00 09/05/2016 00:53
agilità step 2
RIASSUNTO

In vista dello scontro l'elfo si ingegna un nuovo modo per aumentare l'agilità se non chè tutto viene mandato a monte o quasi da alcuni massi che cadono e che non fanno altro che rendere acuti e quasi felini i movimenti e i pensieri dell'areldar che dovrebbe ritenersi soddisfatto per i nuovi risultati.

COMMENTO

E' stata una role per le skill più traumatica della precedente, ma son io che ho voluto farla così. Le pietre servono a movimentare la situazione cercando di non uccidere il pg XD . Mi manca un solo step di agilità, ho paura di cosa potrò escogitare si accettano suggerimenti lol.

REGISTRAZIONE

DRAUGCELEB (cortile) Il torneo è vicino, molto vicino e così anche la sua partecipazione, se esserne contento o meno non lo sa, cose da elfi dopotutto. Ci sono valutazioni che fa, ha visto combattere Ginevra per poco, pochissimo ma la ritiene una guerriera capace sebbene non abbia potuto ben comprendere su cosa maggiormente la mezza punta per prendere di sorpresa l’avversario. L’agilità che possiede come retaggio elfico di certo è un ottimo elemento da cui partire per rendere nascoste le proprie intenzioni all’avversario, ma è pur sempre vero che l’elfo non possiede una forza bastevole a permettergli uno scontro facile per parare gli eventuali colpi. Pensa e ripensa a una strategia ma per quanto lo faccia, altrove sono rivolti i suoi pensieri in questo momento. Non ha più visto Elrohir, Achesta sembra essersi volatilizzata, forse ancora arrabbiata visto che non ha risposto alla sua missiva. Gli uomini corvo che non danno loro notizie da troppo tempo e la bambina che non è riuscito ancora a trovare, per non parlare poi delle divise e del suo viaggio personale a Barringhton.

DRAUGCELEB (cortile)Ripassa mentalmente quelli che sono o sarebbero i suoi doveri per il momento ma è sicuro di aver dimenticato altro, come la stella ad esempio e anche lo spettro che si era materializzato in magione. Forse doveva smetterla di cercare di essere presente ovunque, certo era quello il suo dovere, interessarsi di quello che succedeva, ma avrebbe voluto dedicare più tempo a se stesso, al suo apprendimento sul tempio e sulla dea, cosa che in ben cinque mesi è avvenuta solo una singola volta, troppo tempo. Si era reso conto di non sapere nulla sulle usanze dell’isola, sulle sue feste, sui suoi riti, e era rimasto colpito dall’ultimo rito per propiziare l’estate, la fertilità e tutto ciò che di più profondo ad esse era connesso. Aveva visto abbastanza per ritirarsi una volta certo che ciò che doveva accadere era sul punto di accadere, fuori dal cerchio, da elfo, marmorea figura silente e osservante e riprendere poi la via per la magione. Ma anche questo, è oramai un evento del passato e la sua concezione del tempo gli consente di percepirlo in modo molto diverso rispetto a come altri potrebbero in effetti fare.

DRAUGCELEB (cortile)Lo sguardo spazia intorno mentre pensa a come poter rendere utile la magione per il suo allenamento, meglio lasciar stare il roano nelle stalle in questo momento. E’ ancora giorno e il vento accarezza gli stendardi della magione lievemente, mentre tutto sembra immobile nella tranquillità pomeridiana, gli armigeri che vanno e vengono come al solito e lui lì come al solito e la foresta…beh, la foresta da un’altra parte o forse no? Forse può ricreare la sua di foresta per l’allenamento proprio qui, uno sforzo di immaginazione è d’obbligo, ma osservando bene tutta la struttura predisposta al funzionamento del ponte levatoio e dell’atrio può sfruttarla per bene a suo vantaggio. Per questa volta, la lunga o altre armi di sorta non gli sono necessarie, ha solo bisogno del proprio fisico e delle proprie abilità. Sarà un lungo allenamento e quello precedente non era stato da meno, ma ne ha anche bisogno, non sa il perché, non ha nulla a che fare con il torneo, ma forse solo per svuotare la propria mente e il proprio animo. Si dirige silenziosamente verso i camminamenti che si dipanano nella struttura dove è presente l’argano che muove il ponte levatoio.

DRAUGCELEB (cortile) Cammina a passo lento, passando lo sguardo sui possibili movimenti che senza problemi dovrebbe riuscire a riprodurre, semplicemente perché, la sua agilità è maggiore rispetto a quella di qualsiasi uomo o di qualsiasi altra razza che dagli elfi non abbia la propria origine. Non indugia in nessun luogo, non ha bisogno di aiuto ne si alcuno che stia lì a guardare il suo allenamento anche se non può fare a meno di salutare gli armigeri che trova sul suo cammino. E’ vestito di bianco e argento, con una tunica non troppo lunga perché non gli dia noia negli esercizi, ferma in vita grazie ad una cintura in cuoio marrone. Superato il cortile, l’elfo si dirige con passo sicuro verso il portone che divide il cortile dall’atrio d’accesso, ma non supera la porta, il suo percorso è dal basso verso l’alto e viceversa. Il vento non costituirà un problema, è lieve, quindi anche questo elemento gioca a suo favore, è ora di cominciare. Scioglie i muscoli prima, per renderli elastici e reattivi. Si assicura che non vi sia niente a dargli problemi, forse solo gli armigeri sulle mura ma sono ulteriori ostacoli da schivare, si, in questo gli saranno utili. Per lavori di recupero di questa zona della magione, sono state introdotti degli scheletri di legno, balaustre per permettere a chi di dovere di recuperare le zone che devono essere recuperate. Ripercorre i due metri di spazio che lo separano dal muro di pietra della struttura, e respira a fondo, chiudendo gli occhi mentre ripercorre mentalmente quel percorso forse breve ma pieno di vitalità ed energia.

DRAUGCELEB (cortile) Dovrà spiccare una corsa e si prepara, portando il piede destro dietro il corpo intero per 40 cm e il sinistro avanti cominciando a poggiarvi il peso del corpo. Piega di poco il busto in avanti mentre dispone le braccia piegandole lungo i fianchi, il braccio sinistro più arretrato del destro. E’ adesso che decide di poggiare completamente il peso del corpo sulla gamba sinistra e di partire nella sua corsa. Cercherebbe di imprimere velocità, eliminerebbe lo spazio tra lui e la struttura, rimanendo concentrato, vedendo la scena completamente nella sua interezza, osservando ogni piccolo dettaglio. Per questo, poggerebbe il peso adesso sulla gamba destra che in questo momento della corsa è quella che precede il corpo, alla distanza ideale, perché possa darsi lo slancio molleggiandola in un salto verso le pietre. Forte di questo slancio, la gamba sinistra viene piegata in avanti, il ginocchio della stessa sarebbe all’altezza del bacino, così che sia la punta del piede ad impattare per prima. A questo punto, la punta del piede sinistro si piega per far si che sia adesso l’intera gamba sinistra, distendendosi a dare una spinta dal basso verso l’alto perfettamente in verticale.

DRAUGCELEB (interno ingresso magione)In questo movimento che prevede soprattutto una spinta da parte delle gambe, le braccia dell’elfo sono distese verso l’alto perché le mani prendano il primo appiglio sul quale questo allenamento si poggia. Adesso che ha raggiunto il primo punto della struttura, deve tirarsi su e non perdere tempo, altrimenti le braccia si stancheranno e non potrà sfruttare la spinta che la gamba sinistra gli ha dato. Immediatamente dopo aver dato la spinta verso l’alto con la bamba sinistra, poggerebbe la punta del piede destro piegando di 45 gradi la gamba che si distenderà verso l’alto mentre le braccia, sfrutteranno questo momento per tirare su il busto. Ritirerebbe le gambe verso il petto e così si isserebbe su. Adesso dovrebbe essere sulla prima tavola di legno, ad un’altezza di 3 metri da terra. (agilità +3) Ora, vede bene tramite una delle finestre poste lungo i camminamenti interni, il meccanismo che presiede al ponte levatoio, un sistema complesso ma interessante e dislocato in ampio modo nel suo spazio. Cercherebbe di muoversi sempre con molta fluidità, per quello che la sua natura e il recente esercizio fisico gli consentono. Scavalca prima con la gamba destra il davanzale e poi con la sinistra ritrovandosi su uno scalino di legno, la mano destra, poste sulla pietra gli garantisce l’equilibrio che ha già e che riuscirebbe a mantenere anche se non vi fosse quella sicurezza in più.

DRAUGCELEB (ingresso interno magione)Molti altri scalini lunghi 60 cm, ampi appena 5 cm e posti ad una distanza di 1 metro sono disposti nell’intera struttura, una scala a chiocciola che sale verso l’alto, pericolosa per chi voglia magari infiltrarvisi. Allarga le gambe lungo la lunghezza delle spalle, per cercare maggiore equilibrio, una volta presa quella strada, non potrà più fermarsi. Al centro di questa strana scala, vi sono disposte le catene che permettono al ponte di sollevarsi e di conseguenza abbassarsi. Lascia quindi il davanzale della finestra, cercando di rimanere in equilibrio, senza perdere tempo comincerebbe a balzare da un piolo all’altro, piegando la gamba che si appoggia sul legno perché sia il più flessibile e reattiva possibile, sfruttando la forza delle gambe e del bacino, mentre le braccia seguono in modo alternato i movimenti delle gambe. Sale verso l’alto in quel cerchio, alternando ora la gamba sinistra, ora la destra, riducendo le distanze, quasi in cima ma dall’alto arrivano degli strani rumori. Uno degli inservienti, nel tentativo di spostare un carico di pietre, ha considerato male le distanze, e le pietre poste sopra ora sono in bilico. “Ed’ i’ear ar’ elenea!” ( Per il cielo e le stelle!) Non è poi difficile capire verso dove le pietre protendano di più e di fatto parte rovescia verso il basso, quattro o cinque pietre di medie dimensioni. Se non fosse per la propria agilità adesso sarebbe spacciato. La prima è proprio nella sua direzione, cercherebbe di schivarla dunque, in contro tempo.

DRAUGCELEB (interno ingresso magione) Mentre la pietra cade, l’elfo si piegherà sulle gambe di 45 gradi portando nel contempo le braccia dietro di se, perché siano parallele al suolo e così possano dargli slancio. Poi, dandosi slancio con le braccia e le gambe salterà, facendo compiere al corpo e specie alla schiena un piegamento all’indietro e così porterà le braccia sopra la testa cercando di compiere un backflip. Per chi potesse vedere la scena da fuori, la figura dell’areldar sembrerebbe un arco che sotto la sollecitazione della corda, si piega. Ma tutto ciò dura poco perché nella rotazione che imprime a tutto il proprio corpo deve adesso ripiegare le gambe perché formino un angolo di 90 gradi, e il mondo è tutto al contrario. Ma quando esso riprende il suo normale corso le gambe sono di nuovo distese ma quando l’elfo troverà più lontano, lo scalino, nell’impatto piegherà le gambe perché il contraccolpo non influisca sul bacino e sulla spina dorsale facondo attenzione a quasi raggomitolarsi su se stesso per non perdere equilibrio e a non sporgere il busto verso l’esterno. (agilità +3)

DRAUGCELEB (ingresso interno magione) Le altre pietre cadono anche loro, una finisce contro il muro e si spezza, senza nemmeno aver avuto il tempo di atterrare su quello scalino, ecco che deve spostarsi di nuovo, per non prendere il colpo. Dal momento che si trova in posizione rannicchiata, immediatamente dopo aver trovato il contatto con lo scalino, appoggia il peso sulle mani che spostano quindi tutto il corpo in avanti, oltre il legno, con le gambe in un primo momento vicine al busto per distenderle poi lasciandolo cadere letteralmente verso l’appiglio successivo, distante 2 metri in basso e 10 centimetri più in là di quello dove era prima. Cade, cade verso quel piccolo supporto, un salto preciso e ben pensato perché ci arriva bene, ma non vi si ferma e piuttosto vi si appende solo con le braccia dando successivamente un colpo di reni con entrambe le gambe piegate verso il torso prima che possa rimanere del tutto fermo, per imprimere un movimento rotatorio di fronte a se per lasciare poi la presa e scendere giù da dove era partito. Ancora una volta è come se disegnasse un arco con il proprio corpo, mentre piega le ginocchia perché all’atterraggio siano flessibili. Quando i piedi toccano il suolo, molleggerà le gambe come ha sempre fatto per tutto il percorso, le piegherà ma ruoterà il peso del corpo in avanti per spezzare la gravità e far attutire maggiormente il colpo sulla sua muscolatura spezzandone gli effetti, compiendo una capriola in diagonale appoggiando e ridistribuendo il peso del corpo sul braccio destro che verrà appoggiato con la mano a guardare i piedi così che sia la spalla destra a essere la protagonista della rotazione. (agilità +3)


DRAUGCELEB (interno ingresso magione)Alcuni massi si sono fermati su questo piano, ma c’è da controllare che nulla sia accaduto all’argano che permette al ponte di muoversi. Semplicemente si calerà giù, senza particolare difficoltà, ma sono sopraggiunti sul posto altri armigeri e niente sembra essere successo, accorre anche Vormusser, che conferma la cosa. Tutti si chiedono da dove sia spuntato l’elfo, che scambia un semplice sguardo d’intesa con Vormusser che rimarrebbe stupito. Per oggi, ne ha abbastanza, sperando che questo allenamento, se così può essere chiamato, sia bastevole a migliorarsi prima del confronto con la mezza. Torna nelle proprie stanze, a cambiarsi, è ancora pomeriggio in magione e sull’isola, ma non nel cuore dell’elfo che batte ancora per le ultime emozioni. In quei momenti ce ne sono state ben poche che possa aver razionalizzato, la voglia di non essere colpito era anche troppa per poter fare attenzione al contesto emotivo. Ha mosso i muscoli così come il suo sesto senso gli imponeva in quel momento, così come doveva essere per aver salva la propria vita. Saltare giù da tre o quattro metri non gli è impossibile ma diciamo pure che non è assicurato che riesca anche ad arrivare più su e che quindi era meglio non rischiare ha ancora molto da fare qui. Ma si sente come l’ultima volta, vivo, di tanto in tanto, capita anche a lui. Qualunque sia il risultato del torneo, lui ci avrà messo tutto ciò di cui è capace e non è detto che il loro sarà un duello del tutto normale. Sarebbe davvero interessante poterlo abbellire di e con qualcosa ma sono pensieri suoi. L'inserviente che prima ha fatto cadere i massi gli si avvicina prima che possa rientrare definitivamente in magione per vedere se stia bene e chiedere scusa per la sua distrazione, ma non ci andrà leggero, al posto suo ci sarebbe potuto essere qualcun'altro. Freddamente gli farà capire il suo errore e poi dopo essersi riposato un pò, forse si dirigerà da qualche altra parte per continuare il suo allenamento o riaffermare le nuove possibilità che il suo corpo adesso gli offre.



DRAUGCELEBஒ CAVALIERE ESPLORATOREஒ ELFO ARELDAR