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Incontro col Governatore.

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    Valstaf
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    00 26/06/2015 16:16




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    [Una civetta bianca porta una missiva con il sigillo del Governo] Questa sera ho bisogno di vedervi. Vi aspetto a Palazzo.
    Gildor



    E' una notte serena a Barrington. Non si muove un filo d'aria fuori, e da quando è tornato il sole, si è fatta largo anche l'afa. La cittadina patisce la vicinanza del Lago, ma gli abitanti resistono in silenzio. Tra un piccolo banco di nubi si intravedere la prima Luna estiva, che come uno spicchio taglia a metà il cielo. Nella sala del governatore, oltre al trono, ci sono Gildor il cane Jimmy Page, e Lurch che con il suo sguardo vacuo aspetta che qualcuno bussi al portone del palazzo. Sono in due ad essere attesi, e il maggiordomo è già stato avvisato di questo. [PLAY, TURNI: LEIA, VALSTAF]

    LEIA [stanze->sdt] Leia era a palazzo. Ci viveva del resto. Scende quindi veloce in risposta all'invito di Gildor, senza particolare preoccupazione rispetto ai perchè fosse convocata. Barrington era una città turbolenta, di ragioni per doversi vedere ce n'erano a bizzeffe. Armatura Drowish indosso, spada lunga al fianco. Tanto bastava. I capelli biondi erano stati accuratamente intrecciati in due lunghissime trecce che ricadevano ai lati del viso sfregiato. Entra nella stanza senza bussare, e senza annunciarsi se non col suono tintinnante della sua spada che pendeva al fianco. {Governatore}

    VALSTAF [ esterno palazzo- F.H.] La notte è immobile, quasi sospesa attorno alla piazza centrale. E' arrivato da poco, a Barringhton come sempre quando si avvicina la piena . Ma stavolta non è il richiamo della Bianca a trattenere il lycan sulla terraferma , quanto piuttosto quella del sangue. La missiva di gildor in mano, il fu kazako si arresta dinnanzi alla soglia del palazzo. Veste quasi totalmente di nero, casacca con sotto la maglia ferrata, brache infilate negli stivali alla maniera della gente delle steppe che si ostina ancora a mostrare d'essere. Manto adagiato sulle spalle, a coprire la Northen star al fianco sx ha ancora la mano sx fasciata, regalo della battaglia in foresta . Si ferma, dando un ultimo sguardo oltre le spalle per esser sicuro di non esser visto o non attiri sguardi curiosi. Poi darebbe uno.. due.. tre tocchi abbastanza forti alla soglia di legno. Attendendo che l'inserviente gli paria o qualcuno si palesi. Non sa il motivo della convocazione, ma d'altronde non ne ha bisogno.. Lerch come sempre è di poche parole, e la missiva del governatore è gia un lasciapassare sufficiente, perchè sia fatto entrare e sia accompagnato direttamente nella sala del trono, dove anche stavolta troverà il governatore..e non da solo.

    GILDOR [ SdT | °Homid° ] E' una notte tranquilla, e se solo ci fosse un po' più d'aria sarebbe senza dubbio meglio. La camicia bianca e leggera che porta indosso lascia trasparire alcune macchie di sudore, e la fronte stessa è imperlata di goccioline. Porta pantaloni in pelle e stivali leggeri, ai polsi i bracciali con lame nascoste, oltre ad una scimitarra alla cintola. A questa, vi è anche appesa una scarsella contenente alcune pozioni e veleni. Attende nella sala del trono, lasciando però libero lo scranno. Infatti il Trekindoo è seduto in terra, sugli scalini che portano appunto al trono, e li con il grosso testone di Jimmy sulle gambe, gioca col cane. La prima a giungere, poichè in effetti abitante in quel Palazzo, è Leia e in seguito anche di Valstaf, accompagnato da Lurch in persona.. Attende che entrambi siano entrati nella Sala del Trono, e solo allora farà per alzarsi. Rivolge ad entrambi un sorriso benevolo e un cenno del capo in saluto ''Benvenuti'', annuncia rilassato, facendo segno di servirsi presso il mobiletto degli alcolici senza problemi. Tra le sue labbra pende una pipa, e quando parla traballa appena. ''Come avete visto, è tornata la Luce... Immagino sarete curiosi di sapere.'' esclama in loro direzione. Ma prima si sincera anche ''Però ditemi, state bene? Spero vi conosciate...''
    LEIA [sdt] Leia è seguita, sente i passi, si volta. Valstaf. {Ben trovato} fa tempo a dire piano prima che la voce del Governatore richieda la sua attenzione. Leia si volta quindi verso Gildor e lo ascolta. La luce era tornata, ma la Nordica non era stupita {Qui tutto passa, basta avere pazienza. Notti eterne, Maledizioni, Draghi incazzati...regine...persino gli elfi arrivano a morire di vecchiaia} si fa una allegra risata {Conosco quest'uomo. Da tempo. Al punto che arrivai a minacciare i cavalieri se lo avessero importunato...ma è passato tanto tempo da allora.} Posa le mani sul pomolo della spada, che sporgeva ad altezza del suo ombelico {Suppongo che la verità sia comunque interessante...sentiamola. Io sto bene comunque. Sto sempre bene, fortunatamente.}
    VALSTAF [ -> sala del trono. F.H] Lerch lo porta senza troppe cerimonie nella sala del trono, dove trova Gildor in una fase piuttosto familiare e Leia . [ Governatore. ] saluta Gildor dandogli come primo accenno , prima di voltarsi verso Leia [ Leia ] un cenno di capo, breve ma rispettoso al suo indirizzo .[ solo se hai la malajka ] sorride breve ricordando le scorte di vodka di Gildor. [la conosco si. da molto tempo. Devo la vita due volte a questa donna.. una volta mi ha persino raccolto dopo un attacco di belve alla foresta di luce] Non dice altro, gildor capirà da solo, e non sapendo cosa il governatore ha detto alla guerriera rimane volutamente sul vago.. [ bentrovata a te Leia, sono lieto di rivederti] alza le spalle[ ho visto si.. - un espressione perplessa sul volto del lycan- ammetto che ci capisco sempre poco quindi.. illuminami, ti ascolto] Un arcano almeno si svela, Ecco perchè la missiva era al plurale, buono a sapersi. con quelle premesse sarebbe sicuramente stata una serata interessante e proficua
    GILDOR [ SdT | °Homid° ] Ridacchia divertito alle parole di Leia, che si prende gioco dell'Avalon in cui tutti loro -volenti o nolenti- vivono. Lascia parlare la guerriera senza interromperla, dicendole solo una volta ''Passeremo anche noi, dunque...'' commenta senza alcuna tristezza, quasi fosse la miglior conclusione possibile. Non fa loro cenno di sedersi, preferisce mantenere informale la conversazione, conoscendo entrambi da molto tempo. ''Molto meglio, almeno non perderemo tempo in presentazioni... E visto che ho Vodka per tutti, magari Valstaf ne può versare un po' ciascuno.'' butta li, in attesa che l'uomo faccia gli onori di casa. Non ha nemmeno voglia di disturbare Lurch. Intanto con un acciarino e un bastoncino, accende la sua pipa, e quando inizia a fumare, accenna ad una risata. Scuote la testa divertito anche dalle notizie di Valstaf, ma non dice nulla in proposito. D'altronde è passato molto tempo dal suo attacco in foresta, in compagnia di Variniel, sebbene abbia da poco replicato per colpa della Dea.. ''Molto bene... La questione è strana, e mi ha lasciato molti dubbi, ma vi prego di ascoltarmi bene: alla riunione dei capicongrega e razza fattasi alla Torre delle Adunanze, è apparso un Drago di nome Tyagal, il nuovo Pendragon. Ci ha spiegato di essere stato Lui a portare il Buio su Barrington e Avalon. Voleva punire e riunire i capi e i Medaglioni. E ci è riuscito benissimo. Pare che due oggetti di un altro mondo siano finiti nel nostro. Uno è stato ritrovato dalla capocongrega degli Arcani, che aveva ben pensato di non far sapere a nessuno di averlo fatto, e sopratutto di aver fatto un patto con un'Ombra... A lei, Had de Morlok, è stato dato il compito di far sparire questo primo oggetto, che ha trovato mentre investigava sulla malattia che ha imperversato in queste terre per molto tempo.. Ma dovremo comunque controllare che vi riesca, poichè dovrà farlo passare attraverso un qualche portale.. Non essendo però un profondo conoscitore di magia, non possa darvi altre informazioni in merito...'' spiega quindi, senza interruzioni, se non per fare una pausa per farsi una fumata in santa pace.. ''Ho visto l'oggetto... Era stranissimo, con una magia a noi conosciuto. I maghi non ci hanno capito nulla. Ha funzionato, vibrato, si è illuminato con dei numeri e poi si è spento.. Non so altro.''
    LEIA [sdt] da par suo, Leia imita il suo Governatore e si accende una paglia dopo averla costruita con una stupefacente manualità. A causa dell'umidità estiva deve armeggiare con l'acciarino più del dovuto e questo provoca una qualche imprecazione che non riporteremo per una narrazione più pulita. Minimizza con un cenno della mano e delle spalle i crediti che Valstaf le attribuisce {Dettagli...} Poi la sua attenzione si sposta su Gildor, che viene ascoltato con la massima attenzione. Alla fine però la Nordica tradisce un certo disinteresse {Io ho servito Chevalier...i draghi del Pendragon sono bizzosi, sembrano interessati al nostro destino poi spariscono per anni e anni...} lei del Pendragon aveva fatto parte, lo sapeva bene {Io ero il Comandate della Guardia personale...non c'è stupirsi di questi misteri, al Pendragon son sempre piaciuti. Così come non c'è da stupirsi del comportamento degli Arcani, si vede che ammazzarne uno non è bastato ad educarne molti} è certa che Gildor sapeva bene a cosa si riferiva, del resto era presente quel giorno in cui Meifer era stato giustiziato {Se non ci acchiappano i maghi, cosa potrei fare io Governatore ? Fatemi affettare un cavaliere o un draconico, e ne farò spiedini...ma con il sovrannaturale non ci acchiappo, mi fa paura e ci inzerto poco} inzerto ? Le frequentazioni Sicule di Leia l'avevano rovinata.
    VALSTAF [ sala . F.H] Il Lycan segue attento Gildor sogghignando appena alla sua affermazione [ ogni vostro desiderio è un ordine mio signore] scherzo? forse.. o forse no..[ ah proposito.. o prima o poi finirò per chiederti stipendio fisso o effige ] lo motteggia lasciando quasi subito il formale . mentre gildor parla quindi, il mannaro si avvia verso il mobiletto, prendendo tre bicchieri e presa una bottiglia di vodka li riempie, assicurandosi solo di non sbagliar liquore annusandolo prima.. ma no un russo riconosce la malaijka anche a occhi chiusi e lui, tecnicamente .. lo è ancora. [ che però a cavalieri rangers e guardiani sono sfuggiti] risponde verso leia mentre è ancora di spalle, prima di giunger e portare il primo dandolo a Gildor e il secondo alla guerriera, Se ne prende uno per se tornando con la bottiglia, i discorsi di gildor son di quelli che di vodka ne necessitano parecchia.Non lo interrompe. fino alla fine, salvo poi scuoter la testa con far di palese disprezzo[ ho sempre pensato che fosse una sempliciotta..] sbuffa riguardo all'arcana..[ purtroppo mi devo aggregare a Leia, non son esperto di sovrannaturale, temo la magia, perchè non mi posso difendere da essa, se mai di lama qualche colpo lo metto a segno.E se non ci capisce lei - alza le spalle dichiarando resa..- quindi dimmi cosa posso fare per te, non ne bastino mille di cadaveri in ogni caso per far intender lezioni a chi non vuole.. ] ha il vago sentore che parli di Meifer , ma non da commenti. [ in ogni caso cosa suggeriresti di fare adesso? ]

    GILDOR [ SdT | °Homid° ] Intercetta in ritardo il braccio fasciato di Valstaf, e gli dice subito stizzito ''Fatti curare... O curati da solo!'' gli dice, lasciando intendere al Mannaro di usare le sue capacità, visto che le ha. In compenso sposta poi lo sguardo e ascolta l'affascinante, senza dubbio, storia di Leia. E' davvero un pezzo di storia per queste lande, ed è molto orgoglioso di averla li al suo fianco ora, poichè il suo consiglio vale molto. ''Tyagal... E' un bigotto e un arrogante. Come ci si aspetta da ogni Drago.'' esclama per nulla divertito ora, come a dare forza alla testimonianza stessa della caotica. E in riferimento agli arcani, si ritrova a fare una smorfia tetra, per poi rabbuiarsi qualche minuto ''Dovrò parlare con Had presto... Vorrei almeno capirci qualcosa in più.'' conferma infatti, ai due suoi interlocutori. ''Inzerto???'' domanda, trasalendo, da buon anima nordica quale è. Osserva Leia con gli occhi spalancati, e insiste ''Sei stata convocata qui in effetti per altri motivi. Lasceremo fare i Sapienti a chi ha maggior comunanza con le materie arcane.'' afferma chiudendo dunque li il discorso. Afferra il bicchiere che gli vien dato da Valstaf, e gli risponde con una risata bassa ''Non ti voglio su Barrington... Sei troppo Avalonese dentro!'' esclama fin troppo convinto. Intanto incamera il parere di Valstaf sull'Arcana. ''Dobbiamo vigilare, ora più che mai...'' esclama rivolto ad entrambi. Non alza ancora il suo bicchiere, preferendo continuare a parlare e a fumare, accompagnato ora da Leia. ''C'è un secondo oggetto, e vi assicuro che se doveste vederlo, lo riconoscereste subito come estraneo. E' un oggetto di un altro mondo. Sto aspettando comunicazione da lady del Morlok per accompagnarla, quando deciderà di allontanare da qua il primo oggetto. Ma non basta. Vigileremo più che mai...'' conclude dunque. Poi alza il bicchiere, come in un brindisi silenzioso, e butta giù la sua vodka in una sola fantastica sorsata. Il calore e il bruciore che sente in gola lo fa sentire vivo, come poco altro vi riesce.. ''Ma non siete qui solo per questo... C'è un altro motivo: ho chiesto a Ser Valstaf di usare tutti i suoi mezzi per diventare Comandante dei Guardiani.'' spiega spostando il proprio sguardo sopratutto su Leia ''In effetti... Capito che il Pendragon non vuole lasciare a Barrington la competenza di avere il proprio corpo difensore della Legge, ho pensato potesse essere una buona idea, proporre al futuro Comandante dei Guardiani di provare a dividere in due settori, i suoi uomini. Da una parte gli uomini di Avalon, dall'altra quelli di Barrington. Con mezzi, leggi e ovviamente modi di agire diversi...''
    LEIA [sdt] La guerriera ascolta, e beve a sua volta un po' di vodka. Finisce di fumare prima di rispondere {Vigileremo.} poi il discorso si sposta sui Guardiani, su quello che era un suo vecchio progetto. Ed infatti, non manca di sottolinearlo, anche se con ormai un certo distacco {Con rispetto parlando, il progetto dei Guardiani della Notte mi appartiene...fu formulato da me quando era ancora Thaila il Comandante, suppongo che tu la ricordi bene...} si sta rivolgendo a Gildor, a Leia non era sfuggito il debole della sua giovane allora Comandante per il Mercante {Da lei fu approvato, ma poi trovò l'ostilità di Drakos e, manco a dirlo, di Sandmar...che ha pagato ampiamente per questo. Con tutto ciò, se Valstaf qui presente riuscirà finalmente in questo intento non potrò che esserne felice, l'aver perpetrato questa linea di pensiero è un qualcosa che ho pagato caro. Carissimo. E quindi non mi dispiace l'idea che tutto questo sforzo non sia stato vano.}
    VALSTAF [ sala . F.H] Butta giu il primo bicchiere a un solo sorso, e se ne verserebbe un altro, andando a porger la bottiglia a gildor vedendo che fa lo stesso. [ non ti fidare di lady de Morlock . è infida forse non troppo furba anche se lo si crede.. ma è infida] una linea nera si disegna sulle labbra del lycan nera e ironica insieme. Mentre ascolta il dire del fratello[ per tua fortuna]quindi si versa il secondo bicchiere, e porge la bottiglia per riempire anche quello di Gildor che vede far lo stesso. Una volta pieni i bicchieri rimane in silenzio ad ascoltare, serio in volto i discorsi dell'uno e dell'altra. [ tu dai per scontato che ci riesca ] dice rivolto a Gildor [ conosco lady thalia, e conoscevo bene sia Drakos che Sandmar, - commenta a tono basso non volergliene Leia, sono legati a un ideale di giustizia a senso unico. che non prevedeva alcun compromesso. nessuna apertura. E non gliene faccio certo una colpa, in un certo senso li capisco. ] alza le spalle. [ non hanno voluto rischiare ] commenta dando un nuovo sorso alla vodlka sapore di casa, sapore di passato.. che più che mai mancava al lycan. [ per quel che mi riguarda Gildor sono favorevole a una cosa del genere, pur sottolineando che va pianificata, studiata e regolarizzata con leggi fisse e regole precise per ambo le parti. Che non si fanno in un giorno, e tu lo sai governatore.. senza contare che occorre avvallo da ambo le parti, e qui ci sarebbe forse un grosso ostacolo, convincere la regina a dare avvallo a una cosa del genere.. - si volge verso di lui- o hai gia anche la sua approvazione?] lo guarda cercando di capire.. [ ad ogni modo, SE e sottolineo SE diverrò comandante cercherò di far dle mio meglio perchè i guardiani tornino anche su Barringhton . Ti riconosco che è un progetto ambizioso , rischioso senza dubbio .. ma per quel che mi riguarda non sono contrario, seppur ci siano tanti nodi da sciogliere. ] alza le spalle. [ se non erro , e Leia non mi smentisce, c'erano un tempo prima delle guerre.. quindi perchè non farli tornare] finisce anche il secondo a un sorso solo, ben lunghi da esser anche solo lontanamente brillo. [ ma rimane il fatto che per ora NON lo sono]
    GILDOR [ SdT | °Homid° ] Annuisce a Leia, che è evidente sia diventata più fredda negli ultimi istanti [Empatia liv 2], ma che di fatto spiega i suoi motivi poco dopo quando parla. E quando il Wendigoo le risponde, è assolutamente rilassato ''Ricordo bene Thaila, e immaginavo anche che avessi simili progetti. D'altronde Sandmar non è morto a caso!'' gli dice con garbo, tirando una bella pipata e affumicando tutti nell'area circostante. Annuisce, venendo a conoscenza della storia per la quale in effetti il precedente Comandante è stato ucciso un anno prima. ''E' proprio per questo che siete qui, insieme!'' commenta senza alcun sarcasmo, cercando l'attenzione dei due. ''Ho assoluta fiducia nelle capacità di Valstaf. E' un uomo acuto e intelligente, oltre a sapersi difendere..'' tesse dunque le sue lodi, dopo averlo visto all'opera al bosco delle driadi, in considerazione anche del fatto che si è evoluto nella migliore forma possibile: in quella mannarica. Accoglie in effetti il consiglio di Valstaf con un severo cenno del capo, ma non dice altro, non essendo qui per parlare di Had. Tende il bicchiere per farselo riempire, e attende ancora il suo turno, ascoltando le parole del Fratello. In fondo, in minima parte, si sente di poter dare ragione al Kazako. La giustizia è sempre stata una cosa strana, e in pochi comprendono le mille sfaccettature d'essa. Sandmar e Drakos erano guardiani vecchio stampo, Thaila no, e non è un caso che ora sia una contrabbandiera. ''Non ho dubbi che tu riesca, Valstaf... Perchè non avrai tregua da parte mia, fino a che non porterai i risultati che ti chiedo!'' gli dice serio, e sebbene non si ravvisi un ordine nel suo tono, è facile capire quanto tenga alla questione. ''Non mi aspetto infatti che sia una cosa facile, o da fare dall'oggi al domani. E' anche per questo che siete qui insieme.'' esclama, dopo aver fatto un cenno affermativo con la testa a Valstaf. ''La regina è intelligente. Non penso ci negherà qualcosa di tanto importante. Sa che Barrington ne ha bisogno, e d'altronde avrà ancora i Guardiani anche su Avalon. Semplicemente ci saranno due distaccamenti.'' spiega lentamente, fermandosi di tanto in tanto. Fa una pausa più lunga per bersi la vodka che gli è appena stata versata, e poi torna a parlare ''Insomma, il motivo per cui siete qui è perchè voglio voi due collaboriate.. Per il bene di queste terre. Nel caso in cui Valstaf diventasse davvero Comandante, vorrei si coordinasse con Leia appunto. Voi due dovrete diventare una cosa unica, per sgominare il disordine e le peggiori cose che Barrington ha sempre dato ai suoi cittadini. Leia è stata una grande Guardiani, e auspico possa tornare ad esserlo, o se il Pendragon non lo volesse, vorrei che almeno potesse lavorare al fianco del Comandante, forte della sua carica di Capitano della Guardia governativa... Cosa ne dite? Accettate? Sgominerete le ombre più buie che si annidano a Barrington? La renderete una città libera e fiera di ciò che è?''
    LEIA [sdt] Annuisce, non è persona che esiti, nel bene o nel male {Si può fare, sicuramente. Dubito, in tutta sincerità, che otterrò mai remissione per ciò che ho fatto. E questo lo dico a voi come l'ho detto alla Regina Roseline in un colloquio che ho avuto con lei, qualche tempo fa. Non la otterrò nè la chiedo perchè, oggi come allora, sono convinto che eliminare Sandmar da queste terre fosse un preciso dovere di chi avesse prestato giuramento.} fa una pausa {In ogni caso, se Valstaf sarà Comandante sarà il benvenuto e la città sarà protetta oggi più di quando i guardiani avevano un presidio qui tanto tempo fa.} guarda Valstaf {La tua conoscenza non è una fiaba, vi era un presidio...proprio in questo palazzo, che all'epoca era abbandonato. Io ero una ragazzina, il Comandante era un certo Mharakay...uomo intelligente, bravo arciere, pessimo spadaccino...} sorride {A mantenerla libera e fiera però provvedo ogni giorno. Già ora, Valstaf o meno. Perchè è il mio dovere. A proposito...} Leia sposta l'attenzione su un'altra questione cittadina {Il Ductor ha vietato ai caotici, me compresa ovviamente, di passare informazioni relative al censimento, fino a quando non ti incontrerà.} alza le spalle {Ovviamente, mi conosce...non può sperare che non te lo dica. Ed infatti.}
    VALSTAF [ sala F.H] Ascolta ora dando appena uno sbuffo di incerto sul viso al sentire il dire di gildor [tu mi sopravvaluti - sbuffa - ma ammesso che lo diventi. nessun problemi. Leia è il miglior combattente esistente sulle due terre sarei folle a respingerla se non ci fosse il rispetto che le porto] annuisce al suo indirizzo[ sarà una cosa lunga governatore, e difficile ma ci proverò] quindi butta giu anche il terzo bicchiere scuotendo il capo[potrebbe non esser del tutto vero. premesso che so com'è andata, e premetto che su sandmar non ho conoscenza approfondita , e quella poca non è affatto buona opinione, ma rimane il fatto che non credo che saranno disposti a cedere su questo. vorranno giustizia, e vorranno le teste dei responsabili.. come loro solito. ][ ma potrebbe esserci una possibilità se Leia accettasse , se mai sarò comandante , di ..come dire '' chiarire la sua posizione'' in quella faccenda tradimento o meno.. ] poco gliene cale beninteso e non ne fa mistero. modo dialettico per dire di metterlo nei cosiddetti alla passione tutta avalonese per i gesti eclatanti. [ e non credo. giusto? - la guarda cercando conferma- in ogni caso non ci sarebbe bisogno di farne menzione ,se sarò comandante sarà affar mio a chi mi affido non loro, pur ammettendo che non sarebbe un buon modo di cominciare fare affidamento su una traditrice di Avalon ] sorride, quel termine fa decisamente pena . Va da se..[ ad ogni modo per me sarà un piacere ,] si versa un altro biocchiere guardando or uno or l'altra [ posso sapere che idee hai in proposito Gildor? hai qualche suggerimento di tuo o era solo un sasso da lanciare?]
    GILDOR [ SdT | °Homid° ] Apprende altre notizie da Leia, sul passato di questa stessa cittadina. E non è un caso che dica a sua volta ''In effetti il presidio del guardiani della notte, potremmo metterlo proprio qui a palazzo...'' esclama annuendo, visto che d'altronde le prigioni almeno ci sono. L'ex guardiana ha molto da dire, e il governatore l'ascolta senza alcuna ostilità. Sa bene che Leia è una caotica. Quindi alla fine del suo discorso fa solo un cenno affermativo col capo, a cui aggiunge una smorfia di disgusto. Inisyl si sta dimostrando un *avversario* ostico. ''Ti ringrazio, Leia. Avverti pure il Ductor che la incontrerò. Per ora non voglio nessun incidente, quindi quando inizieremo a fare le multe a chi non si è messo in regola, finchè non avrò incontrato Inisyl. Mancano ad ogni modo alcuni altri giorni, perchè a breve incontrerò lady Alexandra. Sono pochi i capicongrega e razza che non hanno avvisato di nulla.'' commenta con un'alzata di spalle. Questa notizia non lo sconvolge, non troppo almeno. Se lo doveva aspettare dal Caos. Sorride ''Dopo aver parlato con Inisyl sarà tutto risolto... Non ho intenzione di estromettervi da Barrington.'' assicura infatti dopo un'occhiata più penetrante rivolta alla donna. Sembra le stia quasi chiedendo aiuto. Non sarà facile fare accettare al Caos i cambiamenti, infatti. Abituati a Governare Barrington, dovranno modificare molte loro attitudini. Entrambi accettano, Valstaf e Leia, quindi l'accordo che più gli importava è stato siglato. ''Nessuna testa, Valstaf. Siamo stati Maledetti e alla loro mercè per mesi. Se dovessero avere ancora il coraggio di parlare, gli tapperemo la bocca. Eravamo indeboliti e facili da trovare, e non hanno fatto nulla. Ora è tempo di rimettersi in piedi, non di rivangare il passato, c'è un futuro da plasmare'' esclama, rivolto al Fratello. ''Avrai tutto il nostro supporto ed aiuto, lo sai!'' esclama rivolto al Fratello, anche di sangue. Prende del tempo lasciandolo passare senza rispondere all'altro Mannaro. ''Presto incontrerò la Regina. Troveremo una quadra su tutto, te lo prometto. Non posso sperare che tutti i Maledetti vengano perdonati nello stesso modo, ma su Leia e Vegon -che per inciso, qual'ora tornasse, vorrei avvicinassi al progetto dei Guardiani della Notte- ho qualche speranza. Datemi del tempo, intanto iniziate a lavorare insieme.'' conclude quindi, almeno per quella parte di discorso. Poi riflette, si allontana dando le spalle ai due per qualche istante, e carezza Jimmy page che scodinzolando partecipa volentieri a quelle effusioni.. Quando l'Amon torna a parlare la sua voce è più tetra che mai.. ''Questo interesserà molto entrambi.. C'era un cacciatore di Razze Oscure,un tempo respinto su Avalon... Penso sia stato lo stesso che abbia salvato Valstaf..'' dice, omettendo qualche dettaglio cercando di nasconderlo con lo sguardo più innocente che si ritrova [Faccia d'angelo liv 3]. Sa che entrambi temono il cacciatore, l'uno perchè Mannaro, l'altra perchè Succube.. ''E' un elfo bruno e il suo nome è Rashin.. Ho perso le sue tracce su Avalon, e da allora mi chiedo dove sia. Dovete trovarlo, a qualsiasi costo. Barrington si fonda sulle Razze Oscure, e un simile cacciatore potrebbe portare solo violenza e una nuova folata di rabbia...'' assicura. Attende che i due comprendano, e aspetta il loro assenso per questa importante missione. Poi, rivolto a Leia, chiede ''Ricordi quando la Dea portò me e Variniel su Avalon, quella lontana notte?'' chiede all'umana, ''Solo tu e Stavrogin ne siete stati informati... Lo hai detto a qualcuno?'' domanda, iniziando a prestare attenzione alla verdidicità della risposta della caotica
    VALSTAF [ sala F.H] Si versa un altro bicchiere che però non beve ancora, mentre ascolta le delucidazioni di Gildor, accantonando il discorso su leia e il caos, [ è quel che spero Leia ha sempre avuto e sempre avrà la mia fiducia , se mai servirà farò volentieri da garante per lei dinnanzi alla regina. ] poi torna a veleggiare un nome che non aveva più sentito... Rashin. si incupisce ricordando la missiva di edave alla richiesta dei cavalieri.[ un po troppe persone cercano quell'elfo..] lancia una palese occhiata a gildor. [ lo conosco bene si, ci ho avuto a che fare molte volte dopo quell'attacco in foresta. un tipo come dire.. enigmatico. Un folle che scatenerebbe una caccia alle streghe per un nonnulla che siano vampiri mannari o altro..poco importa.alza le spalle. dando cennp d'intesa al trekindoo non detta rimane però quella domanda e torna a bere un sorso cambiando palesemente discorso anche prendendo al volo lo spunto dato dalla guerriera[ senza dubbio Leia. Ma conosci avalon quanto me per sapere che anche i criminali per loro sono di tipi diversi.. in quanto a fabrox.. il suo fu un gesto gratuito forse peggiore del tuo. ma anche quella storia potrebbe rivelarsi un vantaggio , all'epoca i guardiani non fecero granchè] alza le spalle con palese noncuranza [ sta attenta a rashin Leia, è un pazzo.. forse un genio ma folle. ] finisce il bicchiere d'un sorso. [ per quel che mi riguarda se è ancora su avalon lo saprò . per adesso però, anche io prenderò congedo se non ti spiace fratello. Grazie a te il mio tempo ha più compiti che ore..] ridacchia..[ vi farò avere mie nuove a breve , spero]
    GILDOR [ SdT | °Homid° ] La prima accetta di cercare Rashin, e di questo è enormemente contento, perchè sa che se c'è qualcuno che può farcela, quella è proprio Leia. E sa che se dovessero incontrarsi ancora, sarebbe uno scontro all'ultimo sangue. Quell'elfo va tolto di mezzo, e chi meglio di un'umana con capacità incredibili? Poi arriva il momento di capire se ella mente, e controllando manierismi e tono, si accerterebbe che la donna li di fronte non racconti bugie. Il contrabbandiere conosce bene quest'arte, e Leia non è un'abile menzognera, quindi dovrebbe aver vita facile con lei [Empatia liv 2 + Sensazione del Ctb liv 3]. Però si accorgerebbe che non sta dicendo altro che la verità, quindi annuisce e dice solo ''Allora Stavrogin... Lui ha parlato!'' conclude a voce bassa, ma udibile a tutti e due. Ascolta anche la storia su Fabrox, e se la segna, poichè potrebbe tornare utile eccome in futuro. ''Vai pure, Leia. Grazie di essere venuta. Tienimi informato di ogni cosa possa rivelarsi interessante'', esclama quando Valstaf conclude di parlare.. Aspetta che la Guardiana si allontani, e intanto chiede a Valstaf ''Raccontami questa storia di Fabrox, ti prego. Sono curioso!'' gli dice, puntando gli occhi in quelli del Fratello di Razza. Poi quando questo avrà finito gli chiederebbe '' Da quando sono tornato ho avuto poche possibilità di lavorare come Mercante... Essere Governatore mi sta sfibrando, e i miei guadagni sono ridotti a zero. Potresti aiutarmi, Fratello? O ti chiedo troppo?''
    LEIA [sdt] Leia si allontana, senza commentare quanto dichiarato su Stavrogin. Del resto, c'aveva capito poco. Saluta, con la mano, ma poi, prima di lasciare la stanza, afferma cupa {Sarà anche folle, ma dubito fortemente che possa esserlo quanto me. Buonanotte signori} Ciò detto prende congedo, si sarebbe concessa un po' di riposo per una notte [leia end]
    GILDOR [ SdT | °Homid° ] Leia si allontana, e rimangono solo in due nella sala del trono, i due fratelli a parlare ancora e ancora. Annuisce alle parole di Valstaf, ma non dice nulla a riguardo. Non è ancora il momento che sappia tutto. Comprendendo intanto la storia di Fabrox, scuote la testa, e dichiara a testa bassa ''Forse è giunto il momento in cui Laranzu abbia giustizia.'' commenta, memore di quanto quel cavaliere gli stesse perfin simpatico. Poi si fa più attento, apprendendo di Had e di quanto Valstaf gli dice, e rispondendo solamente ''Troppe voci... Nessuna a sua vantaggio fin ora, devo dire. So che ha organizzato un concilio con le congreghe Sapienti in passato, tenendo le sacerdotesse fuori dal gruppo... Ci sono cose che non mi tornano e che dovrò trattare direttamente con l'interessata. Tienila d'occhio però, sopratutto se dovessi diventare Comandante''. Sapere ora che ha detto ad un cittadino qualsiasi di non potergli far visionare i loro tomi, significa che non abbia capito quale sia il ruolo degli Arcani, molto probabilmente. Non vuole ancora però mettere le mani avanti, quindi anche se inizia a farsi un'idea se la tiene per sè. In compenso ascolta con attenzione crescente le notizie sulla spada, e ne rimane sconvolto. Una spada contro gli oscuri, nelle mani dei cavalieri. Dovrà parlarne con Ithilbor, dunque. ''Maledizione... Questo non ci voleva. Dovrò informare anche i Vampiri dunque, e forse anche Ghadia. Ottimo lavoro, Uror. Sono fiero di averti voluto nel Branco.'' ammette con un cenno del capo. ''Non ti sto chiedendo di incontrare Rashin... Anzi, tieniti alla larga. Solo io sono riuscito a Morderlo e a farlo fuggire, nessun altro. Nemmeno i vampiri, o Variniel. E' troppo potente per voi. Ma potete fare una cosa: scoprire dove si trovi. Mi interessa questo. Poi sarò io a farlo a pezzi, questa volta non fuggirà.'' conclude dando una pacca a Valstaf con la mano destra e ingurgitando il resto della vodka.. Lurch passa a riprendersi i bicchieri, intanto il mannaro dice all'altro ''5000 monete... Mi basteranno. Mi spiace chiederti tanto, ma ho bisogno di armi nuove e pozioni. Ho poca roba.'' esclama aspettando che Valstaf decida se dargliene o no. Alla fine di quella transazione, qualsiasi sia il suo esito, darà al Fratello la possibilità di andare ''Ora vai Valstaf. Ci sentiamo presto. Rendimi fiero di te!'', lo saluta.






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    Valstaf
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    Avalonese
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    00 26/06/2015 16:17
    SCUSATE MI HA FATTO CASINO IL PC QUALCHE ADMIN PUO' TOGLIERLA LA DOPPIA??