Come la vedo io, e come facciamo in base ai nostri riscontri.
Giusto l'altro ieri sera eravamo in pesca con mare per piramidi da 150g. Avevamo con noi anche arenicola, verme abbastanza noto per via della sua delicatezza intrinseca....Ebbene, con quel mare, le esche uscivano intatte anche dopo 20 minuti...Quando non c'è pesce sono per lo più i granchi ad accanirsi contro le nostre esche. In ogni caso non si dovrebbe superare mai la mezzora, e questa a volte è anche troppo. Poi ti può anche capitare di trovarvi un pesce appeso, a peso morto, e non avere nemmeno idea di quanto tempo la canna sia stata inattiva...Un buon compromesso potrebbero essere 15-20 minuti, ma è il mare e/o i granchi a comandare.
2 canne ad anellidi sono giuste. Di più diventa dispendioso per le energie fisiche necessarie per un'intera battuta. Si lanciano inizialmente a distanze diverse l'una dall'altra, fin quando non si individua la giusta distanza di pascolo. Poi ci si può concentrare tutti i componenti su quella distanza. Noi andiamo in pesca in due o in tre, e facciamo sempre gioco di squadra.
Io oltre alla coppia di canne con anellidi, metto la terza con esche da lunga attesa, tipo il bibi o il calamaro o la mezza sarda. Nel periodo dei serra la terza canna è dedicata al trancio di cefalo sgallato.
In questo periodo invernale le esche bianche hanno un notevole potenziale. Purtroppo non sono quasi mai riuscito a trovare le seppioline. Un bell'innesco di seppiolina intera, con dentro un minuscolo pezzetto di polistirolo, e il tutto ben fissato ad un bell'amo zerato è quanto di più invitante ci possa essere per le spigole invernali
...e poi non metterti troppo piombo nella cassetta. Metti giusto quelli che pensi occorrano, e qualche riserva. Il sovrappiù, e quelli pesanti da tenuta tienili in un barattolo dentro il cofano. Quando arrivi a mare, in un attimo ti rendi conto di cosa portarti effettivamente dietro. Se poi ne perdi più del previsto, in un attimo vai a prenderli in auto.
[Modificato da nello cataudo 19/02/2016 22:24]