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L'autogol dei Queen - Sun City 1984

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    Bo Rhap
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    00 20/04/2012 15:52
    beh ma è evidente che l'Italia ha sbagliato...
    così come ha sbagliato madre teresa di calcutta ad accettare dei soldi dal dittatore haitiano duvallier...

    credo che nessuno qua crocifigga i queen per aver suonato in sudafrica (come lo hanno fatto in argentina, di cui non se ne parla mai in negativo)... alla fine è solo rock. I soldi sporchi e le vicende peggiori sono altre.

    però di certo col senno di poi lo avrebbero evitato, diciamo che c'è stata un po' di superficialità da parte loro e del loro management... e quando hanno cercato di mettere una pezza era troppo tardi.
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    Se io sciolgo il mio cane, lui gioca meglio di Perdomo.

    Io non dire che Perdomo giocare come mio cane. Io dire che lui potere giocare a calcio solo in parco di mia villa con mio cane

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    00 21/04/2012 02:54
    Re: Re: Re: Re:
    fred91dami, 19/04/2012 12.27:


    Loro cosa potevano fare?
    Poi quando Brian era li ha incontrato molti musicisti di colore e ha gettato delle involontarie basi per quello che sono state le iniziative del 46664.



    Certo però ragazzi che il fanatismo...
    "Hanno gettato *involontarie* basi per il 4664". Seh. Vabbe'. Anch'io ora sto gettando involontarie basi per l'invenzione del secolo. O per il prossimo album dei Queen.

    Dai, cavolo, usate il cervello, perché la vostra onestà intellettuale è tutto quello che c'è di importante nella vita di un uomo.

    Sul Sud Africa mi sono già espresso. E' stato un bruttissimo gesto andare, ma c'era anche una bella ipocrisia all'occidentale nell'applicare sanzioni solo lì.

    Il problema dei Queen è che potevano andarci ma dovevano fortemente motivare la scelta, anche, per assurdo, sostenere che il loro gesto era contro certa ipocrisia, certo doppiopesismo, certo modo di farsi pubblicità dei musicisti cavalcando cose sociali.
    Invece ci andarono per soldi. Non erano una band di cervelloni o di persone responsabili e interessati a ciò che accadeva intorno a loro, all'epoca, così non seppero difendersi adeguatamente, argomentare, spiegare. Un'occasione persa, perché avrebbero fatto bella figura a essere coerenti, si sarebbe sollevato un polverone che, comunque, avrebbe fatto anche loro pubblicità.
    Purtroppo però per argomentare e per spiegare cose così delicate devi avere delle idee, devi avere della dialettica. All'epoca i Queen non l'avevano, e questo non avere poi tanto cervello li esponeva anche a situazioni come questa.
    Brian e Roger in questo senso mi sembrano oggi assai più maturi e consapevoli. Migliori.


    [Modificato da SebastianMelmoth 21/04/2012 03:07]
  • lasthorizon
    00 21/04/2012 13:43
    I ricordi di Peter Hince.

    Uno degli ultimi capitoli del libro Queen Unseen di Peter Hince è dedicato proprio al tour sudafricano della band.

    La premessa (essenziale a mio avviso) è che anche per il buon Peter quello sudafricano fosse un regime spregevole, che lo imbarazzò molto soprattutto quando dovette lavorare a stretto contatto con una crew di colore rispetto alla quale il bianco di turno voleva che lui si ponesse come il "padrone". Peter invece fece il possibile per mantenere un rapporto paritario. Bravo Hince!

    Sul fronte Queen conferma che la band suonò in location aperte ad un pubblico misto, quindi ai concerti assistetterò sia bianchi che neri.

    Rivela inoltre un dettaglio che almeno a me non era noto: prima dei Queen a Sun City avevano suonato già altri artisti internazionali, addirittura delle band di colore, ma il sindacato degli artisti non sottolineò mai la cosa, anche perchè - a detta di Hince - costoro suonarono in modo meno eclatante rispetto ai Queen. Della serie "suona, prendi i soldi e vai via alla chetichella".

    I Queen, al contrario, fecero i grandi proclami, gli annunci mediatici come da loro costume e questo fece innervosire le autorità che, a quel punto, decisero di non fargliela passare liscia.

    Di fatto quindi Peter, pur non giustificando assolutamente quel tour, evidenzia come i fatti furono comunque diversi da come poi sono stati riportati dalle varie cronache. Non un atto di difesa assoluta verso i Queen magari, ma di certo una chiarificazione sulla situazione dal punto di vista di chi quel viaggio lo visse in prima persona.

    Proseguendo nel suo racconto poi racconta che la crew dei Queen donò anche dei pass ad alcuni baristi di colore diventati nel frattempo amici. Tuttavia Hince, riflettendo su quel periodo, si domanda se effettivamente tra il pubblico vi fossero davvero persone di colore, dato che non ne notò moltissime.
    [Modificato da lasthorizon 21/04/2012 17:31]
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    00 21/04/2012 19:26
    beh non credo che molta gente di colore potesse permettersi i biglietti...
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    00 23/04/2012 11:00
    Re: Re: Re: Re: Re:
    SebastianMelmoth, 21/04/2012 02.54:



    Certo però ragazzi che il fanatismo...
    "Hanno gettato *involontarie* basi per il 4664". Seh. Vabbe'. Anch'io ora sto gettando involontarie basi per l'invenzione del secolo. O per il prossimo album dei Queen.

    Dai, cavolo, usate il cervello, perché la vostra onestà intellettuale è tutto quello che c'è di importante nella vita di un uomo.

    Sul Sud Africa mi sono già espresso. E' stato un bruttissimo gesto andare, ma c'era anche una bella ipocrisia all'occidentale nell'applicare sanzioni solo lì.

    Il problema dei Queen è che potevano andarci ma dovevano fortemente motivare la scelta, anche, per assurdo, sostenere che il loro gesto era contro certa ipocrisia, certo doppiopesismo, certo modo di farsi pubblicità dei musicisti cavalcando cose sociali.
    Invece ci andarono per soldi. Non erano una band di cervelloni o di persone responsabili e interessati a ciò che accadeva intorno a loro, all'epoca, così non seppero difendersi adeguatamente, argomentare, spiegare. Un'occasione persa, perché avrebbero fatto bella figura a essere coerenti, si sarebbe sollevato un polverone che, comunque, avrebbe fatto anche loro pubblicità.
    Purtroppo però per argomentare e per spiegare cose così delicate devi avere delle idee, devi avere della dialettica. All'epoca i Queen non l'avevano, e questo non avere poi tanto cervello li esponeva anche a situazioni come questa.
    Brian e Roger in questo senso mi sembrano oggi assai più maturi e consapevoli. Migliori.





    Ti faccio i complimenti per questo post, sai. Non sono cose sbagliate quelle che hai detto...
    Ma se mi posso permettere non sono cosi "fanatico" da dire cose senza un senso... la storiadelle "basi" le ha dette Brian e perchè non credergli? Sappiamo per certo che incontrò molti artisti di colore quando stava li... e perchè non credere che quando è maturato il progetto 46664 non ha contattato quelle persone che aveva già incontrato nel 1984? Può essere plausibile....
    Certo che andavano per soldi ...! Forse non capiamo bene perchè non viviamo quel momento... ma i Queen a quei tempi erano una "macchina" in continuo movimento e ogni movimento equivaleva a soldi!!!
    E' un dato di fatto! Non so spiegare meglio, ma credo che loro come
    persone erano in qualche modo vittime e carnefici del loro stesso successo. John forse è quello ne ha pagato le conseguenze di questo "show business" che hanno creato.
    Sicuramente ora sono persone diverse... mature.
    Ma in quel periodo erano un qualcosa che era anche difficile da fermare.
    Si sempre in nome del dio denaro.
    Il post di Andy è interessante perchè parla del libro di Peter, persona dentro i fatti. Io già ne avevo fatto accenno a quel capitolo, ma Andy lo ha sicuramente meglio descritto.
    Quali conclusioni ne trai da quello che ha raccontato Hince?

    Gli esempi di extra-Queen che ho citato qualche post fa erano solo per dire che in una logica di mercato e di soldi, nessuno ha mai escluso il SudAfrica dai rapporti economici, neanche degli anni dell Apartheid. Tutti contro il razzismo... ma tutti pronti ad acquistare i diamanti di quel Paese...
    So che non è un forum di politica, ma era solo per spaziare nei ragionamenti.
    [Modificato da fred91dami 23/04/2012 11:04]
    fred91dami
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    00 23/04/2012 14:35
    Sono andati li per soldi.

    Che altro c'è da dire?



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    Re:
    Fireframe, 23/04/2012 14.35:

    Sono andati li per soldi.

    Che altro c'è da dire?




    appunto. continuare a trovare un'altra spiegazione non ha senso..



    www.queenheaven.it

    Brian replied:

    Thanks Davide! One is a very nice number! Much obliged to you, and big love to all our Italian folks!!
    Cheers
    Bri

    And replied again:

    Fabulous !
    thanks Davide !
    bri

    © brianmay.com

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    00 24/05/2012 13:14
    Re:
    Bo Rhap, 20/04/2012 15.43:

    ma credo che qua nessuno sia indignato di quanto successo nel lontano 1985 in sudafrica... poi alla fine è solo rock'n'roll, non hanno ucciso nessuno. però è evidente, e pure loro lo sanno, che fu un errore... e per me brian may cerca comunque di giustificarsi, anche se ammettere l'errore ormai sarebbe per me pià giusto e corretto.
    ma alla fine pazienza...



    Che è quello che ha fatto Roger, nel documentario "Days of our lives", a differenza di Brian, che ha un po' il vizio di arrampicarsi sugli specchi insaponati. [SM=g27987]

    Il discorso di fondo fatto da Brian, cioè che non si deve scegliere di suonare in base al governo del Paese ospitante, è più che legittimo.

    L'errore di fondo, secondo me, è stato non avere l'accuratezza di suonare per un pubblico misto, tutto qui.

    Il fatto che i bianchi di Sun City fossero dei ricconi a danno della popolazione di colore, beh.... tutto il mondo occidentale è tale grazie alle speculazioni fatte sul terzo mondo, compresa la benzina delle nostre auto e l'energia che alimenta i nostri PC, il cotone delle nostre magliette, i cereali che alimentano la mucca che diventa la bistecca nel nostro piatto.... e qui mi fermo [SM=g27985]

    Allora forse si dovrebbe suonare solo in Tibet.
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    BigBangAttackVegeta
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    00 24/05/2012 14:09
    Re: Re:
    ZiaBetta, 24/05/2012 13.14:




    L'errore di fondo, secondo me, è stato non avere l'accuratezza di suonare per un pubblico misto, tutto qui.

    Il fatto che i bianchi di Sun City fossero dei ricconi a danno della popolazione di colore, beh.... tutto il mondo occidentale è tale grazie alle speculazioni fatte sul terzo mondo, compresa la benzina delle nostre auto e l'energia che alimenta i nostri PC, il cotone delle nostre magliette, i cereali che alimentano la mucca che diventa la bistecca nel nostro piatto.... e qui mi fermo [SM=g27985]

    Allora forse si dovrebbe suonare solo in Tibet.



    L'errore di fondo è stato quello di non regalare un terzo dei biglietti per data ai neri.

    Comunque c'è differenza tra andare a suonare in un posto in cui viene correntemente praticato lo schiavismo e "accodarsi" al funzionamento dell'economia globale.

    Francamente poi non vedo attinenza con il Tibet (paese peraltro occupato dai cinesi).
    [Modificato da BigBangAttackVegeta 24/05/2012 14:10]
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    00 24/05/2012 14:18
    Re: Re: Re:
    BigBangAttackVegeta, 24/05/2012 14.09:



    L'errore di fondo è stato quello di non regalare un terzo dei biglietti per data ai neri.

    Comunque c'è differenza tra andare a suonare in un posto in cui viene correntemente praticato lo schiavismo e "accodarsi" al funzionamento dell'economia globale.

    Francamente poi non vedo attinenza con il Tibet (paese peraltro occupato dai cinesi).



    Infatti la mia osservazione non era sul razzismo, ma sull'aspetto "i bianchi si arricchiscono sui neri".

    Ho citato il Tibet, per citare un popolo pacifista per eccellenza, non certo per l'occupazione cinese (visto che si faceva una discussione sulla "bontà" - passatemi il termine - delle persone che hanno assistito ai concerti).

    Cosa sarebbe successo se un "tot" di neri fossero entrati gratuitamente a Sun City? Penso ad eventuali disordini, proteste del governo o dei bianchi.... non posso dirlo a priori, vado puramente per ipotesi. Credo che anche in questo caso, le critiche ci sarebbero state da parte di stampa e quant'altro.

    Per questo, a mio avviso, sarebbe stato meglio scegliere un posto meno "smaccatamente" per bianchi: non un casinò nella Las Vegas africana, ma piuttosto un teatro in una delle città del Sud Africa, per esempio.
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