Dopo aver letto il primo volume di questa trilogia, "Il Richiamo delle Spade", ho appena iniziato il secondo, "Non prima che siano impiccati".
Abercrombie è bravo, intenso, capace, scrive bene (nel nostro caso anche tradotto bene fortunatamente) e non è banale nonostante la storia (un grande impero alle prese con problemi ai confini nord e sud, da intrighi interni, con leggende magiche sullo sfondo) sia abbastanza riciclata.
Sarà che ho letto abbastanza fantasy contemporaneo (di quello arrivato in Italia almeno, tranne Jordan), ma posso dire che Abercrombie ha in sè la capacità descrittiva, la dialettica e la propensione all'intrigo di Martin, quella antropologica nel trattare di razze e popoli propria di Erikson, l'umorismo Pratchettiano e, unica nota dolente visto che per gusto personale non ne sono molto affascinato, l'utilizzo della magia molto simile a quella di Brooks o Goodkind (ma neanche poi tanto esasperata alla fine).
Tutto questo mix di aspetti rende questa trilogia davvero avvincente, ben scritta e promettente (sono appena alle prime 50 pagine del secondo volume), e colloca Abercrombie vicino al podio delle mie preferenze Fantasy, con grandi possibilità di insidiare le prime piazze.
Inoltre, dato da non sottovalutare, è giovane, appena quarantenne, quindi una vera promessa, anche per future opere, del fantasy del terzo millennio.
Un grazie alla
casa editrice Gargoyle per averlo portato nelle librerie Italiane.
Walder Frey, Lord delle Twins
"Se un uomo non ha sogni da inseguire, o i suoi sogni non valgono nulla o non vale nulla lui"
"O al problema c'è soluzione e allora è inutile preoccuparsi, o al problema non c'è soluzione e allora è inutile preoccuparsi"
"Meglio tenere la bocca chiusa e sembrare stupidi, che aprirla e togliere ogni dubbio"