i miei denti sono sani!!
Oggi forse sbagliamo anche noi genitori che vogliamo dare tutto e di più ai nostri figli e ci intromettiamo troppo in "cose da bimbi"
Bisognerebbe riuscire a misurare ed a frenare quest'istinto protettivo e la [SM=x136184] [SM=x136184] sciare crescere e sperimentare....
Naturalmente io parlo di me, e mi accorgo quando sbaglio...
adesso arriva la Santa Lucia da noi, ma l'attesa dei doni non mi sembra sia più come una volta, perchè di giocattoli se ne comprano tutto l'anno....purtroppo....
Però l'educazione ed il rispetto degli altri deve essere una COSA FONDAMENTALE e nel tuo caso Serpe....una bella sgridata era più che giusta!!

[SM=x136184] [SM=x136184]





non serve, se li sgridi ti ridono in faccia ed è peggio... fanno anche ridere gli altri e non ce la fai piu a gestirli...


mi ricordo anche io quando ero piccola, che uscivo di casa, mia madre mi aiutava ad attraversare la strada perche pericolosa e quando rientravo la chiamavo gridando mamaaaaaaa e lei veniva ancora ad aiutarmi, ma l'altra parte della strada era tutto un altro mondo, non cèra nulla, solo pochi alberi e tanta terra, ora è tutto pieno di edifici ma una volta cèra solo il terreno, si faccevano bucche, si giocava con i bambini a boccia, ci nascondevamo... avevamo tutti la stessa frontiera, cioè vicino alla strada non si andava e poi verso il fiume nemmeno, perche i nostri genitori ci avevano detto che "da li a li" e poi non si poteva passare... e non ci siamo mai posto il problema di passare o meno, era no e basta

quante volte mi son picchiata con i ragazzi.. e mia madre non l'ha mai saputo, mi chiamavano "trecine brutte" ma io le trece che mi mamma mi facceva non me le son tolte mai, cosi come ora che me ne frego delle chiacchere...

alle volte penso che in spagna i miei figli stan meglio... ma credo sia perche io mi ricordo la mia infanzia e non mi rendo conto che anche li è tutto cambiato [SM=x136205] ma devo ammetere che questo dove abito è un paese di maleducati, ieri mio figlio è arrivato a casa dispiaciuto perche lo avevano chiamato frocio, lui non sa cosa vuol dire ma solo il modo in cui se l'ha sentito dire l'ha ferito, e questo solo perche "tua mamma ti coccola e ti mette il berretto, sei un frocco cocco di mamma", e lo dice un bimbo che i suoi genitori non lo vanno mai ne a prendere ne a portare al pullman, e che è in giro fino a tardi la sera da solo vestito con niente perche nessuno le dice che puo prendere freddo... insomma... che tristezza tutto quanto [SM=x136205]

rimistopesce
00giovedì 1 dicembre 2005 10:29
Allora l'ha detto perchè lui l'affetto dei suoi genitori non l'ha mai avuto e parla per gelosia....
Che tristezza sentire in bocca a dei bimbi certe cose.....
java77
00giovedì 1 dicembre 2005 11:12
Io sono un po' piu' giovincella di voi... [SM=x136201] e molte delle cose che ho letto le ho sentite raccontare piu' da mia mamma, che non vissute personalmente (ad esempio, quand'ero bambina io la tv c'era... e c'erano anche i freni alle biciclette!!!).

Pero' per il discorso delle comodita' e del fatto che oggi i bambini vengono viziati di piu', e' vero. Io (a parte rari casi) vestivo con vestiti di seconda mano, passati da cugini ed i giochi che preferivo, oltre a quelli fatti in compagnia (nascondino, acchiappino, ecc...) erano quelli che mi costruiva mio babbo (quante bacchette magiche mi ha fatto!!! [SM=x136207] ).

Io penso pero' che se al giorno d'oggi le cose sono cosi tanto cambiate, non e' tanto perche' cambiano le persone, ma perche' e' la societa' che ci porta a comportarci in certi modi.
Ad esempio, il fatto che ci siano cosi tanti casi di rapimenti, pedofilia e compagnia bella, per forza di cose induce le mamme a tenere i figli sotto piu' stretta sorveglianza!

E poi non vogliamo che i nostri figli vengano presi in giro dagli altri bambini ed esclusi dal gruppo... percio' a volte gli compriamo cose che magari non sarebbero cosi necessarie.
Questo, ovviamente, dipende dalla gente che frequentano.
Ad esempio, la mia sorellina alle medie era in una classe di figli di papa', che vestivano sempre firmati e la prendevano in giro perche' invece lei aveva sempre gli stessi vestiti. Purtroppo per lei questo era un gran problema... si sentiva quasi complessata... e allora cos'avrebbe dovuto fare mia mamma?
Si e' trovata un po' costretta a comprare anche a lei qualcosa di firmato, anche se magari secondo mia mamma non ne avrebbe certo avuto bisogno!

Quello che mi preoccupa e' questo: se nel giro di 50 anni le cose sono cosi profondamente cambiate... cosa succedera' tra altri 50 anni??? Che razza di vita faranno i miei futuri figli??? [SM=x136183]
rimistopesce
00giovedì 1 dicembre 2005 14:06
Io me ne sono sempre fregata delle marche, e sì che anche quando andavo alle superiori tutti avevano la cartella di una certa marca, i jeans firmati e via dicendo.
Tutt'ora non ci tengo e, sono sincera, meno spendo nei vestiti meglio è! E così per i miei figli, anche perchè crescono a vista d'occhio!
Comunque è vero quello che ha detto Java: si corre il rischio di essere esclusi e tra bambini è anche peggio perchè i complessi che hai da piccolo peggiorano col tempo....
Spero di riuscire ad insegnare ai miei bimbi che quel che conta non è l'apparire, ma aver le capacità, l'intelligenza, la comprensione...sarà dura ma conto di farcela [SM=x136222]
java77
00giovedì 1 dicembre 2005 14:13
Nemmeno io sono mai stata in fissa con le marche (anzi, anche adesso la cosa che piu' odio e' dover comprare vestiti!!! E dire che c'e' gente che invece adora andare in giro a fare shopping! Mica c'e' niente di male, ci mancherebbe... sono io che sono strana! [SM=x136193] )...
...pero' nessuno mi ha nemmeno mai preso in giro per i miei vestiti...
Invece, tutto sommato, per certi versi la mia sorellina la capisco!

E il cellulare? Che ridere... Io non me lo volevo comprare e mi obbligo' mia mamma quando, per la seconda volta in una settimana, il mio pullman fece un ritardo mostruoso, e lei li alla fermata ad aspettarmi.
Mi disse che se non mi andavo subito a comprare un cellulare, non mi veniva piu' a prendere e sarei dovuta tornare a casa a piedi! [SM=x136181]
felpato69
00giovedì 1 dicembre 2005 15:46
la società è malata e il nostro paese è anche peggio di altri
Ciao,

non posso resistere di fronte ad una discussione così interessante... (sono quasi alla fine del contratto poi lo devo rivedere).

quello che ho letto da voi mi fa molta tristezza perché purtroppo mi conferma che le cose vanno sempre peggio... siamo in un mondo di adolescenti bambinoni e viziatissimi, a cui i genitori consentono tutto perché non esite secondo me fondamentalmente più una cosa: il senso di giustizia.

noi siamo un paese di buffoni subito pronti a dare del "poverino" a chiunque commetta abusi, soprusi, torti e violazioni di qualsiasi genere. Come si fa ad insegnare e trasmettere dei valori ad un ragazzo, quando cresce in un paese dove in linea di massima sono i delinquenti ad essere poverini e le vittime quasi a doversi scusare per essere tali???

io sono molto stufa di vivere in questo paese ridicolo, dove se uno si permette di auspicare un minimo di rigore in più, viene come minimo tacciato di essere leghista (mi fa sorridere quando lo sento usare come insulto come un tempo si diceva fascista), razzista, antisemita, antiarabo e chi più ne ha più ne metta...
questo vale per la parte i prepotenti tanto fanno quello che vogliono perché sono tutelati.

per la parte cattivo esempio, beh penso sia davvero un compito improbo sottrarre i nsotri figli (i miei ipotetici, non ne ho e sono terrorizzata all'idea di averne e farli crescere qui) al fascino sottile e perverso della nostra cultura del figo: se non hai il videofonino sei un pezzente, se non vesti da figo sei uno sfigato (che i giovani d'oggi avranno sicuramente sostituito con un altro termine; io sono la + vecchia per ora in questa discussione - 36 e mezzo - e ai miei tempi si diceva così) ecc.
mia madre mi volle mandare in una scuola privata con enormi sacrifici perché non se la poteva permettere ma era convinta che avrei avuto un'istruzione migliore; pecacto che a scuola erano tutti ricconi e io avevo i vestiti di mia cugina... ho sofferto per l'emarginazione e la cattiveria dei miei compagni, ma solo perché ai miei occhi non capivo cosa avessi di diverso da loro: avevo due occhi, una bocca, un naso...
poi ero brava a scuola, senza fatica, e apriti cielo povera ma pure più brava delle ricche e belle, eh no, non va bene..
crescendo al liceo (altra scuola privata) ho incontrato altri ricchi ma che non avevano nessun problema a stare con me. era l'epoca dei paninari e io certo non me la potevo permettere come moda (non mi piaceva neanche!), ma non mi hanno emarginato.

la speranza è che, crescendo, imparino a dare il giusto valore alle cose e qui i genitori, cara rimistopesce, concordo al 100% con te, devono cercare di fare il massimo per fare capire loro cosa conta davvero, che non è un vestito o un telefonino a renderti una persona degna...
forse l'unica soluzione sarebbe bandire la TV e certe riviste dalla loro vita finché non sono adulti, magari senza questi input negativi il compito sarebbe più facile...

concludo dicendo che quando mi recai la prima volta in Germania per studiare, conobbi una famiglia splendida, padre madre e 3 bambine all'epoca di 11, 8 e 5 anni circa: beh loro NON avevano la televisione e la sera si stava tutti insieme intorno al tavolo a parlare, a giocare (ho imparato a giocare a Scotland Yard con loro!) ed erano felici e sereni anche senza TV!
era bello stare tutti insieme così...

baci, torno al contratto, e scusate la prolissità...
irene
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