... ciao a tutti dopo un periodo di assenza... la discussione è interessante e quindi, nonostante abbia da smaltire un virus gastrointestinale (mai stato peggio in tutta la mia vita
, sono ben accette parole di conforto... !!!) vi partecipo, anche per... distarmi un po', parafrasando "L'anno che verrà".
Anche secondo me ormai certi cantanti risultano uguali a se stessi e tra questi metterei proprio la Pausini (che sono d'accordo non ecceda in virtuosismi "accademici", ma mi è sempre sembrata troppo "pulitina" e un po' fredda) e sicuramente Ligabue. Condivido inoltre con clopat la poca simpatia per Ramazzotti (senza presunzione, ma io ho da sempre "salvato" di lui la sola "Domo mia" con i Tazenda), mentre di Antonacci "salvo" più i testi che la voce (effettivamente ho avuto occasione di sentire alcune sue esecuzioni dal vivo non proprio esaltanti...).
Sui prodotti defilippiani ammetto di non essere obiettivo, pur talvolta avendo addirittura seguito le trasmissioni che li lanciavano (giusto per non sentirmi dire che parlavo di cose che non conoscevo): Carta l'ho sempre trovato addirittura stonato; diciamo che condividevo le critiche della Di Michele (anche se... da quale pulpito!)
Con X-Factor forse - sempre secondo il mio modestissimo parere - si andava un po' meglio, qualche guizzo di originalità c'era (non crocifiggetemi, ma a me Giusy Ferreri - al di là del Winehouse style -piaceva... mal sfruttata in seguito, forse...)
Resta il fatto che ormai - e questo secondo me è il punto - il problema è che il bel canto o il bel testo sono secondari. Contano purtroppo - e questo a mio parere è ancora più tragico in un'altro campo artistico, quello cinematografico - più i "contorni", i personaggi, le "storie" dei cantanti. Questo dovrebbe essere relegato almeno in secondo piano; un conto è, ad esempio, sapere quali situazioni di vita hanno contribuito alla creazione di una determinata canzone, un'altro conto è disquisire sui gusti sessuali di Carta o Scanu o su "chi sta con chi". Mi sembra invece che la deludente realtà sia questa e che i discografici l'assecondino. E quelli che ho fatto sono solo esempi. Mesi fa su Facebook (che pure non amo molto come mezzo di "sfogo" ) mi sono ritrovato a "inveire" contro i responsabili di una rivista di cinema che dava spazio con una "recensione" al video hard di Belen (chiedo scusa per essere passato ad altro argomento) e che pure facevano gli offesi quando qualche lettore - secondo me giustamente - li "sputtanava"... per dire le priorità "artistiche" di oggi...
Oddio, quanto sono prolisso (non riesco a trovare la faccina che arrossisce)... temo che vi dovrete abituare...
per la pazienza e ... a presto!